DIREZIONE GENERALE DELLA PROTEZIONE CIVILE E DEI SERVIZI ANTINCENDI SERVIZIO TECNICO CENTRALE ISPETTORA
Direttive sulla organizzazione e funzionamento delle Colonne Mobili Regionali (CIRCOLARE MISA N° 28 del 06.11.1991)
1) Generalità
Come è noto, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in adempimento ai propri compiti istituzionali, di cui alla legge n° 469 del 13.5.1961 ed alla legge n° 996 dell' 8.12.1970, che all'art. 8 punto h) istituisce le Colonne Mobili di soccorso, interviene nelle zone colpite da una grande calamità naturale con uomini e mezzi inquadrati in Colonne Mobili Regionali in grado di operare su tutto il territorio nazionale.
Ognuna delle Colonne Mobili Regionali è composta dall'aggregazione, al momento dell'emergenza, delle rispettive Colonne Mobili Provinciali il cui personale è costituito da circa il 20% di quello in servizio di soccorso ordinario presso i Comandi Provinciali VV.F.
Il contingente di Vigili utilizzabile attualmente per le Colonne Mobili Regionali raggiunge così, al massimo, le 4.300 unità circa.
Questa organizzazione permette una maggiore flessibilità del sistema una disponibilità immediata e graduale delle forze in base alla loro vicinanza ad ogni possibile luogo di intervento, derivante dalla distribuzione decentrata dei mezzi e degli uomini i quali, essendo normalmente adibito al soccorso tecnico, portano l'esperienza e la professionalità derivante dall'attività ordinariamente svolta.
Ognuna delle Colonne Mobili Regionali è costituita da una Sezione Comando, da più Sezioni Operative, da una sezione Logistica e da una Sezione Mezzi Speciali.
Ognuna delle Sezioni sopra indicate è attrezzata con mezzi e materiali in modo da poter intervenire in una grande calamità naturale sia essa rappresentata da un alluvione, da un sisma o da altro.
Come è noto, sono inoltre inseriti nel dispositivo delle Colonne Mobili Regionali n.6 Gruppi Operativi Speciali, di cui alla circolare n. 19 MI.SA. (83) 7 del 23 giugno 1983, distribuiti opportunamente sul territorio nazionale, costituiti da mezzi di particolare impiego, quali grandi macchine per movimento terra, automezzi speciali per il rilevamento della radioattività, autobotti scarrabili ecc.
Inoltre, come previsto all'art. 6 della citata legge n° 996, nelle zone devastate da una calamità, l'opera di soccorso delle Colonne Mobili viene integrata dagli interventi della flotta elicotteristica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, presente sul territorio nazionale in n° 11 Nuclei Elicotteri operativi, nonché da quelli dei Sommozzatori VV.F. che operano presso n.33 Nuclei Sommozzatori Provinciali e dai mezzi dei Centri Radio Regionali.
Il Comando operativo delle Colonne Mobili Regionali, a norma dell'art.8 della legge 996, è determinato agli Ispettori Regionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i quali provvedono alla cura dell'organizzazione, dell'addestramento e dell'impiego delle stesse.
In caso di allarme, per il verificarsi di una calamità naturale, le Colonne Mobili Regionali vengono attivate, con contestuale avviso alla Direzione Generale P.C. e S.A., dagli Ispettori Regionali autonomamente, per quanto riguarda le regioni direttamente colpite dalla catastrofe, ovvero per disposizione della Direzione Generale tramite il proprio Centro operativo, per le Regioni non direttamente colpite.
Questo schema operativo è stato più volte collaudato nelle varie calamità finora succedutesi e si è rivelato idoneo a fronteggiare le calamità stesse senza creare interruzione o diminuzioni della qualità e della quantità dei servizi ordinari che continuano ad essere espletati dai Comandi Provinciali sull'intero territorio nazionale.
2) Indicazioni Generali
La disponibilità delle risorse economiche previste per il potenziamento dei mezzi del C.N.VV.F. ha consentito, tra l'altro, la realizzazione di alcuni prototipi di automezzi ed attrezzature logistiche speciali il cui impiego, del contesto delle Colonne Mobili Regionali, rende maggiormente funzionale ed agevole l'opera di soccorso da svolgersi al verificarsi di calamità.
Infatti, riconosciuta l'esigenza di rinnovamento tecnico-operativo finalizzato agli interventi per grandi calamità, è stata istituita una apposita commissione incaricata di condurre lo studio della ristrutturazione ed organizzazione delle Colonne Mobili Regionali dell'intento di conseguire l'obbiettivo fondamentale del miglioramento dell'efficienza del soccorso ed in secondo luogo una sistemazione logistica per il personale componente le sezioni inviate ad operare nelle zone sinistrate.
Tale studio, condotto anche sulla scorta delle esperienze maturate nel corso delle operazioni di soccorso prestate in occasione di grandi calamità verificatesi sul territorio nazionale nell'arco degli ultimi 15 anni, ha individuato :
a) la nuova composizione della "sezione operativa", in uomini o mezzi, per il raggiungimento di maggiore incisività operativa;
b) le caratteristiche di un appropriato autocarro attrezzato, che nell'ambito della sezione operativa risulti in grado di garantire, oltre ad una sufficiente autonomia logistica, la disponibilità di attrezzature di soccorso adeguate;
c) gli accorgimenti da attuare per ottenere una maggiore autonomia delle sezioni operative;
d) i criteri migliorativi delle "Sezioni mezzi speciali", che hanno dato luogo alle integrazioni dei mezzi esistenti con altri di prestazioni superiori;
e) l'utilizzazione di nuovi mezzi, per rifornimento di acqua e di carburante;
f) la necessità di potenziare i ponti radio mobili ed i carri officina mobili.
L'adozione di soluzioni tecniche scaturite attraverso l'individuazione degli elementi innanzi elencati consente un nuovo criterio operativo che dà modo al personale delle "sezioni operative" di essere autosufficiente per un tempo di 5/6 giorni e quindi in grado di operare fin dal primo momento senza legami appendicolari con altre strutture logistiche, principalmente nel periodo immediatamente susseguente il verificarsi dell'evento dannoso, caratterizzato principalmente dalle esigenze più urgenti di soccorso a persone ferite o in grave pericolo di vita.
Da quanto innanzi consegue il vantaggio di offrire la massima potenzialità di soccorso effettivo e la massima mobilità e flessibilità di impiego del personale in relazione alla situazione determinatasi.
3) Dipartimenti operativi
L'esperienza che il Corpo Nazionale ha maturato per anni nello Svolgimento dei propri compiti istituzionali ha dimostrato che gli interventi di soccorso possono essere annoverati , a seconda della loro gravità e conseguente impegno in uomini e mezzi, fondamentalmente nelle seguenti gradualità :
- interventi che possono essere affrontati in ambito provinciale con le sue forze del Comando competente per territorio
- interventi che richiedono il concorso di più Comandi Provinciali, comunque appartenenti allo stesso Ispettorato Regionale
- .interventi che necessitano del concorso delle forze che fanno capo a più di un Ispettorato Regionale
- interventi che comportano la mobilitazione generale del Corpo Nazionale
- si può annoverare, ad esempio, l'intervento per un incendio di uno stabilimento industriale, risolto direttamente dalle squadre del Comando Provinciale;
- , gli incendi di bosco, ove possono concorrere le squadre di vari Comandi appartenenti alla stessa regione;
- si può annoverare come tipico esempio intervento sostenuto dal Corpo in Valtellina nel1987 ove hanno concorso più Ispettorati Regionali;
- infine, è ascrivibile il terremoto dell'Irpinia del 1980 in cui tutto il Corpo Nazionale è intervenuto al massimo delle proprie potenzialità.
Mentre per i primi due casi e l'ultimo il Corpo opera con una organizzazione del servizio consolidata e sperimentata, non altrettanto si può dire per gli interventi ascrivibili al terzo caso;
Si è così valutata l'opportunità di costituire aree operative, dette Dipartimenti, formate da accorpamenti razionali di più Regioni contigue, al fine di assicurazione nell'ambito di detto territorio unitarietà di interventi operativi.
Ad eccezione della Sicilia e della Sardegna a causa della loro natura insulare, ciascuna area operativa o Dipartimento è stata individuata nel territorio nazionale tenendo conto di una equa e razionale distribuzione degli attuale organici dei relativi Comandi Provinciali, della orografia del territorio da presidiare e delle condizioni della viabilità autostradale e stradale.
Tali aree coincidono anche con quelle delimitate dalla copertura operativa del territorio individuato nella costituzione dei Gruppi Operativi Speciali (G.O.S.) per i quali è stata prevista una distribuzione di mezzi aventi la caratteristica di fornire speciali prestazioni appropriate a particolari situazioni di impiego ed una equa ripartizione degli organici del personale ( vedi fig. 1 e tab. 1).
In questo modo si è ottenuto, su sala nazionale, il conseguimento del rafforzamento del sistema operativo delle Colonne Mobili, si per quanto attiene un celere raggruppamento di mezzi e di personale, sia per la disponibilità di tutta la tipologia di mezzi speciali in dotazione.
Rimangano, ovviamente, inalterate le prerogative attribuite agli Ispettorati Regionali ed Interregionali, così come previsto dalla legge 996/1970 e successivo regolamento di esecuzione, di cui al D.P.R. 66/1981
In relazione a quanto sopra, è possibile infine definire le varie situazioni di allarme come di seguito:
- Allarme bianco: allarme per intervento nell'ambito della Provincia
- Allarme giallo: allarme per intervento nell'ambito della Regione
- Allarme arancione: allarme per intervento nell'ambito di più di una Regione
- Allarme rosso: situazione di emergenza nazionale con impegno immediato di tutte le C.C. MM. (es. terremoto del Friuli, terremoto dell'Irpinia)
4) Personale
L'Ispettorato Regionale o Interregionale esercita il Comando della Colonna mobile costituita nell'ambito dell'Ispettorato, curandone l'organizzazione e l'addestramento e disponendone direttamente l'impiego in caso di emergenza nel territorio di competenza con contestuale avviso alla Direzione Generale della Protezione Civile e Servizi Antincendi.
Il Personale impiegato nelle Colonne Mobili, in linea di massima e come sopra detto, è da ritenersi pari al 20% della forza organica di ciascun dipartimento, già indicata nella tabella n. 1 ed evidenziata nelle tabelle 2 e 3.
Al fine di consentire il tempestivo avvio degli automezzi e del relativo personale entro tempi il più possibile contenuti, . Quest'ultimo dovrà curare altresì l'informazione al personale in ordine all'organizzazione ed operatività delle CC.MM.RR..
La costituzione degli equipaggi dei singoli mezzi, relativa alla situazione delle colonne Mobili Regionali, sarà specificata nel paragrafo 6.
