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EPNE - Croce Rossa

E ORA? DIMISSIONI!!!


SCAMPATO PERICOLO (PER ORA)

Ritirato (per ora) il provvedimento che avrebbe portato la C.R.I. alla privatizzazione con la conseguenza di mettere alla porta 1600 lavoratori precari e 1300 dipendenti di ruolo alla mercé della messa in mobilità selvaggia. Questo evento non ci rassicura, anzi consolida in noi la convinzione che bisogna accrescere la vigilanza e tenere alto lo scontro con questo Governo e con il suo (??) “pupillo” Avv. Francesco Rocca & Co, mantenendo, contemporaneamente, alta la mobilitazione. Quella mobilitazione che, messa in campo da U.S.B. e dai lavoratori C.R.I., ha sensibilizzato il mondo politico ed ha indotto a più miti consigli il Governo e lo stesso Commissario ideatore e promotore, insieme ad altri soggetti interni alla C.R.I., del provvedimento capestro. Dopo l'attuale STOP è stato un rincorrersi di dichiarazioni all’insegna del “io non c’entro, io non ne sapevo nulla!”, che puzza tanto di bruciato e di ennesima presa in giro e offesa all’intelligenza di tutti ilavoratori e al mondo associativo della C.R.I.. Delle due l’una: o il Commissario di Governo Rocca era all’oscuro di quanto si stava decidendo sull’Ente/Associazione che da più di due anni gestisce o ha volutamente nascosto un simile disastroso progetto.Nella prima ipotesi se il Governo che l’ha imposto non l’ho prende nemmeno in considerazione su una cosi' importante scelta dovrebbe dare le dimissioni per dignita' e rimettere il proprio mandato (fallimentare) nelle mani del Governo! Parimenti dovrebbe comportarsi anche il Direttore Generale che, ne siamo consapevoli, ha le stesse identiche responsabilità in questa triste vicenda. Ma il fatto che in tutti questi mesi, nonostante le numerose e anche estreme sollecitazioni della nostra sigla a smentire i timori di privatizzazione e i segnali di smantellamento chiedendo un tavolo con il Governo, si e' sempre evitato di affrontare seriamente il tema del futuro di C.R.I., ci fa credere che ci sia sempre stata malafede. E il fatto che inquesti giorni non una parola è stata spesa in difesa dei lavoratori da parte di Rocca e Ravaioli, ci fa direche chi tace acconsente… e visto che questi Vertici faranno ancora solo del tutto per rimanere incollati alla prestigiosa poltrona (imbottita dai denari dei contribuenti), siamo noi a chiedere con forza che si facciano da parte! Se, come si millanta, si ha veramente interesse che nessuno perda il posto di lavoro e che la C.R.I. si riordini in direzione di un potenziamento dei propri compiti e dei servizi, è ora che chi ha, maldestramente, cercato di svendere e liquidare un Patrimonio (immobiliare e umano) orgoglio di questo sgangherato Paese, faccia un passo indietro e lasci il campo a chiunque abbia il coraggio di confrontarsi lealmente con i lavoratori e le parti sociali con il solo fine di non disperdere quanto fino ad ora, faticosamente, si è costruito.

La mobilitazione deve continuare e allargarsi per evitare che quello che oggi e' stato ritirato,

RIENTRI DALLA FINESTRA ALLA PRIMA OCCASIONE