20 milioni andranno alla produttività d’ufficio. Purtroppo è passata la proposta, già anticipata nella riunione del 7 maggio, di cancellare dalle modalità di ripartizione del Fondo la voce produttività collettiva, unificandola sotto la voce produttività d’ufficio. Positiva invece l’introduzione di un parametro di area al posto della precedente ripartizione per fasce economiche, in coerenza col superamento del primo CCNL Agenzie Fiscali, ovvero da quando si è superata l’identificazione fra mansioni svolte e posizione economica ricoperta.
Il rapporto fra produttività collettiva e quella d’ufficio due anni fa era di 3 a 1. Nonostante sia già stato invertito, le “raccomandazioni tecniche” della Ragioneria dello Stato volte ad una maggiore differenziazione nella distribuzione delle risorse sono rimaste e ieri è stata dunque cancellata la produttività collettiva.
Seguendo lo stesso ragionamento, è probabile che l’anno prossimo verrà alla luce che quasi tutti gli uffici raggiungono gli obiettivi e, invece che compiacersi dei risultati ottenuti, si rifletterà che in fondo neanche così si crea molta differenziazione e si daranno nuove indicazioni tecniche volte a differenziare gli importi fra gli uffici.
A quel punto si noterà che all’interno degli uffici il problema rimane ugualmente e la rituale indicazione tecnica ci “suggerirà” una valutazione individuale. Quindi se prima tutti si prendeva 100, d’ora in poi ci sarà chi prenderà 200, chi 100, chi 0. Solo ora ci si ricorderà che per legge si era stato stabilito che la retribuzione individuale non poteva superare quella dell’anno 2010 e quindi la differenza in positivo andrà restituita. Si potrà anche tagliare di volta in volta la fetta di chi prende zero senza trovare opposizione alcuna e, divisi i lavoratori, che uniti lavorerebbero sicuramente meglio ma farebbero anche più paura, si sarà raggiunto lo scopo. Tagliare risorse.
Qualcuno potrà controbatterci che non è stato il tavolo di ieri a scegliere questa dinamica, ma è imposta da circolari e note tecniche degli organi di controllo. Ma noi pensiamo che il ruolo del sindacato non può limitarsi a ratificare gli effetti di circolari faziose che più di interpretare le leggi cercano di interpretare un clima punitivo verso il pubblico impiego creato ad arte per preparare la strada alla perdita di diritti, blocchi dei contratti e tagli al salario di produttività.
Siamo arrivati addirittura al punto che circolari della Rgs avrebbero vietato di mettere negli accordi la tabella di costituzione del Fondo, che ogni anno era parte integrante degli accordi definitivi e che consentiva a tutti di leggere schematicamente quali voci finanziano i nostri fondi. Alla faccia della retorica sulla trasparenza di cui pure si sono fatti portabandiera!!!
2,5 milioni andranno al budget di sede, che viene pertanto sensibilmente ridotto, garantendo in sostanza la copertura di quella attività considerate particolari dal CCNI. Gli stanziamenti avverranno alle Direzioni Regionali o Interregionali e a questo stesso livello dovrà avvenire il confronto sindacale per le successive ripartizioni. L’Agenzia si è impegnata a chiarirlo in una direttiva, affinchè non si ripetano le problematiche avvenute per il budget 2010.
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