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Ambiente Ministero

E noi, ingenui, ci chiedevamo dove fosse..

Roma,

In un nostro "lancio" precedente ci chiedevamo dove fosse il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ed ecco arrivare, prontissima, la risposta: a fare il coro per il Capo insieme alle altre cheerleaders di Forza Italia!

Oppure a fare sfoggio della sua sobria eleganza persino in un luogo anomalo come un impianto di incenerimento rifiuti in Campania (possiamo chiamarlo anche termovalorizzatore: sempre inceneritore resta), nuovamente in ossequio alle posizioni espresse dal suo burattinaio.

O, infine, in virtuale presenza nel salotto del maggiordomo Vespa, collegata da Parigi pronta ad apprezzare, nuovamente, come un'ottima opportunità per l'ambiente italiano il famigerato Piano Casa, che come una goccia di mercurio muta continuamente pur restando sempre un potenziale veleno letale.

Seppure, infatti, fisicamente rintracciabile, la signora Prestigiacomo si distingue per l'assoluta assenza di idee originali, preferendo ripetere come una brava scolaretta la lezione che, di volta in volta, le viene propinata da Tremonti piuttosto che da Scajola o da Matteoli, o ancora da Sua Maestà Silvio I in persona.

Tutto questo si traduce in una stasi delle attività del Ministero, che così rischia di divenire ancor meno produttivo di quanto lo ritenga la signora Prestigiacomo (la quale sembra essere convinta che prima o poi verrà ridimensionato o scomparirà del tutto), alle quali si somma la decisione del Consiglio di Stato che, nella seduta del 16 marzo u.s. , ha sospeso l’espressione del parere sullo schema per la riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente perché il nostro Ministro ha omesso di trasmettere sia il concerto del ministro Brunetta (che è co-proponente), sia, e lo riteniamo gravissimo, il documento con il quale si dà atto di aver sentito le organizzazioni sindacali.

Questo intoppo burocratico rende ancora una volta evidente la scarsissima considerazione nella quale la signora Prestigiacomo tiene le OO.SS, avendole chiamate a formulare sulla riorganizzazione delle osservazioni che ha poi, di fatto ignorato dimenticando di inviarle al Consiglio di Stato.

RdB/CUB Ambiente continuerà a battersi per ottenere il confronto tra l'Amministrazione e le OO.SS. interne, confronto al quale la signora Prestigiacomo, non meno dei suoi più fidati collaboratori, continua a sottrarsi.

Torniamo a chiedere, pertanto, un confronto diretto con il Ministro. Un confronto che chiarisca ciò che è accaduto, un incontro nel quale siano fornite le dovute risposte alle osservazioni e alle proposte avanzate da questo sindacato.

Un incontro nel quale si discuta il futuro del MATTM e dei suoi lavoratori.