Hanno cancellato il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione Solo chi può permettersi i costi delle prestazioni può curarsi. Il 35% della spesa complessiva per assistenza ambulatoriale è ormai sostenuta dalle famiglie (ISTAT maggio 2023) e nel 2022 la spesa per visite e accertamenti si è spostata da prestazioni a carico del SSN gratuite a quelle pagate di tasca propria o con rimborso parziale da parte delle assicurazioni private o aziendali. Aumenta sempre più la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese sia le visite specialistiche che gli accertamenti diagnostici. È il risultato dei 37 mld di tagli al Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi 10 anni.
Anche le interminabili liste di attesa spingono verso il settore privato o a rinunciare alle cure. Ancora più grave è la condizione dei pensionati e degli anziani, che il presidente della Regione Liguria riteneva un peso, in quanto “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”.
Nel silenzio assoluto dei partiti e di Cgil, Cisl, Uil è stata approvata la Legge delega n.33/2023 attraverso la quale i malati cronici non autosufficienti vengono espulsi dal Sistema Sanitario Nazionale e scaricati verso il mercato privato delle cooperative e delle imprese del settore. Bisogna ribaltare la situazione prima che sia troppo tardi:
- assunzioni stabili di personale nella sanità pubblica;
- approvazione proposta Legge Regionale proroga graduatorie concorsi;
- stabilizzazioni, fine della precarietà;
- ripristino delle decine di migliaia di posti letto tagliati per la spending review;
- riapertura e potenziamento dei servizi territoriali;
- reinternalizzazione delle RSA e di tutti i serizi (ADI ecc) sotto il controllo e la gestione pubblica.
Occorre una profonda revisione di tutto l’attuale sistema che è ormai indirizzato verso le aziende private, una riforma complessiva che ripristini un Servizio Sanitario Nazionale effettivamente pubblico, universale e gratuito che renda effettivo il diritto alla salute per tutti.
La Confederazione USB propone l’istituzione di un Tavolo per una Costituente della Sanità che metta assieme movimenti, associazioni e operatori del settore con l’obiettivo di dar vita ad un processo di riforma del sistema sanitario nazionale.
Mercoledì 14 giugno, le iniziative nelle Marche:
Ancona - davanti ingresso principale Ospedale Torrette Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche ore 16:30
Ascoli Piceno - davanti Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno dalle ore 11 alle ore 12:30
Jesi - poliambulatori AST AN via Gallodoro dalle ore 10 alle ore 12
USB Confederale Marche