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DOPO TRE ANNI CI MERITIAMO UN CONTRATTO VERO NO ALL'ACCORDICCHIO!

Reggio Emilia,

DOPO TRE ANNI CI MERITIAMO UN CONTRATTO VERO

NO ALL'ACCORDICCHIO!

 

Con un contratto scaduto da tre anni, la maggioranza dei sindacati aziendali e della R.S.U. di A.E. Autolinee Dell'Emilia non trovano di meglio da fare che firmare un accordicchio parziale sul controllo dei titoli di viaggio e attività di agente accertatore, che contiene numerose castronerie sia sul piano formale che su quello sostanziale.

 

1. Come USB trasporti siamo contrari a che si stipulino accordi parziali, si dovrebbe piuttosto discutere dell'intero contratto aziendale, come noi e i lavoratori che partecipano ai nostri scioperi chiediamo da anni.

2. Inoltre è previsto che l'accordo non venga sottoposto al referendum dei lavoratori, ma sarà inserito nell'eventuale consultazione sull'intero contratto aziendale; ma se questo contratto non abbiamo mai nemmeno cominciato a discuterlo, quanto dovranno attendere ancora i lavoratori per esprimere il proprio parere?

 

Fin qui i rilievi di forma, ora cominciamo a vedere perché questo accordo è sostanzialmente negativo per gli autisti di AE.

 

• Gli agenti accertatori aggiuntivi saranno presi dal personale autista, da un minimo di sei ad un massimo di dodici unità, “compatibilmente con le esigenze di servizio”: questo vuol dire che si taglia ancora di più il numero degli autisti, già ora costretti a turni inverosimili e a pesantissimi straordinari.

Se l'azienda pensa di aver bisogno di dodici controllori, d'accordo; ma questi devono essere assunti in aggiunta al personale già presente se si vuole che il contrasto all'evasione tariffaria sia reale e continuo, e non solo la solita operazione di facciata.

 

• Si prevede inoltre di utilizzare per il controllo anche personale fuori servizio che, finito il turno, richieda di poter svolgere tale sovrappiù di lavoro, sempre a discrezione dell'azienda.

Peccato che questo lavoro straordinario (ché di straordinario vero e proprio si tratta) non venga pagato come tale, ma con una mollichella di pane da 6.5 euro lordi l'ora, e con una percentuale sulle multe -non quelle fatte, ma quelle già incassate dall'azienda ed escluse quelle oggetto di ricorsi- che non si somma ai 6.5 euro, ma li riassorbe! Proprio una cascata di denaro nelle tasche dei lavoratori!

 

• Continua poi la vendita dei biglietti a bordo che, sebbene compensata con una maggiorazione della percentuale, resta penalizzante per il servizio e per l'autista-bigliettaio:

1. per il servizio perché se l'autista perde tempo a vendere biglietti si accumulano ritardi (che con il taglio dei minuti cuscinetto ai capolinea non sono più recuperabili);

2. per l'autista perché deve maneggiare del denaro senza nessuna indennità di cassa e col rischio che a qualcuno venga in mente di rubarlo.

 

In conclusione un pessimo accordo da respingere.

Per questo USB trasporti propone di mettere a referendum questo accordo, come qualunque altro accordo tra le parti, perché ciò che riguarda i lavoratori deve essere approvato da loro.

 

USB Lavoro Privato settore Trasporti

IL Coordinatore Provinciale

Pasquale Tucci

Reggio Emilia, 7 novembre 2010