FERMIAMO QUESTO MASSACRO !
Ormai si tratta di una vera e propria guerra non dichiarata, dall’inizio del 2008 sono ben 182 i morti sul lavoro. Gli ultimi cinque morti , ieri a Molfetta, la strage senza fine continua, colpisce dal Nord al Sud, senza differenza di settore lavorativo, cantiere o fabbrica che sia la morte colpisce sempre e comunque i lavoratori.
Quei soggetti sociali ormai dimenticati da tutti, si dimenticati perché al centro dei pensieri dei nostri politici governanti e non, c’è solo l’impresa e il profitto, al massimo un po’ di demagogia in campagna elettorale.
Mentre invece le condizioni di lavoro della “classe” scomparsa e dimenticata, quella che doveva dare “l’assalto al cielo” peggiorano ogni giorno, grazie alle leggi fatte che hanno reso il lavoro sempre più precario, flessibile ed incerto, dove si defiscalizzano gli straordinari, dove per guadagnarsi come si diceva una volta “la pagnotta” i lavoratori sono costretti ad operare in condizioni sempre peggiori e per un numero di ore di gran lunga eccedenti le famose 8 ore.
Di rituali non ne vogliamo più, di condoglianze e pronunciamenti di rito ne abbiamo le tasche piene. Vogliamo che il problema Sicurezza sul Lavoro sia affrontato realmente alla radice, eliminando flessibilità e precarietà che sono alle origini di questi eventi, vogliamo altresì che il lavoro riassuma una propria centralità nell’agenda politica, magari a discapito del loro amato profitto!
E SE A GENOVA NON SUCCEDEVA NULLA?
L'ennesima vittima sulle banchine del porto di Genova si è aggiunta alla triste lista dei caduti sul lavoro. Fabrizio venerdì, come Enrico lo scorso aprile.Un anno fa il sottosegretario al lavoro Patta,firmò in pompa magna sotto i riflettori mass mediatici il Protocollo d'intesa in materia di sicurezza nell'ambito portuale. Fu definito storico ed unico in Italia. Spenti i riflettori e passata la commozione per quel tragico evento il Protocollo non è mai stato applicato.
Oggi è il triste giorno di Fabrizio,
di nuovo con i riflettori accesi e con la città triste e solidale.
Sindaco e confederali in testa scoprono e scandalizzati denunciano che il Protocollo è rimasto carta straccia.
Se non fosse successo nulla, avrebbero continuato a tacere?
Rilanciamo la mobilitazione per dire BASTA MORTI SUL LAVORO.
PERCHE' LE NOSTRE VITE
VALGONO PIU' DEI LORO PROFITTI !
RdB/CUB Federazione Regionale