Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
Dott. Ing. Fabio DATTILO
Al Direttore Regionale Vigili del Fuoco Sicilia
Dott. Ing. Gaetano VALLEFUOCO
Al Comandante Provinciale Vigili del Fuoco di AGRIGENTO
Dott. Ing. Michele BURGIO
e,p.c.
Al Responsabile dell'Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Al Coordinamento USB VVF Nazionale
Al Coordinamento USB VVF Sicilia
Oggetto: Dichiarazione dello stato di agitazione di categoria – volontà di promuovere lo sciopero provinciale della categoria dei Vigili del Fuoco – richiesta tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o Legge 83/2000 e successive modificazioni. Odg 817/2016 criteri di individuazione del personale da inviare per le turnazioni successive alla prima mobilitazione di CMR.
La scrivente Organizzazione Sindacale, già in occasione del Sisma Centro Italia 2016, contestava con varie note la modifica dei criteri contenuti nell’OdG in oggetto, in quanto non rispettosi della rotazione dei vigili del fuoco turnisti delle quattro sezioni. Sostanzialmente, una buona parte del personale, per le norme interne in vigore, veniva sistematicamente escluso dai vari avvicendamenti e ulteriormente, cosa ancor pur grave, da una interpretazione ed applicazione del tutto errata degli stessi criteri da parte del Comando.
Il conflitto sindacale all’epoca non ha determinato uno stato di agitazione sindacale in quanto il Comandante ha sottoscritto a verbale “buoni propositi” per avviare la procedura di modifica di tali imparziali criteri.
Dopo due anni, in attesa di apertura dell’iter per la modifica dei criteri medesimi, anche in occasione del Sisma Etneo di fine anno 2018 sono stati applicati (non avendone dei nuovi) gli stessi criteri vigenti che hanno purtroppo nuovamente avvantaggiato in particolar modo due turni ed escluso una buona parte del personale con danno economico e professionale.
In linea con le tematiche poste fin qui, ci teniamo a precisare che, lo stato di agitazione dichiarato con documento USB prot.n. 15 del 12/03/2019 modifica dei criteri di accesso ai corsi formativi (iter risalente all’aprile 2018) è anch’esso conseguenza della medesima “flemmatica tempistica” adottata dell’amministrazione, nel trovare le soluzioni migliori richieste dai lavoratori, nel rispetto delle pari opportunità.
In ragione di quanto esposto e di altro che ci riserviamo di esporre in sede di conciliazione, dichiariamo lo stato di agitazione provinciale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente. Si ricorda che nessun atto pregiudizievole può essere compiuto durante la fase di conflitto in atto, onde evitare l’inasprimento del conflitto stesso.