Un Comando metropolitano come quello di Venezia non può essere condotto da un dirigente di recente nomina e che con la funzione di vicario in maniera autoritaria, che dirige fuori da ogni schema, compreso quello di avere un atteggiamento dispotico e prevaricatore.
Perché diciamo questo? Perché a Venezia da quando il Vicario del Comandante ha in mano il Comando si sta raggiungendo livelli di arroganza e prepotenza che non possono essere tollerati.
Per due volte non ha convocato la nostra Organizzazione ai tavoli sindacali in quanto, secondo lui, non ne avevamo titolo dimostrando di disconoscere il Contratto Nazionale di Lavoro nella parte relativa alle relazioni sindacali. Nel primo caso c’è voluto un intervento deciso della nostra O.S. facendo comprendere, come si fa ad un bambino delle elementari, una lezione sulle prerogative sindacali. La testardaggine e il non voler imparare si può risolvere con un bambino ma, a quanto pare, non con lui. La seconda volta, per lo stesso motivo della prima, si è arrivati ad uno stato di agitazione con annessa segnalazione all’ufficio relazioni sindacali. Nel corso della procedura di conciliazione, sono arrivate puntualmente le scuse del precedente Comandante, nel silenzio assoluto del vicario che non ha profuso parola sebbene la cocciuta recidività.
E’ bastato però il trasferimento del Comandante e la sua conseguente nomina temporanea a ricoprire il ruolo di Comandante , da vicario, per far nuovamente riemergere l’atteggiamento prepotente di una persona che secondo noi andrebbe attenzionata dal Dipartimento per la sua stravaganza.
Recentemente ha richiesto una riunione sindacale per modificare i criteri di mobilità interna chiedendo alle OOSS di inserire una “penalizzazione” al personale che abbia subito una contestazione, anche a livello locale, disconoscendo, ancora una volta, la normativa del regolamento di disciplina che è nazionale che prevede già una serie di sanzioni. Logicamente, l’assurda proposta, è stata rispedita al mittente.
Ultimamente siamo venuti a conoscenza che si è immedesimato in agente dei servizi segreti venendo in possesso dei fogli di imbarco dei colleghi che sono soliti prendere l’aereo per recarsi a casa per contestarne l’acquisto dei biglietti e insinuando future assenze programmate . In che modo l’amministrazione abbia avuto queste informazioni non lo sappiamo ma sarebbe da approfondire visto che sono riservate e riguardano un aspetto personale della vita privata delle persone. In che modo il Comando di Venezia riesce ad avere queste informazioni e lo scrive nelle PEC inviate ai colleghi?
Si è creato un clima pesante al Comando di Venezia e le richieste di spiegazioni su svariati motivi sono all’ordine del giorno. E’ anche vero che il Corpo Nazionale è dentro ad una spirale di arrivismo da parte dirigenziale e quindi si mettono in atto condotte che andrebbero censurate.
Questa maniera di dirigere il Comando di Venezia però si scontra con il passato che non è stato sicuramente un esempio di diligenza da quanto viene a noi riferito.
Integerrimo dirigente apra il suo fascicolo personale e lo renda pubblico al fine di capire da che pulpito arrivano queste pressioni inusuali verso i lavoratori, in quanto alla nostra O.S. risultano voci di corridoio di una carriera ricca di contestazioni. La trasparenza fa parte del nostro DNA, il suo? Corrispondono al vero le voci che non la vedono come non proprio ligio al dovere? Le segnalazioni che abbiamo ricevuto descrivono comportamenti non proprio consoni al decoro.
Auspichiamo che il nuovo dirigente assegnato al Comando di Venezia si renda conto presto della persona designata a fargli da vicario e che lo limiti nelle sue “sparate” rientrando in un clima corretto e sereno.
il Coordinamento USB VVF Veneto