Per stabilire l'equilibrio delle forze rimaste nelle sedi di ciascun Comando Provinciale, e mantenere una adeguata funzionalità degli stessi, in caso di inderogabile necessità, l'Ispettore Regionale potrà disporre il temporaneo prolungamento dell'orario di servizio del personale, dandone tempestivamente l'avviso alla Direzione Generale P.C. e S. A..
Il personale che, in caso di allarme, è destinato a partire con gli automezzi della Colonna Mobile deve avere una dotazione individuale, , costituita come di seguito:
- n. 1 zaino
- n. 2 coperte da campo
- n. 1 sacco a pelo
- n. 1 cordino di salvataggio
- n. 1 cinturone di sicurezza
- n. 1 piccozzina
- n. 2 paia di stivali (compreso quello calzato)
- n. 2 divise da fatica (compresa quella indossata)
- n. 1 giaccone da intervento NOMEX
- n. 1 elmetto con visiera
- n. 1 passamontagna
- n. 1 paio di stivali di gomma
- maglioni, maglieria e biancheria personale.
I contingenti da inviare al soccorso debbono inoltre essere forniti di viveri preconfezionati e generi di conforto sufficienti almeno per 5/6 giorni.
Allo scopo di assicurarne la commestibilità, i viveri preconfezionati debbono essere rinnovati in tempo.
Pacco materiale e generi per uso nei 3 giorni:
- 1 fornellino da campo
- 17 confezioni di combustibile "Meta"
- 1 scatola di fiammiferi
- 2 buste di posate
- 2 apriscatola
- 1 confezione di biscotti "Crich" (gr. 125)
- 1 confettura di macedonia
- 10 tovaglioli di carta
5) Campi base
Rappresentano i centri di raccolta e di supporto del personale VV.F. che opera nelle zone disastrate.
L'esperienza acquisita dal C.N.VV.F. nelle precedenti operazioni di soccorso per grandi calamità ha evidenziato la opportunità di limitare, se possibile, le dimensioni dei campi base ad un contingente di operatori intorno alle 300 unità e di costituirli dopo un attento esame del territorio ed in zone non interessate direttamente al supporto delle popolazioni sinistrate. Quindi verranno posti in funzione nell'arco dei primi 4/5 giorni dall'inizio della calamità senza intralciare le operazioni di soccorso e senza l'assillo di dover immediatamente supportare il personale di primo intervento che nel contempo utilizza, per sussistenza, gli appositi autofurgoni operativi in dotazione.
In relazione a quanto sopra, è stata prevista la loro costituzione nel seguente modo:
Colonna Mobile Unità operatori
1) | Piemonte | 300 |
2) | Lombardia 1 | 337 |
3) | Lombardia 2 e Liguria | 100+208 |
4) | Veneto | 338 |
5) | Emilia Romagna | 325 |
6) | Friuli V.G. e Marche | 158 + 158 |
7) | Toscana | 354 |
8) | Lazio | 399 |
9) | Umbria | 78 |
10) | Abruzzo Molise | 162 |
11) | Campania | 308 |
12) | Puglia e Basilicata | 281 |
13) | Sicilia 1 | 330 |
14) | Sicilia 2 e Calabria | 151 + 156 |
15) | Sardegna | 199 |
Totale | 4332 |
Nelle planimetrie che seguono, (figure n. 2 e n. 3) si evidenziano, in linea di massima, le tipologie di impianto di un campo base con tende ed un campo base con casette prefabbricate, di cui, dispongono attualmente gli Ispettorati Regionali per il Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata e Sicilia secondo la specifica di cui alla tab. 4.
Questi ultimi, in ordine alla conservazione, manutenzione e trasporto dei prefabbricati in questione, debbono attenersi alle disposizioni a suo tempo impartite con nota ministeriale n° 9271/5029/3 del 16.5.1988.
Tra gli Ispettorati interessati a costituire un unico campo base, nei casi sopra specificati, dovranno essere urgentemente avviati incontri al fine di stabilire le pianificazioni organizzative e di intervento interregionali.
Copia di dette pianificazioni dovrà pervenire al Servizio Tecnico Centrale.
6) Mezzi
Ogni Colonna Mobile Regionale ha una composizione di uomini e mezzi distinta in Sezione Comando, Sezioni Operative, Sezione Mezzi Speciali e Sezione Logistica.
6.1) (composizione finale, a regime, quando saranno completati gli acquisti programmati dei mezzi)
L'assetto base della Sezione Comando è costituito da:
n. 1 AV - Autovettura con 2 unità di equipaggio -
n. 1 CA - Campagnola con 2 unità di equipaggio -
n. 1 AF/CC - Autofurgone Comando con 2 unità di equipaggio -
n. 1 AF/P/RAD - Autofurgone ponte radio con n. 3 unità di equipaggio -per la C.M. Regionale (dotazione di G.O.S.)
TOTALE n. 6 + 3 unità di equipaggio
6.2) Sezioni Operative (composizione finale, a regime, quando saranno disponibili le 229 sezioni Operative previste dai piani di acquisto)
L'assetto base per ogni sezione operativa è il seguente:
n. 1 ACT/OP - Autocarro operativo con 2 unità di equipaggio -
n. 1 AF/OP - Autofurgone operativo con 2 unità di equipaggio -
n. 1 AF/COMBI - Autofurgone per trasporto uomini e attrezzature con n. 2 unità di equipaggio -
n. 1 CA - Campagnola con n. 3 unità di equipaggio -
TOTALE n. 9 unità di equipaggio
Il personale di equipaggio dei precitati automezzi in fase operativa d'intervento sarà così distribuito sul territorio disastrato:
- AF/OP con n. 1 unità (che resta fermo come base della sezione operativa)
- ACT/OP + CA con n. 4 unità (che normalmente operano congiuntamente)
- AF/COMBI con n. 4 unità (che è attrezzato in funzione delle esigenze del momento con materiale prelevato dall'AF/OP)
In pratica, la composizione delle Sezioni operative, come sopra specificate, potrà essere raggiunta non appena saranno completati gli acquisti in corso e quelli futuri, previsti dai relativi programmi.
6.2.1) Fase attuale, transitoria, in attesa del completamento delle 229 Sezioni Operative previste dai piani di acquisto
Allo stato attuale, onde consentire di avviare sulle zone disastrate un numero di sezioni operative il più possibile prossimo a 229 che rappresenta la massima potenzialità di pronto intervento prevista (v. tab. 5), la composizione tipo delle stesse potrà essere, in via transitoria, costituita come di seguito:
1° Sezione Operativa (tipo 1°):
n. 1 AF/OP - Autofurgone operativo con 3 unità di equipaggio -
n. 1 AF/COMBI - Autofurgone per trasporto uomini e attrezzature ovvero CA Hard Top con n. 4 unità di equipaggio -
n. 1 CA - Campagnola con n. 2 unità di equipaggio -
2° Sezione Operativa (tipo 2°):
n. 1 ACT/OP - Autocarro operativo con 2 unità di equipaggio -
n. 1 AF/COMBI - Autofurgone per trasporto uomini e attrezzature ovvero CA con n. 3 unità di equipaggio
n. 1 CA - Campagnola Hard Top con n. 4 unità di equipaggio -
3° Sezione Operativa (tipo 3°) (una Sezione per ogni Comando):
n. 1 AF/POL. - Autofurgone polisoccorso con n. 3 unità di equipaggio
n. 2 AF - Autofurgone per trasporto materiali ed effetti logistici con n. 4 unità di equipaggio
n. 1 CA - Campagnola con n. 2 unità di equipaggio
Detti mezzi, in caso di intervento per alluvioni o simili, possono essere integrati da rimorchi con battelli e barche motorizzate.
Naturalmente, al fine di consentire il ricovero di tutto il personale , l'ACT/OP dovrà essere opportunamente dotato di una tenda e dei relativi effetti letterecci necessari a sostituire l'attrezzatura propria dell'AF/OP. Per quanto concerne il caricamento tecnico, questo dovrà approssimarsi il più possibile a quello esistente sull'AF/OP, di cui comunque si allega elenco, e potrà essere incrementato di quei materiali che le esperienze locali indicano come opportuni per fronteggiare più articolate ipotesi di intervento.
6.3) Sezione Mezzi Speciali (composizione finale, a regime)
L'assetto base per la sezione Mezzi Speciali è la seguente, di norma, per ogni CM Regionale, ovvero per il complesso dei contingenti aggregati in un campo base, come specificato al punto 4):
Sigla mezzo | Specifica del mezzo | n# unità di equipaggio |
CA/FO | Fotoelettrica | 2 |
TC/FL4 + ACT | caricatore frontale + autocarro | 2 |
TC/FL6 + ACT | caricatore frontale + autocarro | 2 |
(G.O.S.) TC/FL10 + ACT | caricatore frontale + autocarro o semirimorchio | 2 |
(G.O.S.) TC/G/FR9 + ACT | caricatore frontale gommato + autocarro o semirimorchio | 2 |
TA/AD4 + ACT | apripista + autocarro | 2 |
TA/AD7 + ACT | apripista + autocarro o semirimorchio | 2 |
(G.O.S.) TE/SL/9 + ACT | escavatore cingolato + autocarro o semirimorchio | 2 |
AA | Anfibio | 8 |
AG | Autogrue | 6 |
AS | Autoscala | 4 |
ABP/sc | Autobotte-con botte scarrabile | 2 |
AB | Autobotte | 2 |
BUS | Autobus | 2 |
CA | Campagnola appoggio | 1 |
APS | Autopompa-serbatoio | 2 |
AF/OFF | Autofurgone officina | 3 |
AB/CAR | Autobotte carburante | 2 |
AL | Autolettiga | 3 |
EL | Elicottero | 4 |
AB/Car/AVIO | Autobotte carburanti avio | 2 |
SNK | Snorkel | 3 |
AF/SMZ | Carro sommozzatori | 4 |
AF/NUC | Autocarro nucleare | 4 |
SR/CIS | Semirimorchio cisternato | 2 |
6.4) (composizione finale, a regime)
L'assetto base per le Sezioni Logistiche, di norma, è il seguente:
| ||
N# | Tipo veicolo | n# unità equip. |
1 | Tendone mensa o prefabbricato + 2 ACT | 4 |
1 | Autocarro ristoro | 2 |
1 | Autocarro viveri | 2 |
1 | RI/Generatore Elettrico 135 KVA + Autom. | 2 |
1 | RI/Potabilizzatore + Autom. | 2 |
1 | Autocarro trasporto panche e tavoli | 2 |
1 | Autobotte da 25.000 litri o simile | 2 |
1 | Autocarro attrezzato bar | 2 |
2 | CA di appoggio | 4 |
2 | Autofurgoni | 4 |
1 | Autofurgoni per self service | 2 |
N° Tipo veicolo n° unità equip. 1 Motrice con rimorchio per trasporto casette 2 1 Autobotte da 14.000 litri 2 1 Carro idrico/elettrico 2 1 RI/Generatore Elettrico 2 1 CA di appoggio 4 1 Furgonati per trasporto effetti 4 1 Letterecci 2
Nella tabella 5 viene rappresentata la composizione attuale e quella finale delle sezioni Operative (quando saranno completati i programmi di acquisto dei mezzi relativi).
