Sono stati firmati ieri gli accordi di ripartizione del “comma 165” fra dirigenti e livellati, sia per l’area dogane che per l’area monopoli. In entrambi i casi le somme stanziate si sono ridotte di circa il 15%.
L’accordo per le dogane ricalca quello dell’anno precedente, con un 8.5% per i dirigenti, che consideriamo eccessivo rispetto al rapporto dotazione organica/numero dirigenti.
Mentre l’accordo dei monopoli, che l’anno scorso firmammo proprio perchè prevedeva una percentuale di ripartizione (circa 3.5%) equa rispetto al numero dei dirigenti in servizio, viene aumentata, seppur di poco, sia in termini assoluti che percentuali con il consenso di tutte le altre sigle sindacali.
Un aumento che ha del clamoroso, non per l’impatto che avrà sui Fondi, che come vedremo potrebbe anche essere nullo, ma per il suo significato politico.
Si è detto che potrebbe non avere un impatto reale sui Fondi per tutto il tecnicismo dei tetti che abbiamo già avuto modo di spiegare l’anno scorso e che dal 2011 prevede due limiti: che il Fondo non possa superare l'ammontare del 2010 e che venga ridotto in maniera proporzionale alla diminuzione dei dipendenti in servizio.
Il risultato è stato che già nel 2012 dei 25 milioni stanziati per le Dogane dal decreto sul "comma 165" ne sono stati inseriti nel Fondo solo 11 e, poichè nel 2013 il trend delle assunzioni non è cambiato, è prevedibile che per quest’anno ci saranno tagli ancora più sostanziosi, se le regole e il modo di applicarle rimarranno le stesse.
USB continuerà a chiedere un profondo cambiamento delle politiche di costituzione e distribuzione dei fondi che portino a scelte diverse e a recuperare le risorse stanziate dal decreto ma non distribuite ai lavoratori.
Ma al di là degli esiti reali per quest’anno, di cui avremmo contezza quando si procederà alla costituzione e ripartizioni dei fondi, è chiaro che con l’accordo di ieri si è intrapresa una strada di adeguamento al rialzo della ripartizione complessiva, in previsione di una probabile unificazione dei Fondi dal 2015.
Sulla mobilità nazionale, che quest’anno riguarderà anche la sezione monopoli, ci sarà un nuovo incontro il 25 giugno. Ieri si è comunque deciso di cambiare alcune modalità, la più importante della quale è che si potrà optare per due date di trasferimento, il che renderà possibile procedere ad uno scorrimento per recuperare parte dei posti persi a causa delle rinunce.
Nel prossimo incontro, già convocato per il 4 giugno, si tornerà invece a parlare di progressioni economiche all’interno delle Aree, dopo che per anni l’ assurdo divieto normativo aveva imposto il blocco di un istituto autofinanziato.
Accordi e volantino per la bacheca li puoi trovare in fondo alla pagina.