Lavoratori,
è veramente strano assistere a scene tipo quelle a cui ci obbliga il dirigente di Brindisi. Forse sono il frutto di una inadeguatezza a dover sostenere il fardello della dirigenza. Non troviamo altro modo per poter giustificare un comportamento del genere.
Ma andiamo ai fatti. Più volte Brindisi è stato scenario di scontri fra questa organizzazione e la dirigenza locale. Scontri abbastanza duri su temi di gestione della macchina pubblica che hanno visto i vigili del fuoco al centro di una vera bufera. La Norman Atlantic, ricorderete la catastrofica gestione, e l'invio delle cartelle esattoriali ai lavoratori della provincia, con il tentato uso di riscossione coatta attraverso la tesoria provinciale. Sono la punta di un iceberg che descrive il clima che regna a Brindisi.
Ed adesso ci ritroviamo alle solite. Il dirigente locale ha deciso di pubblicare, mediante uso stampa, i dati dello sciopero unitario di pochi giorni fa. Fin qui sembrerebbe “quasi” tutto normale... invece i commenti sono volti a lasciar credere il fallimento della protesta e l'esaltazione della sua integrità di manager pubblico.
Allora, tanto per chiarezza, vorremmo ricordare all'amministrazione che uno sciopero oltre che uno strumento di rivendicazione importante non viene utilizzato dalle organizzazioni sindacali al fine di personalizzare lo scontro ma è il segnale di un sintomo di malessere che lede all'ambiente di lavoro.
Allo sciopero si legano rivendicazioni politico/sindacali... non scaramucce da cortile!!! il sindacato è del resto l'istituzione seria per eccellenza. Quindi come organizzazione sindacale vorremmo far riflettere sia l'amministrazione sia i lavoratori sul nuovo clima di disagio che si è venuto a creare a Brindisi. Forse non sarebbe male, in questo caso, usare un metodo della in uso nella vecchia Roma. PROMUOVI E SPOSTA. Del resto al dipartimento non manchiamo di stanze vuote, visto che adesso molto si trasferirà a capannelle, con un bel “timbrone” a fare pratica innocua di come si fanno certi comunicati stampa.
USB da anni è in contrasto con questa dirigenza periferica. Ora possiamo solo essere contenti di vedere anche “alcune” OO.SS. al nostro fianco.