E' compito degli Ispettori Regionali distribuire i mezzi, secondo le esigenze e stabilire i criteri di coordinamento dei Comandi dipendenti, nonché definire le sezioni di C.M. appartenenti a ciascuno di essi, dandone comunicazione al Servizio Tecnico Centrale - Ispettorato per l'Emergenza.
I Signori Ispettori Regionali presso il cui Ispettorato è già operativo il CED, provvederanno ad accertare che da parte dei Comandi dipendenti vengano correttamente inseriti i dati nell'archivio automezzi, curando in particolare la correttezza delle sigle (vedi circ. n° 25613/4501 del 16.12.86) e la destinazione a Colonna Mobile (campo DESTINAZ).
Ad ogni Sezione della C.M.R. è assegnato a cura degli Ispettori regionali un numero di codice utile per la identificazione degli automezzi, sulla base della tabella 6/C. Detta numerazione dovrà essere comunicata al Servizio Tecnico Centrale per successive iniziative.
Qualora un automezzo dovesse essere fuori servizio, per un periodo la cui durata si presuma superiore alla settimana, il Comando Provinciale assegnatario dello stesso deve segnalare il fatto all'Ispettorato regionale competente nonché al Centro Operativo del Ministero dell'Interno, comunicando altresì il tempo presumibile necessario per la sua riparazione ed infine, ove possibile, segnalare l'automezzo designato per il relativo rimpiazzo nella sezione operativa di appartenenza.
- Cesoia
- Pinze divaricatrici
- Serie di cuscini sollevatori
- Gruppo elettrogeno per illuminazione ed impianto con n. 4 lampade da 500 W/cad.
- Apparecchio portatile e spalleggiabile per la saldatura ed il taglio ossiacetilenico della lamiera
- N. 2 Autoprotettori monobombola ad aria per uso terrestre
- Motosega
- Mototroncatrice
- Argano-paranco(Tipo Tirford)
- Binde e martinetti
- Tute di protezione contro acidi e vapori acidi
- Scala mista
- Dispositivi di salvataggio con relativa imbracatura e cordame:
- Discensore di sicurezza
- Fune di mt. 60
- Imbracatura e cinturone di sicurezza
- Carrucola
- Moschettoni e dispositivi di ancoraggio
- N. 3 lampade portatili a carica
- N. 2 estintori
- N.1 motopompa galleggiante
- N. 1 motopompa da incendio barellabile
- N. 1 scala italiana
- N. 1 scala a ganci pieghevole
- N. 5 tubazioni da incendio mm. 70
- N. 5 tubazioni da incendio mm. 45
- N. 1 cassetta di pronto soccorso
- N. 1 rianimatore manuale
- N. 1 cassetta attrezzi contenente serie di utensili (giraviti, chiavi fisse, pinze, etc.)
- 6 stivali in gomma naturale, foderati, altezza al polpaccio: cm. 40
- N. 2 corde di nylon diametro mm. 12 lunghe mt. 30
- N. 1 martello perforatore - demolitore - alimentato con motore a scoppio. Il martello è dotato di rocchetto con prolunga di mt. 60 circa
- N. 2 aste di legno, con ganci in acciaio, lunghe mt. 3
- N. 3 lance idriche regolabili (una diametro 70 mm., 2 diametro 45 mm.)
- N. 100 mascherine antipolvere
- N. 2 contenitori per acqua di capacità lt. 25 cadauna
- N. 1 ripartitore diametro 70 x 2 diametro 45 in bronzo completo di 2 saracinesche a volantino
- N. 6 corpetti salvagente colorati in arancio di tipo omologato
- N. 1 tenda otto posti accessoriata
- N. 1 pistola lancia sagola completamente accessoriata
- N. 2 asce, una media ed una tipo grande
- N. 4 mazze
- N. 4 badili
- N. 4 picconi
- N. 1 leverino in acciaio forgiato a forcella (cm. 80)
- N. 1 leverino in acciaio forgiato a unghia chiusa (cm. 80)
- N. 2 scalpelli da muratore
- N. 1 martello da muratore
- N. 2 secchi da muratore
- N. 1 cesoia isolante con isolamento 15.000 V
- N. 1 fioretto lunghezza mt. 1,80 isolamento 50.000 V
- N. 8 paia di guanti dielettrici isolamento fino a 20.000 V
- N. 2 pedane isolanti dimensione cm. 50 x 50 perfettamente stabili, isolamento 25.000
- N. 6 coni di plastica di tipo rifrangente color bianco e rosso a strisce orizzontali
- Corde di segnalazione lunghe almeno mt. 100 bicolori (bianco/rosso) per delimitare zone di lavoro e/o pericolo
- Supporti per detta corda in acciaio zincato con piedistallo; quantità minima n. 10
- Triangolo di segnalazione pericolo, rifrangente quantità N. 2.
Non è consentito modificare la consistenza, la sistemazione ed il tipo dei materiali di caricamento dei mezzi appartenenti alla Colonna Mobile onde mantenere una standardizzazione che permetta, senza difficoltà per il personale operante, una eventuale interscambiabilità del medesimo tipo di materiali.
Tutti gli automezzi in partenza con i contingenti di mobilitazione dovranno essere forniti di una scorta di carburante e dovranno essere dislocati presso le sedi prefissate per le singole sezioni operative, secondo le disposizioni dell'Ispettorato competente.
L'efficienza dei mezzi, delle relative attrezzature e del caricamento dovrà essere curata direttamente dal Comando assegnatario.
Detti automezzi dovranno essere disposti sempre in modo da renderne l'impiego immediato.
L'efficienza dei mezzi delle CC.MM. è affidata ai Comandi Provinciali mentre le riparazioni delle apparecchiature radio fanno capo ai Laboratori Radio di zona unitamente alla manutenzione dei ponti radio.
Tutti i mezzi delle CC.MM. dovranno essere, per quanto possibile inseriti nella normale routin degli interventi ordinari: ciò allo scopo di garantire un continuo e necessario controllo degli stessi, nonché la loro perfetta efficienza al momento dell'impiego in occasione del verificarsi di una calamità. Naturalmente tali mezzi non dovranno essere utilizzati oltre i limiti atti ad evitare il loro precoce invecchiamento.
A tale proposito gli Ispettori Regionali dovranno rilevare, dalle situazioni periodiche dei mezzi approntati dai Comandi, lo stato di efficienza dei singoli automezzi ed apportare gli opportuni correttivi nelle modalità d'impiego dei medesimi negli interventi ordinari:
Dovranno comunque essere previsti controlli almeno mensili di tutti gli automezzi, del materiale in dotazione, nonché delle attrezzature di C.M.
A tale scopo gli Ispettorati Regionali ed Interregionali dovranno disporre, a rotazione, il concentramento di mezzi di una o più sezioni operative e del personale di turno in luoghi idonei allo scopo, al fine di far verificare l'efficienza dei mezzi e la completezza di materiale di caricamento nel quadro più generale dell'addestramento del personale di cui al successivo paragrafo.
7) Addestramento del personale
Il personale dovrà essere addestrato alla conduzione dei mezzi della Colonna mobile mediante periodiche esercitazioni programmate da eseguirsi in località ben definite, stabilite in precedenza dai Comandi Provinciali.
Tutto il personale dovrà essere a conoscenza della tipologia e ubicazione dei materiali a bordo di ciascun automezzo e dovrà essere addestrato a cura del Comando di appartenenza all'uso delle singole attrezzature.
Le normali istruzioni del personale dovranno essere inserite nei programmi di addestramento da preposti a cura di ciascun Comando Provinciale.
Allo scopo di addestrare il personale, di correggere eventuali inconvenienti che potrebbero insorgere all'atto della mobilitazione delle Colonne Mobili, di verificare l'immediata disponibilità dell'equipaggiamento da parte del personale, i Comandi Provinciali dovranno, senza preavviso, effettuare le prove di allarme e partenza per soccorso, per alluvione no terremoto, dandone preventivo avviso all'Ispettorato Regionale.
Le prove dovranno avere periodicità almeno mensile ed interessare ogni mese una sezione operativa, tenendo presente l'esigenza di coinvolgere a rotazione i quattro turni di servizio, compresi i distaccamenti.
Dopo l'effettuazione di ogni prova i Comandi Provinciali dovranno provvedere ad inviare al Servizio Tecnico Centrale, Ispettorato l'Emergenza ed ai rispettivi Ispettorati Regionali l'allegato modello sul quale annotare, tra l'altro, gli inconvenienti riscontrati, i provvedimenti attuati per eliminarli ed eventuali proposte operative ( Mod. A/CM).
Gli Ispettori Regionali, di propria iniziativa, dovranno saltuariamente effettuare prove di allarme ed esercitazioni a carattere interprovinciale onde accertare il buon andamento dei servizi e dei collegamenti in un quarto più generale di quello in dicato al precedente paragrafo.
Di dette prove ed esercitazioni dovrà essere redatto rapporto da trasmettersi al Servizio Tecnico Centrale - Ispettorato per L'Emergenza
Tab. 1
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1 | Piemonte - Val d'Aosta - Lombardia - Liguria | 4714 |
2 | Veneto - Friuli Venezia Giulia - Emilia Romagna - Marche | 4903 |
3 | Toscana - Umbria - Lazio - Abruzzo e Molise | 4912 |
4 | Puglia - Basilicata - Campania - Calabria | 3720 |
CMR | Sicilia |
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CMR | Sardegna | |
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Tab. 2 - Composizione organici CC.MM. Regionali
| | |
1° | Piemonte/Valle d'Aosta | Unità 300 |
| Lombardia | Unità 437 |
| Liguria | Unità 208 |
| | |
2° | Veneto | Unità 338 |
| Friuli Venezia Giulia | Unità 158 |
| Emilia Romagna | Unità 325 |
| Marche | Unità 158 |
| | |
3° | Toscana | Unità 354 |
| Umbria | Unità 78 |
| Lazio | Unità 389 |
| Abruzzo Molise | Unità 162 |
| | |
4° | Puglia Basilicata | Unità 281 |
| Campania | Unità 308 |
| Calabria | Unità 156 |
| | |
CMR | Sicilia | |
CMR | Sardegna | |
| |
Tab. 3 - PERSONALE EFFETTIVO E PERSONALE MOBILITABILE (20%) DELLE CC.MM.RR.
