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Emiliaromagna Sommozzatori

DOCUMENTO TECNICO NUCLEI NSSA EMILIA ROMAGNA

Bologna,

 

Al Ministro dell'Interno

Prefetto Luciana LAMORGESE

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Capo Dipartimento

Prefetto Salvatore Mario MULAS

Tramite:

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Roberta LULLI

 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario

ing. Fabio DATTILO

                              

Alla Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo

[Ufficio per il contrasto al rischio acquatico e per specialità nautiche e dei sommozzatori]

ing. Guido PARISI

 

Al Direttore Regionale della Emilia Romagna

Ing. Michele DE VINCENTIS

 

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

 

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto e considerato che la Regione Emilia Romagna, in continua espansione turistico commerciale, sotto l’aspetto del soccorso tecnico acquatico e subacqueo, non può assolutamente essere sottovalutata, meritando una particolare attenzione da parte di codesta Amministrazione. Analizzando possibili scenari d’intervento in Emilia Romagna, scomponendo il “rischio di eventuali incidenti” valutandone le caratteristiche  di assetto idrogeologico; considerando il trasporto marittimo e aereo sia turistico che commerciale; inoltre portando l’attenzione sull’attività per cui i Sommozzatori dei Vigili del Fuoco sono sempre più spesso coinvolti, cioè la subacquea. USB ritiene di trovare fondamento nel potenziamento del soccorso tecnico urgente da parte dei NSSA di Bologna e Ravenna presso il reparto volo di Bologna, come previsto nella sperimentazione proposta dalla Direzione Centrale per L’Emergenza e il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo per il periodo estivo di quest’anno.

USB ritiene  che il sistema di soccorso polivalente, fondato sulla sinergia del Nucleo Sommozzatori di Bologna ha consentito finora un sistema complesso di sinergie con il Nucleo sommozzatori di Ravenna, che avanzando faticosamente ha sempre cercato di sopperire ad un dispositivo del soccorso insufficiente per una regione importante come l’Emilia Romagna.

Attualmente il NSSA di Bologna è composto da 22 Sommozzatori, più una Guida (EX Sommozzatore), suddivisi in 4 turni; il NSSA di Ravenna è composto da 10 Sommozzatori, più una Guida (EX Sommozzatore), in servizio nei turni diurni A e B (esclusa la domenica). Chiaramente a Bologna, tra riposo compensativo e ferie, il personale Sommozzatore è costretto ai minimi operativi e solo la presenza del NSSA di Ravenna, che sopperisce alle assenze, può garantire un soccorso tecnico efficace e in sicurezza per tutti gli operatori. inoltre con tale tipo di assetto dei Nuclei Sommozzatori in Emilia Romagna, si innescano altre problematiche che incidono sulla operatività, i mantenimenti, le abilitazioni notturne,gli straordinari, qualità lavorativa, ecc..

USB evidenzia l’importanza dei Nuclei Sommozzatori di Bologna e Ravenna e l’enorme impegno professionale e di responsabilità che hanno questi Vigili del Fuoco data l’elevata professionalità nel soccorso acquatico. Considerando anche di fondamentale importanza la copertura del servizio al reparto volo di Bologna da parte dei Sommozzatori, è pertanto necessario potenziare questo dispositivo mettendo in atto fin da subito delle scelte importanti, volte a garantire una copertura h24 del servizio dei sommozzatori nella regione Emilia Romagna.     

COPERTURA  SOMMOZZATORI EMILIA ROMAGNA

NSSA

TURNO

TURNO

TURNO

TURNO

Bologna

A

(7 Sommozzatori +

1 Guida Smzt)

B

(7 Sommozzatori)

C

(8 Sommozzatori)

 

Ravenna

 

 

 

D

(10 Sommozzatori +

1 Guida Smzt)

 

Con la possibilità di avere almeno 7 Sommozzatori per Turno (come USB ha evidenziato in tabella e come precisato nella circolare 8 EM/2015 riguardo alla composizione dei Nuclei Sommozzatori) si avrebbe la copertura del servizio al reparto volo di 2 Sommozzatori in servizio (oppure 1 in straordinario e 1 in servizio come previsto dalla nota dell’Emergenza) ed escludendo il personale in recupero compensativo e ferie, si riuscirebbe a mantenere sempre l’operatività massima come da Manuale Operativo Sommozzatori. Inoltre ponendo l’obiettivo di proseguire il servizio al reparto volo anche dopo la sperimentazione, la Direzione Regionale Emilia Romagna, con il personale Sommozzatore in servizio, avrebbe l’opportunità di proporsi come PRIMA REGIONE a garantire un soccorso tecnico avanzato e specializzato, riuscendo allo stesso tempo a bilanciare il soccorso e gli addestramenti obbligatori dei Sommozzatori.

Per quanto sopra esposto, ci rendiamo disponibili a collaborare in un tavolo tecnico per trattare soluzioni a beneficio del soccorso tecnico urgente e della volontà dei lavoratori.

 

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF