Oggi 14 febbraio, al dipartimento lavoro della regione Calabria alla presenza dei dirigenti del dipartimento : risorse umane – segretariato generale – avvocatura dello stato – bilancio e patrimonio – commissario Calabria lavoro / il dirigente Varone del dipartimento lavoro - unitamente alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, si è svolta la riunione al fine di dare attuazione alla legge regionale del 13 gennaio 2014 n°1 , relativamente al personale di cui alle leggi regionali n°28/08 legge 8/2010 – legge 15/2008.
Un groviglio di leggi e di lavoratori che in questi anni non hanno trovato mai la possibilità di stabilizzazione e sono sempre stati tenuti con la carota attaccata davanti agli occhi dalla politica per tenerli sotto scacco e lucrare voti con le promesse mai mantenute di una futura stabilizzazione.
Il tavolo ha esaminato la prima stabilizzazione per i lavoratori della “legge 28” un bacino di 293 lavoratori, di cui 180, alle dipendenze della regione, altri sparsi sul territorio regionale.
La delegazione sindacale USB, ha evidenziato che l’obiettivo finale della riunione è quello della stabilizzazione, - precisando e chiedendo l’utilizzo delle risorse che già vengono investite per questi lavoratori di storicizzarle ed a bilancio invariato mettere fine al precariato diffuso con la stabilizzazione.
Inoltre la USB ha chiesto al prossimo tavolo una pianta organica per capire dove sono dislocati questi lavoratori al fine di avere contezza di come sono utilizzati.
Obiettivo comunque finale da parte di tutte le organizzazioni sindacali è procedere alla stabilizzazione.
Altro discorso la “legge 15” altro bacino di circa 772 lavoratori, sparsi sul territorio in modo indescrivibile per come ci è stato rappresentato - un solo comune della Calabria dispone di oltre 350 lavoratori, più gli LSU LPU, altri comuni senza questi organici.. altri lavoratori contrattualizzati - altri ancora pagati con un disciplinare che fa capo agli LSU .... un cosmo indecifrabile - che non trovano una logica organizzativa e lavorativa!!
Ad ogni buon fine anche per questi lavoratori la soluzione deve essere una legge regionale che li recepisca come lavoratori contrattizzati, anche se la volontà politica del presidente della regione è quella; di NON stabilizzarli come lavoratori a carico della regione!!
Problema che la USB ha subito messo in rilievo, visto che la regione non li vuole in pianta organica, quale può essere la definitiva collocazione?? Alla luce delle compatibilità economiche ed i vincoli che hanno i vari comuni utilizzatori ??
Le risposte arriveranno al prossimo tavolo convocato per il 7 marzo p.v.
La USB sarà presente al fine di non arrivare alla scadenza contrattuale 31.12.2018 ancora con lavoratori che ogni anno devono fare questuare la loro posizione lavorativa alla politica di turno!!