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| | | |
| | | |
| | | |
Alessandria | 230 | 46 | | Gorizia | 159 | 32 | | Perugia | 274 | 55 | | Bari | 357 | 72 |
Aosta | 96 | 19 | | Pordenone | 171 | 34 | | Terni | 115 | 23 | | Brindisi | 259 | 52 |
Asti | 81 | 16 | | Trieste | 248 | 50 | | | | | | Foggia | 175 | 35 |
Cuneo | 152 | 31 | | Udine | 209 | 42 | | Ancona | 312 | 62 | | Lecce | 139 | 28 |
Novara | 182 | 37 | | | | | | Ascoli Piceno | 135 | 27 | | Matera | 102 | 20 |
Torino | 610 | 122 | | Genova | 547 | 109 | | Macerata | 136 | 27 | | Potenza | 185 | 37 |
Vercelli | 144 | 29 | | Imperia | 154 | 31 | | Pesaro e Urbino | 212 | 42 | | Taranto | 184 | 37 |
| | | | La Spezia | 132 | 26 | | | | | | | | |
|
|
| | Savona | 209 | 42 | | Frosinone | 136 | 27 | | Catanzaro | 342 | 68 |
Bergamo | 156 | 31 | | | | | | Latina | 194 | 39 | | Cosenza | 159 | 32 |
Brescia | 154 | 31 | | Bologna | 401 | 80 | | Rieti | 75 | 15 | | Reggio Calabria | 281 | 56 |
Como | 152 | 31 | | Ferrara | 187 | 37 | | Roma | 1431 | 286 | | | | |
Cremona | 103 | 21 | | Forlì | 320 | 64 | | Viterbo | 109 | 32 | | Agrigento | 255 | 51 |
Mantova | 128 | 26 | | Modena | 206 | 41 | | | | | | Caltanissetta | 152 | 30 |
Milano | 864 | 173 | | Parma | 116 | 23 | | Campobasso | 104 | 21 | | Catania | 422 | 84 |
Pavia | 142 | 28 | | Piacenza | 115 | 23 | | Chieti | 184 | 37 | | Enna | 125 | 25 |
Sondrio | 178 | 35 | | Ravenna | 172 | 24 | | Isernia | 100 | 20 | | Messina | 253 | 51 |
Varese | 305 | 61 | | Reggio Emilia | 113 | 23 | | L'Aquila | 168 | 34 | | Palermo | 483 | 97 |
| | | | | | | | Pescara | 141 | 28 | | Ragusa | 126 | 25 |
|
|
| | Arezzo | 171 | 34 | | Teramo | 110 | 22 | | Siracusa | 257 | 51 |
Belluno | 207 | 41 | | Firenze | 398 | 80 | | | | | | Trapani | 334 | 67 |
Padova | 190 | 38 | | Grosseto | 165 | 33 | | Avellino | 200 | 40 | | | | |
Rovigo | 99 | 20 | | Livorno | 192 | 38 | | Benevento | 153 | 31 | | Cagliari | 368 | 74 |
Treviso | 237 | 47 | | Lucca | 148 | 30 | | Caserta | 143 | 29 | | Nuoro | 132 | 26 |
Venezia | 543 | 109 | | Massa Carrara | 132 | 26 | | Napoli | 767 | 153 | | Oristano | 74 | 15 |
Verona | 199 | 40 | | Pisa | 227 | 45 | | Salerno | 274 | 55 | | Sassari | 418 | 84 |
Vicenza | 216 | 43 | | Pistoia | 150 | 30 | | | | | | | | |
| | | | Siena | 188 | 38 | | |
|
| | |
|
|
|
|
| | | | | | |
|
| | | | |
TABELLA 4 - PROSPETTO PREFABBRICATI
ISPETTORATO REGIONALE | ALLOGGI | SERVIZI | UFFICI | MAGAZZINO | TELAI | TRATTRICI |
| N O T E |
PIEMONTE Torino Cuneo |
27 8 |
6 2 |
1
|
1
|
2 + 2 2 |
1 1 |
|
|
TOTALE | 35 | 8 | 1 | 1 |
|
|
|
|
VENETO Padova Rovigo |
16 27 |
4 6 |
1 |
1 |
2 + 2 4 + 3 |
1 2 |
|
|
TOTALE | 43 | 10 | 1 | 1 |
|
|
|
|
FRIULI VENEZIA G. Trieste Pordenone Udine |
4 6 4 |
1 2 1 |
1
|
1
|
1 2 1 |
1 1
|
|
|
TOTALE | 14 | 4 | 1 | 1 |
|
|
|
|
TOSCANA Firenze |
44 |
9 |
1 |
1 |
6 + 5 |
3 |
|
|
TOTALE | 44 | 9 | 1 | 1 |
|
|
|
|
LAZIO Roma Latina C.M.C. |
19 19 9 |
5 5 1 |
1 1 1 |
1 1 |
6 + 4
2 |
2 1
|
|
|
TOTALE | 47 | 11 | 3 | 2 |
|
|
|
|
PUGLIA Taranto Brindisi |
10 4 |
1 |
|
|
3 1 |
1 1 |
|
5 in riparazione |
TOTALE | 14 | 1 |
|
|
|
|
|
|
SICILIA Palermo Catania |
21 25 |
5 5 |
1
|
1
|
4 + 3 2 + 4 |
2 1 |
|
|
TOTALE | 46 | 10 | 1 | 1 |
|
|
|
|
TABELLA 5 - PROSPETTO SEZIONI OPERATIVE
CAMPO BASE | PERSONALE DI CC. MM. (20% ORG.) | SEZIONI OPERATIVE ATTUALI (N.) | SEZIONI OPERATIVE FUTURE (N.) | AF / OP ATTUALI (N.9 |
ATTUALI ACT | AF/COMBI ATTUALI | |
90/PC(N.) | 80.16 (N.) | ||||||
1. PIEMONTE - C. | 300 | 10 | 16 | 12 | 5 | 6 | 11 |
2. LOMBARDIA 1 | 337 | 10 | 24 | 15 | 6 | 9 | 12 |
3. LOMBARDIA 2 | 100 | (1) |
|
|
|
|
|
LIGURIA | 208 | 7 | 11 | 10 | 4 | 3 | 9 |
|
|
|
|
|
|
|
|
4. VENETO - C | 338 | 10 | 18 | 13 | 6 | 6 | 12 |
5. EMILIA ROMAGNA | 325 | 10 | 17 | 12 | 9 | 2 | 12 |
6. FRIULI VENEZIA G. | 158 | 5 | 8 | 7 | 3 | 3 | 5 |
MARCHE | 158 | 6 | 8 | 8 | 3 | 3 | 7 |
|
|
|
|
|
|
|
|
7. TOSCANA | 354 | 10 | 19 | 12 | 6 | 4 | 11 |
8. LAZIO - C. | 389 | 8 | 22 | 11 | 5 | 4 | 9 |
|
|
|
| 1 | 3 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
9. UMBRIA | 78 | 2 | 4 | 4 | 4 |
| 3 |
ABRUZZO - MOLISE | 162 | 6 | 9 | 9 | 4 | 2 | 7 |
|
|
|
|
|
|
|
|
10. CAMPANIA | 308 | 8 | 16 | 10 | 5 | 3 | 9 |
11. PUGLIA. BAS - C | 281 | 9 | 14 | 11 | 5 | 4 | 11 |
|
|
|
|
|
|
|
|
12. SICILIA 1 - C | 330 | 11 | 26 | 19 | 5 | 7 | 15 |
13. SICILIA 2 | 151 | (1) |
|
|
|
|
|
CALABRIA | 156 | 3 | 8 | 6 | 3 |
| 4 |
|
|
|
|
|
|
|
|
14. SARDEGNA | 199 | 7 | 9 | 7 | 4 | 4 | 7 |
(CMC) |
|
|
| (1) |
|
| (1) |
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE | 4332 | 122 | 229 | 167 | 80 | 60 | 145 |
|
|
|
|
|
|
|
|
(C) = casette prefabbricate
(1) = tutti gli automezzi necessari previsti dalla pianificazione di cui al punto 5) ultimi due capoversi
NOTA) nuova composizione sezione operativa: AF/OP + ACT + AF/COMBI + CA
TAB. 6/C - CODIFICA CC.MM.RR.
A) Sezioni Comando
Sono individuate con un gruppo di tre lettere preceduto da SC:
- Sezione Comando Piemonte è SC/PIE i cui mezzi si individuano come AV-PIE, CA-PIE, AF/CC-PIE, P/RAD-PIE
- Sezione Comando Lombardia è SC/LOM " " " " " AV-LOM ecc. ecc.
- Sezione Comando Liguria è SC/LIG " " " " " AV-LIG ecc. ecc.
- Sezione Comando Veneto è SC/VEN " " " " " AV-VEN ecc. ecc.
- Sezione Comando Emilia R. è SC/EMI " " " " " AV-EMI ecc. ecc.
- Sezione Comando Friuli V.G. è SC/FRI " " " " " AV-FRI ecc. ecc.
- Sezione Comando Marche è SC/MAR " " " " " AV-MAR ecc. ecc.
- Sezione Comando Toscana è SC/TOS " " " " " AV-TOS ecc. ecc.
- Sezione Comando Lazio è SC/LAZ " " " " " AV-LAZ ecc. ecc.
- Sezione Comando Umbria è SC/UMB " " " " " AV-UMB ecc. ecc.
- Sezione Comando Abruzzo è SC/ABR " " " " " AV-ABR ecc. ecc.
- Sezione Comando Campania è SC/CAM " " " " " AV-CAM ecc. ecc.
- Sezione Comando Puglia e Basilicata è SC/PUG " " " " " AV-PUG ecc. ecc.
- Sezione Comando Calabria è SC/CAL " " " " " AV-CAL ecc. ecc.
- Sezione Comando Sicilia è SC/SIC " " " " " AV-SIC ecc. ecc.
- Sezione Comando Sardegna è SC/SAR " " " " " AV-SAR ecc. ecc.
B) Sezioni Operative
Sono individuate con indicazione alfanumerica, per ogni provincia, preceduta da SO;
esempio: per il Piemonte, per n. 16 Sezioni Operative (come da tab. 5) le Sezioni Operative sono:
la 1° Sezione Operativa di Torino è SO/TO1, i cui mezzi sono individuati da
- ACT/OP - TO1
- AF/OP - TO1
- CA - TO1
- CA/COMBI - TO1
la 2° Sezione Operativa di Torino è SO/TO2, i cui mezzi sono individuati da.
