Lunedì 8 ottobre è stata una serata molto importante. Il dibattito organizzato dall'associazione Communitas su proposta dell'Unione Sindacale di Base, è stato infatti molto partecipato e soprattutto chiarificatore. Sono stati infatti presentati dettagliatamente i costi del project financing sul nuovo ospedale di Santorso, gli interessi coinvolti e la “regia politica” che ha reso possibile tale operazione.
Ma, cosa ancora più importante, si è capito quali sono le posizioni e le proposte delle varie anime presenti sul palco.
Da parte di alcuni è emersa l'idea di presentare un documento da far sottoscrivere a comitati, associazioni, politici e sindacati, in un ottica di denuncia degli sprechi, della scarsa trasparenza e del “comitato d'affari” che c'è dietro a questa finanza di progetto. Una proposta positiva, perché iniziative del genere hanno il pregio di allargare il dibattito e il consenso, ma che sicuramente troppo passiva nei confronti del processo di svuotamento della sanità pubblica.
La proposta di Cgil, Cisl e Uil di costituire l'ennesimo “osservatorio”, è invece di rassegnazione alla privatizzazione. In una fase economico sociale, dominata dai tagli, dall'obbligo del pareggio di bilancio, dalla spending review e dove i “Project Financing” stanno fiorendo ovunque, questa proposta nella migliore delle ipotesi potrebbe incidere su qualche aspetto logistico/organizzativo.
Crediamo veramente che sia possibile contrastare questi interessi e questo “comitato d'affari” con un osservatorio o un documento condiviso?
La proposta di Usb, espressa al teatro Pasubio di Schio e che qui ribadiamo, è di continuare con la lotta popolare e dare seguito all'incredibile manifestazione del 28 luglio. Una giornata che ha saputo esprimere oltre ad un corteo molto partecipato attorno ospedale di Santorso anche un atto collettivo di disobbedienza. Ricordiamo infatti che in quella giornata la determinazione dei manifestanti ha impedito il pagamento del parcheggio!
Questa proposta è secondo noi l'unica possibilità, per scardinare questo intreccio, molto ben costruito, fra la politica e precisi interessi e centri di potere economico.
Nessuno può negare che al momento solo la “rivolta popolare” di Santorso, organizzata da Usb, ha obbligato a rivedere l’elevato costo del parcheggio a pagamento.
Ma non ci possiamo fermare a questo! Ora dobbiamo rilanciare la protesta contro la causa che ha determinato questo oneroso parcheggio a pagamento: “il progetto di finanza”, un accordo fra le parti, che costa economicamente moltissimo ai cittadini, e che deve essere riconvertito in “mutuo diretto”.
Come organizzazione sindacale proponiamo l’organizzazione di una grande manifestazione popolare che denunci chi sta dietro a questi accordi, ossia la Regione Veneto. Un giornata in grado di coinvolgere non solo i lavoratori e l'utenza della Ulss 4, ma tutte le altre Ulss/Aziende Ospedaliere soggette a uguali “progetti”, e che porti alla costituzione di un “Comitato Regionale per una sanità pubblica, universale e di qualità”.
ANDIAMO AVANTI CON LA PROTESTA, NON DIAMO NULLA PER PERSO!