Ministro Poletti, le sue parole nei confronti dei nostri giovani costretti ad emigrare per lavorare perché non hanno futuro in un paese come l'Italia che è tra i più industrializzati e ricchi del mondo, sono offensive e indegne di un rappresentante delle istituzioni e da sole sono sufficienti per farle rassegnare le dimissioni.
Sappiamo tutti che non lo farà e non serve a nulla la sua smentita che rende ancor più grottesca la presenza della sua figura come ministro perché le parole riportate dalla stampa non sono interpretabili. Lei ha infatti affermato "Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi".
Con la stessa sua schiettezza le dico che la sua uscita da questo governo e dalla vita politica non sarebbe una grande perdita per il Paese. Nel pacifico ci sono ancora molte isole deserte: vada a fare il "giapponese" su una di esse e continui la sua guerra contro i lavoratori. Nessuno soffrirà a non averla più tra i piedi. Buon viaggio.
Roma, 19 dicembre 2016