- ACT/OP - TO2
- AF/OP - TO2
- CA - TO2
- CA/COMBI - TO2
e così via per le altre Sezioni Operative di Torino, operando in maniera analoga per le restanti Sezioni Operative dei Comandi del Piemonte:
ad esempio SO/AL 1 con
- ACT/OP - AL1
- AF/OP - AL1
- CA - AL1
- CA/COMBI - AL1
Analogamente si procede per le altre CC.MM.RR. nel limite indicato nella Tab. 5 per le Sezioni Operative future.
C) Sezioni Mezzi Speciali
Si procede in analogia alla Sezione Comando;
esempio:
Sezione Mezzi Speciali Piemonte è SMS/PIE, i cui mezzi si individuano come:
CA/FO - PIE
TC/FL4 - PIE ecc.
D) Sezioni Logistiche
Si procede in analogia alle sezioni Comando;
esempio:
Sezione Logistica Piemonte è SL/PIE, i cui mezzi si individuano come:
AF/RIS - PIE
AF/IDR - PIE ecc.
MOD. A/CM : Omissis
ALLARME ROSSO - I^ FASE - Sottofase a) Tab: 6D
130 Sezioni Operative (EMERGENZA Sisma)
| OP | /OP | COM | | |
| | OP | /OP | COM | | | | | OP | /OP | COM | | |
| | OP | /OP | COM | | |
Alessandria | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Gorizia | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Perugia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Bari | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 |
Aosta | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Pordenone | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Terni | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Brindisi | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
Asti | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Trieste | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | | | | | | | | | Foggia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Cuneo | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Udine | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Ancona | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 | | Lecce | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Novara | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 | | | | | | | | | Ascoli Piceno | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | | Matera | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Torino | 3 |
| 3 | 3 | 3 | | Genova | 4 | 3 | 4 | 4 | 4 | | Macerata | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Potenza | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 |
Vercelli | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Imperia | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Pesaro e Urbino | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Taranto | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
| | | | | | | La Spezia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | | | | | | | | | | | | | |
|
|
|
|
|
| | Savona | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Frosinone | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Catanzaro | 2 |
| 2 | 2 | 2 |
Bergamo | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | | | | | | | | Latina | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Cosenza | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Brescia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Bologna | 3 | 1 | 3 | 3 | 3 | | Rieti | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Reggio Calabria | 2 |
| 1 | 3 | 2 |
Como | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Ferrara | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Roma | 5 |
| 4 | 6 | 5 | | | | | | | |
Cremona | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Forlì | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Viterbo | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Agrigento | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
Mantova | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Modena | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | | | | | | | | Caltanissetta | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
Milano | 4 |
| 3 | 5 | 4 | | Parma | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Campobasso | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Catania | 3 |
| 3 | 3 | 3 |
Pavia | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Piacenza | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Chieti | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Enna | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
Sondrio | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Ravenna | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Isernia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Messina | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Varese | 2 |
| 1 | 3 | 2 | | Reggio Emilia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | L'Aquila | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Palermo | 3 | 1 | 3 | 3 | 3 |
| | | | | | | | | | | | | | Pescara | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Ragusa | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
|
|
|
|
|
| | Arezzo | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Teramo | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | Siracusa | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Belluno | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Firenze | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | | | | | | | | | Trapani | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Padova | 2 |
| 2 | 2 | 2 | | Grosseto | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Avellino | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | | | | | | |
Rovigo | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Livorno | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Benevento | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Cagliari | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 |
Treviso | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Lucca | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Caserta | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Nuoro | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
Venezia | 2 |
| 2 | 2 | 2 | | Massa Carrara | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Napoli | 3 | 1 | 3 | 3 | 3 | | Oristano | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Verona | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | | Pisa | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Salerno | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 | | Sassari | 2 | 1 | 2 | 2 | 2 |
Vicenza | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Pistoia | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | | | | | | | | | | | | | |
| | | | | | | Siena | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | |
|
|
|
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
| | | | | | | | | |
|
|
|
|
| | | | | | | |
ALLARME ROSSO - I^ FASE - Sottofase b) Tab. 6E
94 Sezioni Operative (EMERGENZA SISMA)
| OP | /OP | COM | | |
| | OP | /OP | COM | | | | | OP | /OP | COM | | |
| | OP | /OP | COM | | |
Alessandria | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Gorizia |
| 1 |
| 2 | 1 | | Perugia | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Bari | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 |
Aosta |
| 1 |
| 2 | 1 | | Pordenone |
| 1 |
| 2 | 1 | | Terni | 1 |
|
| 2 | 1 | | Brindisi |
| 1 |
| 2 | 1 |
Asti |
| 1 |
| 2 | 1 | | Trieste | 1 |
|
| 2 | 1 | | | | | | | | | Foggia |
|
|
|
|
|
Cuneo |
| 1 |
| 2 | 1 | | Udine | 1 |
|
| 2 | 1 | | Ancona |
|
|
|
|
| | Lecce |
|
|
|
|
|
Novara |
| 1 |
| 2 | 1 | | | | | | | | | Ascoli Piceno |
|
|
|
|
| | Matera |
|
|
|
|
|
Torino | 1 | 3 |
| 6 | 3 | | Genova | 1 | 1 |
| 2 | 1 | | Macerata |
|
|
|
|
| | Potenza |
| 1 |
| 2 | 1 |
Vercelli |
| 1 |
| 2 | 1 | | Imperia | 1 |
|
| 2 | 1 | | Pesaro e Urbino | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Taranto | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
| | | | | | | La Spezia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | | | | | | | | | | | | | | |
|
|
|
|
|
| | Savona |
| 1 | 1 | 1 | 1 | | Frosinone |
| 1 |
| 2 | 1 | | Catanzaro |
| 1 |
| 2 | 1 |
Bergamo | 1 | 1 |
| 2 | 1 | | | | | | | | | Latina | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Cosenza | 1 |
|
| 2 | 1 |
Brescia | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Bologna |
| 2 | 1 | 3 | 2 | | Rieti | 1 |
|
| 2 | 1 | | Reggio Calabria |
| 1 |
| 2 | 1 |
Como |
| 1 |
| 2 | 1 | | Ferrara |
| 1 |
| 2 | 1 | | Roma |
| 4 |
| 8 | 4 | | | | | | | |
Cremona |
| 1 |
| 2 | 1 | | Forlì | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | | Viterbo |
| 1 |
| 2 | 1 | | Agrigento |
| 1 |
| 2 | 1 |
Mantova |
| 1 |
| 2 | 1 | | Modena | 1 | 1 |
| 2 | 1 | | | | | | | | | Caltanissetta |
| 1 |
| 2 | 1 |
Milano |
| 3 |
| 6 | 3 | | Parma |
|
|
|
|
| | Campobasso |
|
|
|
|
| | Catania | 1 | 2 |
| 6 | 3 |
Pavia |
| 1 |
| 2 | 1 | | Piacenza |
|
|
|
|
| | Chieti |
| 1 |
| 2 | 1 | | Enna |
| 1 |
| 2 | 1 |
Sondrio |
| 1 |
| 2 | 1 | | Ravenna |
| 1 |
| 2 | 1 | | Isernia |
|
|
|
|
| | Messina | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
Varese |
|
|
|
|
| | Reggio Emilia |
|
|
|
|
| | L'Aquila | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | Palermo | 2 | 1 |
| 6 | 3 |
| | | | | | | | | | | | | | Pescara |
| 1 |
| 2 | 1 | | Ragusa |
| 1 |
| 2 | 1 |
|
|
|
|
|
| | Arezzo |
| 1 |
| 2 | 1 | | Teramo |
|
|
|
|
| | Siracusa | 1 |
| 1 | 1 | 1 |
Belluno | 1 | 1 |
| 2 | 1 | | Firenze | 1 |
|
| 2 | 1 | | | | | | | | | Trapani | 1 |
|
| 2 | 1 |
Padova | 1 | 2 |
| 4 | 2 | | Grosseto |
| 1 |
| 2 | 1 | | Avellino |
| 1 | 1 | 1 | 1 | | | | | | | |
Rovigo |
| 1 |
| 2 | 1 | | Livorno |
| 1 |
| 2 | 1 | | Benevento |
| 1 |
| 2 | 1 | | Cagliari |
| 1 |
| 2 | 1 |
Treviso |
| 1 | 1 | 1 | 1 | | Lucca |
| 1 |
| 2 | 1 | | Caserta |
| 1 |
| 2 | 1 | | Nuoro |
|
|
|
|
|
Venezia | 1 | 2 | 1 | 5 | 3 | | Massa Carrara |
| 1 |
| 2 | 1 | | Napoli | 1 | 2 |
| 6 | 3 | | Oristano |
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Verona | 1 | 2 | 1 | 5 | 3 | | Pisa |
| 1 |
| 2 | 1 | | Salerno | 1 | 1 |
| 4 | 2 | | Sassari |
| 1 |
| 2 | 1 |
Vicenza |
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| | Pistoia |
| 1 |
| 2 | 1 | | | | | | | | | | | | | | |
| | | | | | | Siena | 1 |
| 1 | 1 | 1 | | |
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ALLARME ROSSO - PROSPETTO PERSONALE Tab. 6F
II e III FASE
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Alessandria | 23 | 23 | | Gorizia | 14 | 14 | | Perugia | 20 | 20 | | Bari | 32 | 32 |
Aosta | 10 | 10 | | Pordenone | 15 | 15 | | Terni | 10 | 10 | | Brindisi | 25 | 25 |
Asti | 9 | 9 | | Trieste | 22 | 22 | | | | | | Foggia | 15 | 15 |
Cuneo | 15 | 15 | | Udine | 19 | 19 | | Ancona | 30 | 30 | | Lecce | 13 | 13 |
Novara | 18 | 18 | | | | | | Ascoli Piceno | 10 | 10 | | Matera | 9 | 9 |
Torino | 61 | 61 | | Genova | 49 | 49 | | Macerata | 10 | 10 | | Potenza | 18 | 18 |
Vercelli | 14 | 14 | | Imperia | 14 | 14 | | Pesaro e Urbino | 20 | 20 | | Taranto | 18 | 18 |
| | | | La Spezia | 9 | 9 | | | | | | | | |
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| | Savona | 18 | 18 | | Frosinone | 9 | 9 | | Catanzaro | 30 | 30 |
Bergamo | 15 | 15 | | | | | | Latina | 13 | 13 | | Cosenza | 10 | 10 |
Brescia | 15 | 15 | | Bologna | 40 | 40 | | Rieti | 9 | 9 | | Reggio Calabria | 20 | 20 |
Como | 15 | 15 | | Ferrara | 17 | 17 | | Roma | 140 | 140 | | | | |
Cremona | 10 | 10 | | Forlì | 30 | 30 | | Viterbo | 9 | 9 | | Agrigento | 24 | 24 |
Mantova | 10 | 10 | | Modena | 20 | 20 | | | | | | Caltanissetta | 14 | 14 |
Milano | 85 | 85 | | Parma | 10 | 10 | | Campobasso | 10 | 10 | | Catania | 40 | 40 |
Pavia | 14 | 14 | | Piacenza | 10 | 10 | | Chieti | 15 | 15 | | Enna | 10 | 10 |
Sondrio | 16 | 16 | | Ravenna | 13 | 13 | | Isernia | 9 | 9 | | Messina | 25 | 25 |
Varese | 30 | 30 | | Reggio Emilia | 10 | 10 | | L'Aquila | 15 | 15 | | Palermo | 48 | 48 |
| | | | | | | | Pescara | 11 | 11 | | Ragusa | 12 | 12 |
|
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| | Arezzo | 17 | 17 | | Teramo | 10 | 10 | | Siracusa | 25 | 25 |
Belluno | 20 | 20 | | Firenze | 40 | 40 | | | | | | Trapani | 32 | 32 |
Padova | 20 | 20 | | Grosseto | 16 | 16 | | Avellino | 20 | 20 | | | | |
Rovigo | 10 | 10 | | Livorno | 19 | 19 | | Benevento | 15 | 15 | | Cagliari | 30 | 30 |
Treviso | 24 | 24 | | Lucca | 15 | 15 | | Caserta | 10 | 10 | | Nuoro | 10 | 10 |
Venezia | 54 | 54 | | Massa Carrara | 12 | 12 | | Napoli | 70 | 70 | | Oristano | 9 | 9 |
Verona | 20 | 20 | | Pisa | 22 | 22 | | Salerno | 25 | 25 | | Sassari | 31 | 31 |
Vicenza | 22 | 22 | | Pistoia | 14 | 14 | | | | | | | | |
| | | | Siena | 15 | 15 | | | | | | | | |
| | | | | | | | | | | | | | |
Mod. B/CM: Omissis
MOD. C.O./1: Omissis
MOD. C.O./2: Omissis
DIAGRAMMA TIPO PER TERREMOTI (Fig. 5)
IST. NAZ. GEOFISICA |
| EVENTO CATASTROFICO |
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| COMANDO PROVINCIALE COINVOLTO DALL'EVENTO |
CENTRO OPERATIVO MINISTERO INTERNO |
| ISPETTORATO REGIONALE COINVOLTO DALL'EVENTO |
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Allertamento Ispettorati Regionali e Interregionali Corpo Nazionale VV.F. |
| Allertamento Comandi dipendenti e Colonne Mobili Regionali |
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| Determinazione settori operativi |
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Ordine di mobilitazione C.M. |
| Approntamento Servizi Logistici |
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Ispettorati Regionali e Interregionali Corpo Nazionale Vigili del Fuoco |
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| | Comandi Provinciali dipendenti. Mobilitazione C.M. |
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Comandi Provinciali dipendenti Mobilitazione C.M. | |
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| | SETTORI OPERATIVI |
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Mobilitazione N.E. | |
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8) Allarme al Centro Operativo della Direzione Generale della Protezione Civile e Servizi Antincendi.
