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PUBBLICO IMPIEGO Lombardia Sanità Pubblica

Dirigente aggredisce una lavoratrice. USB: Rimozione immediata!

Milano,

Ennesimo episodio di arrogante violenza all’interno di un luogo di lavoro e anche stavolta a farne le spese è una donna, una lavoratrice. In questo caso il dirigente che si è reso responsabile dell’aggressione è una donna ma questo non cambia molto la sostanza dei fatti che raccontano sempre la stessa storia: l’arroganza del potere

L’episodio è successo all’Istituto “Piero Redaelli” di Milano, sede dell’ASP Golgi Redaelli:

“Abbiamo appena ricevuto la notizia direttamente dalla collega aggredita e siamo rimasti sconvolti, anche perché l’aggressione è arrivata da parte della Dirigente appena nominata a capo della Direzione del Personale. Un comportamento inaccettabile che, al di là delle caratteristiche personali della dirigente in questione, denota comunque un atteggiamento sempre più diffuso all’interno dei posti di lavoro dove spesso i dirigenti – in questo clima generale di aggressione ai diritti dei lavoratori – si sentono “legittimati” a ricorrere ad atteggiamenti arroganti ed aggressivi” a parlare è Pietro Cusimano, dirigente USB e dipendente dell’azienda, che continua “una situazione che nel Pubblico Impiego acquista un significato particolare dettato dalle campagne di aggressione contro i “fannulloni” che tutti i governi degli ultimi vent’anni hanno scatenato contro i dipendenti pubblici”

L’aggressione – tra l’altro – è avvenuta nel giorno in cui l’Unione Sindacale di Base ha iniziato una fortissima protesta nei confronti dell’azienda che ha fatto saltare un incontro nel corso del quale erano all’ordine del giorno questioni importantissime quali tantissimi ammanchi in busta paga, dovuti ad un arbitrario calcolo dell’orario di lavoro; uno stravolgimento dell’uso delle ferie per i turnisti, gli stipendi bloccati da otto anni e soprattutto la mancanza di assunzioni. “Continuiamo a ripetere che ormai siamo più vecchi degli anziani che curiamo. La nostra età media è di 53 anni e l’azienda non si preoccupa di fare un piano di assunzioni che garantisca il necessario ricambio. Per tutti questi motivi abbiamo indetto lo Stato di Agitazione, motivo per cui alle 17.30 di oggi siamo stati convocati in prefettura e quindi dalle ore 10.00 abbiamo tenuto un’assemblea nell’atrio dell’Istituto dove è avvenuta l’aggressione (Via B. D’Alviano 78). Durante l’assemblea, il cui ordine del giorno è stato necessariamente rivisto dopo questa orribile aggressione, è stata richiesta la rimozione immediata della Dirigente in questione” conclude Cusimano.