Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare.
Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte.
Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio saturo di gas con la sigaretta accesa.
Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre “eroi”, chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di “professionisti” dell’informazione che così fanno solo disinformazione.
Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso.
Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco Unione Sindacale di Base