A norma dell'art. 4 della legge 996/70 i dati inerenti al pericolo od al verificarsi di calamità naturali o catastrofi nonché agli accertamenti dell'entità dell'evento, sono immediatamente comunicati al Comando Provinciale interessato al Prefetto, all'Ispettore Regionale ed al Ministero dell'Interno, Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi, che ne dà urgente notizia ai dicasteri ed agli enti interessati.
L'invio delle segnalazioni sull'insorgere delle calamità naturali o catastrofi Ministero dell'Interno, D.G.P.C. e S.A., viene altresì specificata negli artt. 32, 33 e 34 del Regolamento del regolamento di esecuzione della predetta legge di cui al D.P.R 66 del 6.2.1981.
Come è noto, la struttura della Direzione Generale che è incaricata di svolgere i compiti di cui sopra e di coordinamento generale è rappresentata dal Centro Operativo, in servizio 24 ore su 24 e gestito dal personale appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il Centro Operativo del Ministero dell'Interno, ricevuta la notizia dell'evento catastrofico, attiva immediatamente le procedure di emergenza allo scopo di approfondire rapidamente i dati pervenuti e di individuare, in breve, la entità e la dimensione dell'evento, localizzando i centri abitati e l'area coinvolta.
Il Centro Operativo, pertanto, pone in atto le procedure per disporre le informazioni meccanizzate sul territorio, sulle popolazioni, sulla viabilità, sulle risorse, ecc. e attiva un rapido interscambio di notizie con tutte le possibili fonti di informazione ( Ispettorato Regionale e Interregionale VV.F., Comando Provinciale VV.F., Prefettura, Stazioni dei CC., Guardia di Finanza, Comandi di Pubblica Sicurezza, Comandi Vigili Urbani, ecc.).
Individuate le esigenze di soccorso per fronteggiare adeguatamente l'evento, il Centro Operativo, provvede, quindi, a disporre l'invio dei reparti necessari delle CC.MM. del Corpo Nazionale dei VV.F., tramite gli Organi Periferici o Centrali del Corpo stesso e secondo gli schemi della pianificazione interna ( Messaggi Mod. CO/1 e CO/2 ).
Provvede inoltre a sollecitare l'intervento delle altre componenti della Protezione Civile in relazione alla notizia dell'evento verificatosi.
I Comandi Provinciali, che hanno ricevuto l'ordine di invio dei reparti delle CC.MM., dovranno dare immediata comunicazione al Centro Operativo ed al proprio Ispettorato Regionale della partenza dei reparti stessi, utilizzando il modello B/CM allegato, mentre l'Ispettorato Regionale avrà cura di confermare al Centro Operativo l'avvenuta partenza dei reparti della CM dall'eventuale punto di concentramento.
Quanto sopra, allo scopo di mettere in condizione il Centro Operativo di seguire lo svolgimento delle operazioni e dare all'Ispettorato Regionale, sul cui territorio si è verificato la catastrofe, un quadro temporale dei soccorsi inviati ai fini della loro migliore e tempestiva distribuzione sul teatro operativo.
In figura 5 è riportato un esempio in schema a blocchi delle connessioni tra soggetti interni ed esterni al Corpo Nazionale in caso di terremo
9) Mobilitazione
La valutazione sulle necessità di intervento della Colonna Mobile Regionale spetta all'Ispettore Regionale e, in caso di suo impedimento, al Dirigente del Comando capoluogo di Regione che, di norma, lo sostituisce, il quale predispone i necessari provvedimenti con contestuale avviso alla Direzione Generale P.C. e S.A. .
Di ogni intervento della C.M. dovrà essere data immediata comunicazione al Centro Operativo della Direzione Generale P.C. e S.A.
Al verificarsi di eventi di eccezionale gravità, l'Ispettore Regionale, o chi ne fa le veci, provvederà ad allarmare via radio o via filo i Comandi dipendenti disponendo l'invio dei reparti della C.M., il prolungamento dei turni di servizio continuativi e, se del caso, il richiamo in servizio del personale libero. Ulteriori misure, quali la sospensione dei congedi, dei permessi e l'eventuale modifica dell'orario di lavoro in turni alternati di 24 ore dovranno essere autorizzati dalla Direzione Generale P.C. e S.A. .
Quest'ultima, ove occorra, disporrà l'invio sul luogo della calamità di mezzi e di contingenti di personale VV.F. di ruolo ed Ausiliario delle Scuole Centrali Antincendio e del Centro Studi ed Esperienze.
Inoltre l'ispettore Regionale:
- riceverà dalla Direzione Generale disposizioni in merito alla necessità di allertamento e concorso delle Colonne mobili provenienti da altre regioni;
- provvederà alla determinazione dei settori operativi e alla convocazione dei Comandanti Provinciali e dei funzionari tecnici, già preventivamente designati, che assumeranno i compiti di direzione ed organizzazione delle operazioni di intervento dei reparti di soccorso nei settori di rispettiva competenza;
- informerà contestualmente dell'adozione dei provvedimenti suddetti il Centro Operativo della Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendio del Ministero dell'Interno con il quale dovrà mantenere costantemente i contatti per il rapido interscambio di ogni utile notizia e per le determinazioni che si renderà necessario adottare anche per quanto concerne la tempestiva mobilitazione, attraverso il Centro Operativo stesso, del settore Capi di Protezione Civile.
Il Comando Provinciale, che ha inviato Sezioni della C.M. di soccorso:
1) confermerà via filo al C.O., l'ora delle effettiva partenza dei contingenti inviati; subito dopo, con fonogramma o telex o telefax, trasmetterà la specifica degli uomini e mezzi inviati dall'Ispettorato Regionale ed al Centro Operativo, come già detto al paragrafo 8), utilizzando il modello B/CM;
2) Avvertirà contemporaneamente il locale Comando di Polizia Stradale precisando la consistenza e l'itinerario dei mezzi di soccorso per l'assegnazione di una eventuale scorta e per assicurare il libero tragitto verso il luogo della calamità: la possibile assenza della scorta non dovrà comunque ritardare la partenza degli automezzi.
Per eventuali trasferimenti a mezzo ferrovia, il Comando Prov. della città nei cui scali ferroviari sarà disposta la formazione dei convogli, si atterra alle disposizioni delle FF.SS. in materia ed informerà la Polizia Ferroviaria anche per le eventuali comunicazioni di competenza agli uffici e Comandi superiori.
Ognuno degli automezzi e dei materiali imballati, inviati negli aeroporti per eventuali trasferimenti per mezzo di aerei militari, dovranno riportare sulla fiancata in maniera evidente il peso complessivo e la posizione baricentrica dello stesso rispetto agli appoggi di base.
9.1)
La mobilitazione dei contingenti di ciascun Comando è articolata in 3 fasi successive che si avviano in sequenza e si evolvono fino alla loro completezza organizzativa ed operativa al verificarsi delle emergenze più gravi.
La mobilitazione infatti deve essere graduata in relazione alla entità dimensioni dell'evento verificatosi e quindi:
a) può essere limitata nel tempo e nel numero delle fasi;
b) può avviare ognuna delle 3 fasi con contingenti ridotti, rispetto al massimo previsto di uomini e mezzi ritenuti sufficienti a fronteggiare il tipo di entità della emergenza insorta.
In particolare, in relazione alle diverse situazioni di allarme le fasi della mobilitazione si articolano come di seguito, significando che ogni allarme potrebbe essere proceduto da una fase di allertamento
a) ALLARME BIANCO ( Allarme Provinciale )
invio immediato della Sezione Comando e di tutte le sezioni operative del Comando Provinciale interessato direttamente dal sinistro;
: invio delle Sezioni Operative e, se necessario, delle Sezioni Mezzi Speciali di altro/i Comando Provinciale della Regione;
: invio di tutte le sezioni Operative della Colonna Mobile Regionale e, se necessario, di tutte le altre Sezioni (Concorso massimo pari al 20% dell'organico totale regionale)
b) ALLARME GIALLO (Allarme Regionale)
: invio immediato della Sezione Comando e delle Sezioni Operative della Regione interessata direttamente dal sinistro.
