Dopo le recenti manifestazioni della Scuola e degli enti previdenziali, domani tutto il Pubblico Impiego dell’USB, sostenuto dalla Confederazione USB, si mobilita per protestare contro la legge di Stabilità. Il presidio in piazza di Monte Citorio è stato indetto dalle ore 15.00 in concomitanza con il voto di fiducia alla Camera, posto dal Governo sul Ddl.
Fra le disposizioni contestate dall’USB c’è l’aumento di un punto dell’IVA, dal 21% a 22%, con ricadute generalizzata sui prezzi e sulle tariffe; la diminuzione delle risorse trasferite agli enti locali, che provocherà o l’aumento della fiscalità locale o il taglio dei servizi alla cittadinanza; il taglio di risorse alla scuola pubblica, mentre si finanzierà la privata attraverso uno stralcio ad hoc; il prolungamento di un anno, dal 2013 al 2014, del blocco delle retribuzioni complessive dei lavoratori pubblici, già previsto dal governo Berlusconi per il periodo dal gennaio 2011 al dicembre 2013; il mancato riconoscimento dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2013 e 2014.
Gli effetti della legge di stabilità vanno inoltre considerati insieme alla spending review, che produce chiusura di uffici, diminuzione di letti d’ospedale, riduzione degli organici con messa in mobilità forzata o addirittura licenziamento dei lavoratori considerati in esubero.
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