Nonostante l’iter formale della sua nomina non sia ancora completato, si è tenuto ieri un primo incontro informale, di saluto e presentazioni, tra il nuovo direttore dell’agenzia, dott. Mineo, e le OO.SS.
Pur non entrando nel merito delle questioni, l’incontro è stato comunque l’occasione per un primo scambio di vedute sullo stato dell’Agenzia e per rappresentare alcune delle problematiche che investono le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia.
Il Direttore ha da subito voluto esprimere apprezzamento per la professionalità mostrata dal personale dell’Agenzia in questi primi giorni del suo mandato. Professionalità e disponibilità che saranno fondamentali per accrescere il livello di efficienza e migliorare il rapporto con operatori e cittadini. Altrettanto importante sarà riuscire a fare le scelte organizzative giuste e trovare i riconoscimenti giuridici ed economici adeguati a tenere alta la motivazione del personale.
Dal canto nostro abbiamo rappresentato la necessità di avviare un piano di assunzioni, che vada al di là dell’autorizzazione già concessa dal MEF a bandire nuovi concorsi, considerato che l’età media dei lavoratori, soprattutto al sud, è decisamente troppo elevata per un’Agenzia che ha l’ambizione di diventare sempre più moderna e più efficiente e la necessità di fare al più presto chiarezza sul processo di riorganizzazione, che dovrà portare finalmente ad un’integrazione funzionale fra l’area dogane e l’area monopoli.
Prioritario è per noi anche trovare una soluzione per chi da più di trent’anni è fermo nella Prima Area, mentre proliferano varie forme di posizioni organizzative, alcune create per legge, altre dal contratto nazionale e altre ancora da quello integrativo, che di fatto stanno realizzando una sorta di area “quadri” non organicamente disciplinata da un ordinamento professionale, il cui tratto distintivo è la temporaneità e la discrezionalità degli incarichi.
Anche un salario accessorio che dal 2004 diminuisce anno dopo anno, mentre siamo chiamati a nuove sfide che rimettono continuamente in gioco la professionalità acquisita, mal si concilia con un’Agenzia che vuole motivare il proprio il personale.
Siamo coscienti che gran parte di questa situazione dipende da fattori esterni, da un CCNL che non ha dato le risposte che ci attendevamo sull’ordinamento professionale e non ha riconosciuto i benefici economici che era giusto aspettarsi dopo quasi dieci anni di blocco contrattuale, e da una legislazione che da troppi anni segue esclusivamente la ratio dei tagli orizzontali imposti dalla spending review.
Ma il contesto non dovrà diventare un alibi. Ci sarà quindi bisogno di aprire un confronto al più presto su questi temi, per trovare soluzioni anche al nostro interno.
Al riguardo abbiamo fatto presente che l’Unione Sindacale di Base ha scelto di non sottoscrivere il CCNL Funzioni Centrali, un contratto pessimo, siglato più per fini elettorali che per dare risposte ai problemi dei lavoratori del comparto. Per questo c’è chi ora vuole estrometterci dalla partecipazione ai tavoli negoziali, in forza delle previsioni antidemocratiche dell’art. 7 del CCNL, nonostante le ultime elezioni RSU abbiano ribadito la nostra rappresentatività nel comparto.
L’incontro di saluto con il nuovo Direttore è coinciso per noi con una giornata di mobilitazione proprio contro l’art. 7 del CCNL, in cui, prima davanti a 100 Uffici pubblici del comparto funzioni centrali e poi al ministero per la Pubblica Amministrazione, abbiamo rappresentato il nostro dissenso verso una norma contrattuale che riteniamo ricattatoria e che crea un grave problema di democrazia sindacale nei luoghi di lavoro.
Quindi, nel fare gli auguri di buon lavoro al nuovo Direttore, abbiamo esteso l’augurio a che un simile problema di democrazia sindacale non si ponga nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.