La volontà politica ed economica sia del Governo Berlusconi che dei precedenti governi di centrosinistra è caratterizzata dall’attacco frontale ai diritti e al salario dei pubblici dipendenti, avviata per mezzo di una campagna diffamatoria nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego attraverso lo slogan “Licenziare i fannulloni”.
Il progetto è chiaro, anche nei Beni Culturali, quello di affossare il servizio pubblico, smantellare lo stato sociale per privatizzare e esternalizzare la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale pubblico.
La cultura non può essere equiparata a una merce qualsiasi, tantomeno merce di mercato , infatti la privatizzazione e l’esternalizzazione dei servizi sono processi che danno la possibilità ai privati di trarre profitto dalla gestione del patrimonio culturale e di acquistare beni non dichiarati chiaramente di interesse nazionale.
Quello che potrebbe accadere alle Soprintendenze Archeologiche di Roma e dei Scavi di Ostia Antica con la nomina del Commissario Straordinario che dovrà occuparsi della Valorizzazione e della Gestione delle due aree archeologiche più importanti d’Italia.
La decisione e stata presa durante una riunione di un tavolo tecnico, Citta-Stato presieduta dal Sottosegretario ai Beni Culturali che con un comunicato congiunto con il Sindaco di Roma prevede poteri straordinari anche di protezione civile per risolvere le problematiche delle aree.
Tutto rientra nel progetto della legge speciale per “Roma Capitale”.
E’ chiaro lo scippo perpetrato nei confronti delle Soprintendenze e il futuro sarà quello di fare cassa con il Patrimonio Culturale. A tale proposito, si ricorda, che i lavoratori dei Scavi di Pompei, attraverso la mobilitazione, sono riusciti a respingere il tentativo da parte del Commissario Speciale di privatizzare il servizio della vigilanza.
La eventuale trasformazione del contratto di lavoro pubblico a privato dei lavoratori delle Soprintendenze (vedi fondazioni) è un attacco ai diritti e alla tutela in termini di mobilità, esuberi e limitazione dei diritti sindacali.
Aderisci all’RdBMBAC l’unica organizzazione sindacale che da sempre ha ribadito la contrarietà alla svendita del patrimonio culturale pubblico, perché di tutti i cittadini.