: invio delle Sezioni Operative e, se necessario, delle Sezioni Mezzi Speciali di altra/e Regione appartenente allo stesso Dipartimento della Regione interessata direttamente dal sinistro;
: invio di tutte le Sezioni Operative delle Regioni del Dipartimento e, se necessario, di tutte le altre Sezioni (Concorso massimo pari al 20% dell'organico totale del Dipartimento).
c) ALLARME ARANCIONE (Allarme Dipartimentale - più Regioni)
: invio immediato della Sezione Comando e delle Sezioni Operative delle CC.MM. delle Regioni di un Dipartimento interessato dal sinistro;
: invio delle Sezioni del Dipartimento stesso e di quelle di altro/i Dipartimento al completo;
: invio di tutte le CC.MM.RR. (Concorso massimo pari al 2% dell'organico totale). A questa fase può seguire la II e III Fase di Allarme Rosso.
d) ALLARME ROSSO (Allarme Nazionale)
Ordine di partenza da parte della Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi di 4300 unità circa pari al 20% dell'organico del C.N.VV.F. da distribuirsi in 14 campi base con i relativi mezzi.
La Fase si articola in:
Sottofase A) in cui nel tempo massimo di 30' dall'allarme vengono inviate Sezioni Operative ed altre Sezioni con 1200 unità circa di personale.
Sottofase B) in cui entro le 12 dall'allarme e non oltre l'avvenuto cambio di turno vangono inviati ulteriori mezzi delle CC.MM. con 1000 unità circa di personale.
Sottofase C) in cui vengono completate sul luogo del disastro tutte le CC.MM.RR. in uomini e mezzi fino al raggiungimento dell'organico totale di 4300 unità circa pari al 20% della forza globale del C.N.VV.F..
invio n. 2000 unità circa di personale con i relativi mezzi.
invio n. 2000 unità circa di personale con i relativi mezzi.
Per questa fase occorrerà predisporre nuove attrezzature logistiche.
A titolo di semplice esemplificazione, ATTUALMENTE, con Allarme Rosso. Nel caso di emergenza per sisma , la I Fase si può articolare nello sviluppo automatico delle seguenti sottofasi (in caso di alluvione, oltre ai natanti potranno da subito essere inviati gli anfibi delle Sezioni Mezzi Speciali, evidentemente, in sostituzione, ad esempio della campagnola o dell'AF/COMBI):
Sottofase A) IMMEDIATO INVIO di
-n°14 Sezioni Comando composte ognuna da:
-n°1 AV con n°1 Dirig. + n°1 Vigile
-n°1 AV con n°1 Funz. + n°1 Vigile
per complessivi n°28 AV - n°28 Dirig. e Funz. n°28 Vigili
- n°12 Ponti Radio Mobili di cui n°4 dotati di apparato satellitare (Centro Radio, Bari, Palermo, Bologna) con n°24 Vigili
- n°130 Sezioni Operative di cui, secondo la tabella 6D, n°48 complete (n°4 mezzi ognuna) e n°82 composte ognuna da:
(tipo 1°)
-n°1 AF/OP attrezzato con n° 3 Vigili
n°1 AF/COMBJ ovvero CA con n° 4 Vigili
n°1 CA con n° 2 Vigili
per complessivi totali delle 130 Sezioni Operative stesse:
n. 438 mezzi con n. 1170 Vigili
- n. 11 Sezioni Mezzi Speciali costituite da:
n. 11 elicotteri con n. 33 Vigili
per complessivi totali della Sottofase A)
n. 489 mezzi con n. 1283 unità
Sottofase B) Invio, appena possibile e comunque non oltre l'avvenuto cambio di turno, di:
- n. 98 Sezioni Operative di cui, come da tabella 6E,
n. 8 complete ( n. 4 mezzi ognuna)
n. 25 del tipo 1° come sopra specificato
e n. 65 composte ognuna da:
(tipo 2°)
n. 1 ACT/OP con n. 2 Vigili
n. 2 CA o AF/COMBJ con n. 7 Vigili
per complessivi totali delle 98 Sezioni Operative stesse: n. 302 mezzi conn. 882 vigili cui si aggiungono ulteriori mezzi di altre sezioni della Colonna Mobile Regionale secondo le pianificazioni stabilite in sede regionale, fino al raggiungimento del numero di 1000 Vigili circa per questa Sottofase.
Sottofase C) invio, non appena possibile, di ulteriori unità e mezzi delle Sezioni Mezzi Speciali e Sezioni Logistiche fino al completamento del 20% della forza costituente l'organico totale pari al n. 4300 Vgili circa e cioè invio di n. 2017 Vigili con
n. 561 mezzi delle Sezioni Mezzi Speciali e
n. 228 mezzi delle Sezioni Logistiche.
invio di:
- n. 93 Sezioni Operative composte ognuna da:
(Tipo 3°)
n. 1 AF/POL attrezzato con n. 2 Vigili
n. 2 AF con n. 4 Vigili
n. 1 CA con n. 3 Vigili
per complessivi n. 372 mezzi e n. 100 bus per trasporto 1200 vigili circa, come da tabella 6F, per complessivi totali per questa fase di
n. 472 automezzi con n. 2000 Vigili circa
NOTA) Gli AF/POL con il relativo personale proverranno dai Comandi Provinciali nella misura di uno a Comando.
I 1200 Vigili da trasportare sui luoghi della catastrofe più gli 830 delle Sezioni Operative (tipo 3°) saranno prelevati dal Comandi secondo l'indicazione della tabella 6F.
I 100 Bus impiegati saranno quelli in dotazione ai Comandi ed alle Scuole Centrali Antincendi, già in parte utilizzati per il trasporto del personale nelle sottofasi B)C) della I fase della mobilitazione.
Gli Ispettori Regionali pianificheranno il trasporto di personale con i predetti bus secondo il criterio della massima efficienza e razionalità.
Gli AF trasporteranno, tra l'altro, le tende e gli effetti letterecci necessari al personale della Sezione Operativa.
: invio di
-n° 100 Bus per trasporto di n° 1600 Vigili circa
-n° 200 AF o equivalenti con n° 400 Vigili
per complessivi n° 2000 Vigili circa
NOTA) Il personale sarà equipaggiato con attrezzatura leggera da intervento caricata sugli AF unitamente alle tende ed agli effetti letterecci necessari.
La tabella 6F indica le unità prelevabili da ogni Comando Provinciale.
Per questa III fase occorrerà predisporre nuove attrezzature Logistiche.
Per fronteggiare i necessari avvicendamenti del personale, che di norma avverranno mediante ogni 12 giorni, e potenziare le sedi di servizio, si potrà ricorrere al richiamo del personale volontario secondo le consuete procedure.
Nelle zone operative, in dipendenza delle esigenze, dovranno essere previsti turni di lavoro che consentano, da un lato il massimo apporto possibile da parte dei soccorritori e dall'altro, la continuità dell'intervento anche nelle ore notturne.
10) Impiego
La direzione delle operazioni compete all'Ispettore Regionale della zona in cui ha luogo l'intervento.
I Comandanti Provinciali costituiscono lo staff dell'Ispettore Generale il quale viene coadiuvato, nell'espletamento delle operazioni di intervento, oltre che dai predetti, dai Funzionari addetti alla Colonna Mobile e dagli altri Funzionari che, a seconda delle esigenze, sono forniti dai Comandi Provinciali del proprio Ispettorato.
Nel corso dell'intervento i Funzionari addetti in via permanente alla "Colonna Mobile" svolgono le funzioni rispettivamente di:
- Addetto alla Sezione Organizzazione
- Addetto alla Sezione Mezzi Speciali
- Addetto alla Sezione Logistica.
L'ispettore Regionale designa un suo Vice, Responsabile dei Reparti Operanti, scelto tra i Dirigenti della Regione e cura, oltre alla direzione delle operazioni di soccorso tramite il Coordinatore Operativo e quella del Campo Base tramite il Coordinatore del Campo Base:
1) i rapporti con la Direzione Generale, cui comunica tempestivamente i dati sui Centri Operativi e campi base VF costituiti;
2) i rapporti con le Prefetture, ai fini del coordinamento con altre organizzazioni di assistenza eventualmente mobilitate e con gli Organi di Polizia;
3) i rapporti con le autorità locali e con quelle civili o militari.
Viene coadiuvato dal Coordinatore Operativo per:
a) la raccolta delle notizie di intervento nonché il coordinamento delle informazioni al fine di predisporre e pianificare l'opera di soccorso;
b) la raccolta dei rapporti di soccorso e dei dati tecnici relativi ai servizi di statistica, di stampa e propaganda, dei servizi fotocinematografici e postali;
Viene coadiuvato dal Coordinatore del Campo Base per:
c) la predisposizione degli ordini di servizio per coordinare l'attività generale del complesso ai fini disciplinari, sanitari ed assistenziali;
d) il funzionamento dell'ufficio matricola per il rilevamento della forza operante e della sua dislocazione ai fini logistici.
Dal predetto Coordinatore dipende il Centralino radio-telefonico e le telecomunicazioni generali.
All'atto della mobilitazione della Colonna Mobile, sulla base delle esigenze che dovranno opportunamente valutarsi, saranno aggregati ai Reparti Operanti almeno un medico del Servizio Sanitario del C.N.VV.F. e delle unità del supporto tecnico ed amministrativo-contabile.
Il Funzionario addetto alla "Sezione Mezzi Speciali" è direttamente responsabile in particolar modo della scelta del sito per l'organizzazione del campo base, della sua manutenzione e del buon impiego dei mezzi.
Dispone altresì per le riparazioni e per la eventuale sostituzione dei mezzi andati fuori servizio, sorveglia le operazioni di impiego dei mezzi speciali, appoggiandosi per le immediate riparazioni, se e per quanto possibile, alla organizzazione tecnica e di officina dal Comando Provinciale più vicino ovvero di quella maggiormente attrezzata. Per i casi di maggio importanza si avvale di officine ed organizzazioni specifiche private.
Il Funzionario addetto alla Sezione Logistica cura l'alloggiamento del personale, il ricovero dei mezzi, il vettovagliamento e tutti gli altri problemi connessi.
Il Funzionario addetto alla Sezione Organizzazione cura le problematiche del personale, la sua organizzazione, il magazzino, il centralino, la fureria ,ecc…
Nel corso dell'intervento il Responsabile di ciascuno dei Settori Operativi trascrive giornalmente le eventuali variazioni della forza e compila le schede di intervento.
Dette schede sono trasmesse giornalmente alla "Sezione Comando" della Colonna Mobile con la quale tutti i reparti operanti devono mantenere frequenti collegamenti fino al momento del rientro definitivo dei mezzi.
