La manovra Monti non è una semplice manovra finanziaria per recuperare risorse, è l’assemblaggio di una serie di misure strutturali coordinate in maniera da iniziare la ridefinizione del sistema sociale del paese. Non è un caso che è il primo di altri almeno due decreti preannunciati che opereranno sul mercato del lavoro, sulla pubblica amministrazione, sull’assistenza sociale. Non è semplicemente fare cassa, per questo bastano le una tantum, ma è lo spostamento definitivo di quote consistenti di ricchezza sociale dai lavoratori, uomini e donne di questo paese, pensionati, giovani, verso le imprese e il sistema bancario. Tutto ciò avviene ridefinendo il patto alla base del sistema sociale che ne esce definitivamente ridefinito in funzione della libertà di impresa, dei marcati finanziari, dello scontro interimperialista tra i blocchi mondiali. La brutalità con cui si sono cancellati diritti individuali e sociali è rivelatrice di autoritarismo crescente e insofferenza verso le istituzioni democratiche e le relazioni politiche alla base del sistema sociale stesso.
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alla FSM