SINDACALOPOLI…PARENTOPOLI…OPOLI…OPOLI…OPOLI
ANCHE IN ATM QUESTO “VIZIETTO”
Ciò che è accaduto e sta accadendo in alcune principali città d’Italia, Roma, Venezia, riguardo allo scandalo delle assunzioni “facili” ma poco trasparenti nelle aziende del trasporto pubblico urbano ed extraurbano non è nientemeno che la cartina di tornasole riscontrabile anche in ATM .
Il problema non è tanto la presenza di parentele tra i lavoratori, ma la modalità di selezione del personale e i percorsi di carriera interni, come recita il decreto 165 del 2001 che reca le disposizioni di reclutamento del personale per le aziende a capitale pubblico.
A quanto risulta ci sarebbero diverse persone assunte per chiamata diretta e “combinazione” alcune con aderenze parentali a esponenti politici della giunta locale, per non parlare di come sono veloci e redditizie le carriere di alcuni dipendenti guarda caso “riconducibili” a organizzazioni sindacali compiacenti.
Ora se tutto questo per molte persone sia diventata una prassi ormai consolidata, l’UNIONE SINDACALE DI BASE ritiene e auspica che il Sindaco di Alessandria, forte del consenso percentuale elettorale pubblicizzato per la città in questi giorni, segua l’esempio dei propri omonimi di Roma e Venezia.
Apra una indagine in tal senso partendo con l’azzerando degli attuali consigli di amministrazione delle aziende controllate e partecipate tra cui ATM, anche perché non è sufficiente riempirsi la bocca con le parole “democrazia, trasparenza, legalità, ecc” bisogna soprattutto PRATICARLE.
Alessandria 21/01/11