La crisi economica iniziata diversi anni fa e aggravata ora da due anni di pandemia e dalla guerra in Ucraina sta falcidiando il potere di acquisto dei già magri salari dei lavoratori.
Il settore delle Telecomunicazioni, sempre più strategico nelle economie avanzate, non è rimasto immune da questa crisi.
Il governo non ha intenzione, o non è in grado, di comprendere che per rimettere al centro il tema occupazionale nel settore TLC e di tutti i settori a maggior valore aggiunto, è vitale prendere provvedimenti epocali.
In questo contesto le vittime come sempre sono i lavoratori che si trovano ad affrontare un costo della vita altissimo.
Tra i salari erosi negli anni, l’incertezza per il futuro, una rappresentanza politica inesistente da anni, la lotta è l’unica arma rimasta ai lavoratori per tornare a dire la loro senza essere piegati ed imbavagliati.
L’USB ha dimostrato negli ultimi mesi attraverso le lotte della logistica e dei porti che esistono degli strumenti attraverso cui poter lanciare la sfida ad un sistema marcio.
Per un ritorno dello Stato a una politica economica fatta di investimenti pubblici e la nazionalizzazione dei settori strategici come le Telecomunicazioni a difesa dell’occupazione e del tessuto industriale.
Lo sciopero del 22 APRILE 2022 sarà il primo passo necessario per la difesa dei propri posti di lavoro e non solo, ma anche per dire a questo paese che senza i lavoratori ed il lavoro, non si va da nessuna parte!