RESPONSABILE REPARTI OPERANTI
ISPETTORE REGIONALE | |||||
| |||||
| |||||
Coordinatore Campo Base | Coordinatore Operativo | ||||
|
| ||||
Addetto Sez.Log. (Viveri Allogg.) | Addetto Sez.Org. (Personale Magazz.) | Addetto Sez.M.Speciali (Rifornimenti Officina) | Funz. R.T.A.Sett. Operativo | Funz. R.T.A. Sett. Operativo | Funz. R.T.A.Sett. Operativo |
11) Piani provinciali e regionali e di dipartimento VV.F. per grandi calamità
Gli Ispettori Regionali dovranno redigere un piano di soccorso per l'intervento della C.M. nell'ambito della Regione di propria competenza.
Inoltre tutti gli Ispettori appartenenti al medesimo Dipartimento dovranno curare la stesura di una pianificazione di intervento nell'ambito dello stesso affrontando i problemi di interfaccia da un punto di vista più ampio e immaginando che, in prima istanza, l'intervento gravi tutto sul Dipartimento colpito dalla calamità (analogamente per le regioni Sicilia e Sardegna).
Sarà altresì cura degli Ispettori Regionali predisporre un piano di soccorso per l'invio delle CC.MM. anche in altre Regioni: in esso dovranno, tra l'altro, essere individuate le modalità e i luoghi di concentramento delle Colonne. La partenza dei contingenti dai luoghi di concentramento dovrà sempre essere comunicata, come già detto, al Centro Operativo della Direzione Generale P.C. e S.A. con messaggio di cui al Modello B/CM.
Copia dei piani in questione dovrà essere trasmessa al Servizio Tecnico Centrale entro il 30 aprile 1992.
Ad ogni buon fine, potrà essere richiesto da ogni Ispettore il prospetto dei dati in possesso del Centro Operativo relativo ai centri abitati, alla popolazione, al territorio, ed altre notizie ritenute utili.
Di particolare importanza sono le indagini da svolgersi sul territorio per individuare idonee aree ove poter ubicare i campi base e gli eliporti dove poter concentrare gli elicotteri VF: per la individuazione delle zone potrà ritornare utile la consultazione delle carte clinometriche ENEL delle Regioni italiane, a suo tempo fornite agli Ispettorati Regionali dal Servizio Tecnico Generale - Ispettorato Emergenza.
I piani in questione, se necessario, dovranno essere aggiornati annualmente. I piani stessi e gli aggiornamenti dovranno essere inviati al Servizio Tecnico Centrale - Ispettorato Emergenza.
I piani di emergenza devono in particolare, tra l'altro, specificare e trattare gli argomenti di seguito riportati:
- Lineamenti generali
- Fasi della mobilitazione
- Quantificazione del materiale necessario per il supporto logistico integrativo e sua dislogazione nel territorio
- Disposizioni relative alle fasi della manutenzione
- Disposizioni particolari per i Comandanti Provinciali
- Disposizioni particolari per i Responsabili dei Settori Operativi
- Compiti del Funzionario addetto all'impianto ed al funzionamento dei campi base
- Pianificazione dello schema nelle ipotesi di grande calamità interessanti sia le Province dipendenti, sia le altre Regioni
- Allegati: Tabella dei Funzionari responsabili della Colonna Mobile (All. 1)
Tabella della composizione della C.M. con uomini e mezzi di ciascun Comando dipendente (All. 2 e 3)
Tabella relativa ai contingenti operativi della prima fase di mobilitazione
Tabella relativa ai contingenti operativi della Seconda fase di mobilitazione.
Tabella relativa ai contingenti operativi della Terza fase di mobilitazione Tabella dei tempi di concentramento (All. 4)
- Messaggi tipo per allertamento Comandi (All. 5)
- Messaggi tipo per mobilitazione (All. 6)
- Messaggi tipo relativi ai settori operativi, alla designazione dei loro relativi Comandanti e del Funzionario addetto ai servizi logistici (All. 7)
- Grafico dei collegamenti radio
- Grafico degli itinerari principali
- Tabelle tempi di percorrenza a varie velocità (All. 8)
- Carta topografica aggiornata della Regione con l'ubicazione dei campi base e delle aree di atterraggio elicotteri corredate da schede informative
- Schede informative per ogni possibile area da adibire a campo base (All. 9)
- Tabelle e mappe dei Comuni delle Province con informazioni utili sulle popolazioni, alberghi, scuole, ospedali, impianti industriali a rischio, centrali nucleari, ecc.
- Notizie utili sui Porti e sugli Aeroporti
- Elenco delle Ditte di Autotrasporti privati e di linee di concessione con relativi recapiti
- Scheda per verifiche di stabilità (all. 10)
- Fogli di viaggio (All. 11)
- Modulistica per la gestione del campo base (All. 12)
12) Procedure amministrativo-contabili durante l'emergenza per grande calamità
a) In merito al trattamento di missione, trattandosi di situazioni operative , sarà applicato il disposto dell'art. 34 della legge 521/1988.
b) Per quanto riguarda il lavoro straordinario, considerato che le prestazioni straordinarie sono autorizzate o con Ordinanza del Ministro per la protezione Civile o con Decreto Ministeriale a seconda dalla gravità dello evento, IL Servizio Tecnico Centrale stabilità, all'occorrenza l'orario di lavoro del personale impegnato, in relazione alle esigenze connesse sia alle operazioni di primo soccorso sia a quelle successive.
c) per quanto riguarda il vitto per il personale delle CC.MM.,potrà essere stipulata una convenzione con una ditta , operante su scala regionale, e disposta ad assicurare in ogni momento la fornitura dei generi alimentari necessari sin dai primi giorni dell'evento calamitoso.
L'onere pro-capite dovrà essere contenuto nei limiti fissati al punto n) della circolare n. 4 del 14 marzo 1989 (prot. n. 4151/29508) e sue successive modificazioni.
L'indagine di mercato per la scelta della Ditta viene demandata agli Ispettori Regionali VV.F. che dovranno evidenziare comunque, che nessun impegno deriva per l'Amministrazione se non al verificarsi dell'evento dannoso.
d) Per l'acquisto di carburante, al fine di una migliore organizzazione tutte le fatture relative al rifornimento di qualsiasi mezzo VV.F. impegnato nell'evento dovranno essere intestate al Comando della Provincia interessata alla emergenza.
13) Intervento di personale e mezzi del C.N.VV.F. al di fuori del territorio nazionale-Sezione Operativa Intervento Internazionale
Secondo accordi internazionali il Corpo Nazionale, su indicazioni del Ministero degli Esteri e del Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile, può intervenire anche per grandi calamità verificatesi al di fuori dei territorio nazionale.
In questi casi il trasporto di uomini e mezzi verso le località di intervento molto lontane avviene, normalmente tramite aerei modello C-130 dell'Aeronautica Militare della 45 Aereobrigata di Pisa.
Generalmente secondo gli indirizzi dati dal Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile, al primo allarme viene fatto pervenire sul luogo del disastro con due aerei, un "Gruppo di Valutazione", comprendente esperti delle varie Amministrazioni e del C.N.VV.F. con automezzi VF e della Croce Rossa Italiana, secondo lo schema di cui alla tabella n°7 nella versione più completa.
In tempi immediatamente successivi da parte del C.N.VV.F. secondo le indicazioni fornite dal predetto " Gruppo di Valutazione ", vengono inviati, ciascuno con un aereo, uno o più gruppi operativi di soccorso comprendenti uomini e mezzi, secondo uno schema modulare di cui alla tabella n°8 (Sezione Operativa Intervento Internazionale ).
Al fine di fronteggiare con ogni tempestività eventuali richieste di intervento internazionali, ogni Ispettorato Regionale dovrà studiare come predisporre al meglio la costituzione preventiva della S.O.I.I. dandone comunicazione a questo Ministero.
In analogia a quanto previsto per le emergenze nazionali, la rotazione del Personale avverrà ogni 12 giorni mediamente.
Ad ogni buon fine, si ricorda che:
a) il materiale indicato negli schemi, di cui alle tabelle 7 e 8, deve essere scelto tra quello in dotazione ai Comandi Provinciali interessati;
b) il responsabile delle operazioni del personale del C.N.VV.F. anche il territorio estero è sempre il Funzionario di qualifica più elevata ;
c) il Comando Provinciale potrà prendere nota del personale in possesso di passaporto valido;
d) eventuali vaccinazioni obbligatorie saranno preventivamente comunicate tramite il Centro Operativo della D.G.P.C. e S.A.
e) gli automezzi ed i materiali imballati da caricare sull'aereo militare dovranno essere predisposti come indicato all'ultimo comma del paragrafo 9
Si prega dare un cenno di assicurazione.
PEL MINISTRO (PASTORELLI)
3 CA + 2 AF 22 PERSONE
TUTTI I MEZZI ALIMENTATI A GASOLIO
Tab. 8
1 CA + RIMORCHIO + 1 AF 8 PERSONE
TUTTI I MEZZI ALIMENTATI A GASOLIO
N.B. 1) Bombole di aria e ossigeno scariche, serbatoii automezzi semipieni
2) il gruppo operativo può essere composto anche da:
1 AF DAILY
1 AF COMBI 40.10
1 CA con paraurti anteriore smontato (CA passo corto)
MODULO TIPO TRASPORTATO VIA MARE
n. 2 Sezioni Operative Complete composte da |
n. 2 AF/OP Autofurgoni Operativi n. 2 ACT90 Autocarri n.2 AF/Combi Autofurgoni n. 2 CA Campagnole n. 16 Vigili del Fuoco |
n. 1 Carro Cucina | con n. 2 Vigili del Fuoco |
n. 1 AF | con n. 2 Vigili del Fuoco |
n. 1 ACT | con n. 2 Vigili del Fuoco |
n. 1 APS | con n. 2 Vigili del Fuoco |
Totale n. 24 Vigili del Fuoco
n. 12 Mezzi
Materiale integrativo:
n. 1 Compressore aria
n. 2 Tende con 16 letti completi
n. 2 Smerigliatrici
n. 2 Esplosimetri
n. 2 Kit fialette rivelatrici sostanze chimiche e aggressivi
n. 2 Catene di misura in aria
n. 30 Dosimetri
Strumentazione intervento nucleare
n. 2 Pirometri
n. 3 Geofoni
n. 24 Maschere con filtri
n. 24 Autoprotettori
n. 24 Tute per aggressivi chimici e biologici
ATTREZZATURE INTEGRATIVE
N. 16 Tute per aggressivi chimici e biologici
n. 16 Maschere per filtri
n. 16 Autoprotettori
Strumentazione intervento nucleare
n. 16 Dosimetri
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