Apprendiamo con soddisfazione che l'OPI di Firenze e Pistoia, con un comunicato del pomeriggio di martedì 8, ha finalmente deciso di soprassedere alla sospensione degli infermieri che hanno effettuate le prime due dosi del ciclo vaccinale ma non hanno potuto fare la terza dopo essersi ammalati di Covid.
Le iniziative che USB ha intraprese, come ad esempio la richiesta di intervento urgente già inviata al Ministro della Salute Speranza e il presidio programmato per giovedì 10 davanti alla sede dell'OPI di Firenze, hanno evidentemente dato i loro frutti e le centinaia di infermieri che rischiavano la sospensione, contro tutte le evidenze scientifiche, possono tirare un sospiro di sollievo e continuare a svolgere la loro attività al servizio della comunità.
Sarebbe stata davvero una beffa, l'ennesima, perpetrata ai danni di lavoratrici e lavoratori che sono stati impegnati duramente nel contrasto alla pandemia da Covid, hanno aderito alla campagna vaccinale con senso di responsabilità ed hanno pagato in prima persona contraendo il virus.
USB rivendica con forza il risultato ottenuto e la repentina giravolta dell'OPI di Firenze e Pistoia, che è passato dalle minacce di sospensione a "le sospensioni sono ingiuste" e comunica che, pur continuando a monitorare con attenzione l'evolversi della situazione, il presidio di protesta di giovedì alla sede OPI di Firenze, in via Pierluigi da Palestrina, è quindi annullato.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego - Sanità