Che la situazione de TPL Campano fosse paragonabile al Titanic in affondamento era di dominio pubblico, che non si potesse fare peggio “di quelli di prima” era anche questo cosa risaputa, ecco perché all'indomani delle elezioni regionali si era tirato un sospiro di sollievo : sicuramente non ci sarebbe stato un bis del mix esplosivo Caldoro/Vetrella alla guida del trasporto pubblico locale.
Così si è ripartiti in EAV con alti e bassi, con segnali talvolta incoraggianti, altre volte molto meno, con un Governatore che a livello lessicale usa toni da osteria che non vestono bene al ruolo, toni che sarebbe molto facile usare ma che evitiamo per bon ton, anche stavolta!
Un Governatore che si è impossessato della delega al TPL e non la molla, ma non siamo nemmeno tanto sicuri che servirebbe a qualcosa farlo, con l'onorevole Cascone che di fatto svolge il ruolo di assessore, pur ricoprendo altre cariche, ma non è questo il problema, va bene anche così.
Queste sono le due persone che guidano il TPL in Campania, ne influenzano le politiche, indirizzano gli investimenti, rilasciano dichiarazioni ed interviste.
Noi di USB li seguiamo con attenzione, d'altronde il trasporto locale è uno dei settori che ci sta più a cuore, quello che ci fa sentire vicino ai cittadini e pensiamo che sia uno di quei beni da slavare e tenere in mano pubblica saldamente.
Tuttavia gli avvenimenti che negli ultimi dodici mesi hanno caratterizzato le gestione De Luca/Cascone/De Gregorio alla guida di EAV s.r.l., la holding del TPL Ferroviario in Campania, non sono confortanti, infatti, se a fronte di dichiarazioni stampa ed interviste, l'ultima di oggi sulla banchina del Porto di Pozzuoli, che parlano di milioni di euro che fioccano come neve a St.Moritz nella migliore delle stagioni invernali, per risanare la rete ferroviaria, abbiamo sull'altro piatto della bilancia ben cinque incidenti ferroviari molto gravi, vuol dire che qualcosa non sta funzionando, vuol dire che la manutenzione di rotabili e rete ferroviaria è al di sotto della soglia di sicurezza, vuol dire che gli investimenti di cui si parla o non arriveranno mai o sono in forte ritardo, vuol dire che bisogna adeguare la circolazione ferroviaria agli standard attuali di sicurezza massimi e raggiungibili con i mezzi a disposizione.
NON POSSIAMO, PER NESSUN MOTIVO, METTERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA COME GLI STRUZZI, NON E' PIU' IL MOMENTO!!
Allo stesso tempo, il personale addetto direttamente alla circolazione ferroviaria, Macchinisti e Capotreno, non è più disposto a correre rischi, ad oltrepassare i limiti della sicurezza, ad assumersi responsabilità che non gli competono.
USB pensa che sulla sicurezza ferroviaria e su quella personale dei viaggiatori e dei lavoratori non si tratta, non si scende a compromessi e se nessuno interviene, se tutto resta come prima, se le risposte non arrivano,queste ultime ce le daremo da soli e le trasmetteremo ai lavoratori, riprendendo quel vecchio adagio che proviene da quella fantastica e saggia cultura che è l'ISLAM :
“Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”
Semplicemente autoregoliamo la velocità secondo quello che si percepisce e secondo una dettagliata valutazione che abbiamo messo su carta ed inviata agli organi competenti, pertanto i convogli ferroviari avranno una velocità che non supererà i 50 km/h in linea ed i 10 km/h sulle deviazioni, che rispecchia, ne più e ne meno, la filosofia dei provvedimenti presi da ANSF per le ferrovie concesse passate sotto la sua tutela.
USB indicherà ai lavoratori queste norme comportamentali, perché responsabilmente riteniamo sia impensabile interrompere il servizio ferroviario, ma allo stesso tempo i segnali di allarme sono troppo forti per non tenerne conto ed adottare le dovute contromisure.
USB Lavoro Privato Campania