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E' ORA CHE LA CRISI LA PAGHINO ALTRI NON NE POSSIAMO PIU' DI MANAGER ARROGANTI PRESUNTUOSI E SUPER PAGATI

Venezia,

Lavoro Privato-RdB Trasporti

Settore Autoferrotranvieri Actv

30173 - Venezia, via Camporese, 118 numero verde 800922977 tel / fax 0415312250 eMail: info@venezia.trasporti.rdbcub.it

E' ORA CHE LA CRISI LA PAGHINO ALTRI

NON NE POSSIAMO PIU' DI MANAGER

ARROGANTI PRESUNTUOSI E SUPER PAGATI

Il Sindacato USB/RdB, nel ribadire la propria opposizione alla manovra finanziaria del

Governo che prevede consistenti tagli economici agli enti locali (Regioni, Provincie e

Comuni) che, di conseguenza, avranno forti e devastanti ripercussioni per tutto ciò che è

riferito al sociale ed ai servizi, trasporto pubblico locale compreso, conferma, parimenti,

il proprio impegno contro l'arroganza e la faccia tosta dei “manager” dei servizi

pubblici i quali, in barba alla crisi che sta attraversando il paese e che colpisce i

lavoratori e i pensionati, oltre ad avere doppi e tripli incarichi, non appena hanno la

possibilità di vedere riconfermate le loro cariche, non hanno remore e timori a

riadeguare, considerevolmente, i loro emolumenti economici (Presidente Actv Panettoni

docet...).

Per questo come Sindacato, moralmente ed eticamente indignati invitiamo i cittadini e i

lavoratori a firmare una petizione che abbiamo predisposto, da consegnare al Sindaco di

Venezia e a tutti i Gruppi Politici presenti in Consiglio Comunale (maggioranza ed

opposizione), al Presidente della Provincia perchè intervengano e deliberino per

impedire che i “manager” delle aziende Pubbliche, da loro controllate, abbiano doppi o

tripli incarichi e, di conseguenza, doppi o tripli stipendi (rammentiamo che gli

stipendi dei manager, messi a confronto con gli stipendi o le pensioni dei lavoratori,

fanno inorridire chi, nonostante rinunce e sacrifici, fa fatica ad arrivare alla fine

del mese!!! Mentre, alla faccia del federalismo... in 8 anni le tasse locali sono

aumentate del 25% - Sole 24 ore del 25/07/10). Un primo segnale, probabilmente anche a seguito

delle nostre iniziative, arriva dalla giunta del Comune di Venezia. Su proposta dell’assessore

competente, Antonio Paruzzolo, venerdì 23 luglio “ha approvato un atto di indirizzo che detta nuove

regole in materia di composizione dei Cda e dei collegi sindacali: stop a doppi e tripli incarichi, da

concordare sempre con l’amministrazione comunale”.

Pertanto, ancora più convinti, firmiamo la petizione per ribadire che a

pagare non siano sempre i “soliti noti” …. le classi più deboli ed indifese,

che finalmente paghino anche gli Amministratori ed i Manager (che non

appena intravvedono delle difficoltà sanno solo richiedere, sacrifici ai

lavoratori e agli utenti con l'aumento del costo del biglietto minacciando la

riduzione dei servizi)!!!

Venezia 26 luglio 2010

RIPORTIAMO L'ARTICOLO DEL Gazzettino - Sabato 24 Luglio 2010 che ne dà

notizia.

Stop a doppi incarichi e a stipendi moltiplicati

Un freno alla moltiplicazione degli incarichi (e degli stipendi) tra le società partecipate e controllate del

Comune. Ieri la giunta, su proposta dell’assessore competente, Antonio Paruzzolo, ha approvato un atto

di indirizzo che detta nuove regole in materia di composizione dei Cda e dei collegi sindacali: stop a

doppi e tripli incarichi, da concordare sempre con l’amministrazione comunale. A illustrarle ai

giornalisti, dopo la giunta, sono stati il vicesindaco Sandro Simionato, con il direttore generale Marco

Agostini. Solo il «primo passo - hanno sottolineato - di quell’annunciata razionalizzazione delle società

controllate». Simionato, in particolare, ha inquadrato la novità anche in un contesto economico da

"lacrime e sangue" per il Comune, a causa dei tagli dei trasferimenti dello Stato: «15 milioni in meno

che ci costringeranno a una impostazione diversa del bilancio. É una sciagura che cercheremo di vedere

come opportunità». Per la settimana prossima ha già chiesto a tutti gli assessori di individuare possibili

risparmi e nuove entrate. Ma anche l’atto di indirizzo mira a «ridurre i costi della politica - ha

continuato Simionato -, scoraggiando l’uso improprio dei Cda». D’ora in poi, infatti, le controllate

dovranno concordare preventivamente le nomine nelle società di secondo livello, dove - salvo eccezioni

- non potranno sedere amministratori delle società di primo. Se qualche dirigente di primo livello già

occupa poltrone in società di secondo, già da subito, dovrà riversare il compenso alla società stessa.

Un’operazione che anche il sindaco, Giorgio Orsoni, ha voluto spiegare, in una nota diffusa nel

pomeriggio: «Il Comune deve poter incidere con maggiore determinazione sulla governance delle sue

società, anche quelle indirettamente partecipate. E questo si può fare costruendo regole chiare e

semplici. Non possiamo consentire doppi e tripli incarichi e altrettanti doppi e tripli stipendi.

Tantomeno possiamo perdere la visione complessiva del ”gruppo”, nell’interesse dei cittadini. Questo è

il primo passo di un percorso di razionalizzazione per rendere la macchina comunale, anche e

soprattutto nei suoi bracci operativi, più trasparente, più semplice ed efficiente».

E sui doppi incarichi in Comune è esplosa la polemica politica, dopo un’interpellanza con cui

Sebastiano Bonzio (Federazione delle sinistre) attacca il consigliere comunale e assessore provinciale

del Pdl, Raffaele Speranzon. Perchè, dice in sostanza Bonzio, dal momento che i consiglieri Locatelli e

Costalonga avevano mandato una loro interpellanza evidenziando il caso di Claudio Orazio (sindaco di

Cavallino e vicepresidente di Insula), non possono dimenticarsi di Speranzon, assessore provinciale,

consigliere comunale e presidente di Veneto Acque. «Carica - dice Bonzio - per la quale il presidente

percepisce 15mila euro l’anno, più rimborso spese documentate». E Speranzon replica, dicendo che

Bonzio sbaglia le cifre del suo compenso («sono 10mila l’anno, compreso rimborsi, e non ho mai

chiesto un risarcimento per le spese») e dimentica che «per l’incarico di consigliere, non percepisco un

euro, facendo quindi risparmiare al Comune la paga per un consigliere» (r. br