(44/22) Che le elezioni RSU 2022 all’INPS siano state vinte dalla CISL è indubbio e non abbiamo difficoltà ad ammetterlo, così come è altrettanto evidente la perdita di consensi della USB, superata dalla CGIL che diventa il secondo sindacato a livello nazionale. USB è il terzo sindacato rappresentativo dell’INPS, al termine di una lunga campagna elettorale che ha visto tutte le altre organizzazioni sindacali schierate contro il sindacato di base dell’INPS, che resta l’unica, vera alternativa a CGIL-CISL-UIL.
USB è anche l’unico sindacato che ottiene moltissimi voti da lavoratori non iscritti e si conferma seconda forza sindacale in Direzione generale, un risultato che ha un grande valore politico, così come lo ha la conferma del primo posto in Lombardia, la regione che dal punto di vista sindacale ha una funzione strategica. USB è primo sindacato anche in Basilicata e Valle d’Aosta e secondo in Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Piemonte e Sardegna, mentre si attesta al terzo posto nel Lazio e in Puglia, Toscana e Veneto.
Quindi l’USB all’INPS resta una realtà forte, radicata nei territori, con una proposta sindacale che non strizza l’occhio al corporativismo e al populismo, che non svende la propria identità per rincorrere i metodi clientelari di altri. USB continuerà ad essere il punto di riferimento delle lavoratrici e dei lavoratori che reclamano diritti e pari opportunità per tutti. Se ne faccia una ragione chi, probabilmente preso dall’ebrezza per la vittoria, ha fatto trasparire tutto l’astio accumulato contro la USB non cogliendo lo spirito autoironico del comunicato del 1° aprile, giorno notoriamente dedicato allo scherzo e alla leggerezza.
Che ci sia stato un arretramento, soprattutto in alcuni territori, è del tutto evidente e ci sarà modo d’indagarne a fondo le motivazioni com’è nostro costume, ma una cosa è certa: chi voleva relegare la USB ad un ruolo marginale, ridimensionandone la forza e minando il rapporto di fiducia con i lavoratori, consolidato in quarant’anni di attività sindacale, sarà costretto ancora una volta a fare i conti con il sindacato indipendente, di classe, conflittuale e di massa che all’interno dell’Istituto nazionale di previdenza sociale ha costruito un pezzo importante della propria storia.
Un ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori che si sono recati ai seggi, superando anche difficoltà personali e dimostrando così la consapevolezza dell’importanza di salvaguardare le elezioni RSU come strumento di democrazia diretta, a nostro parere da ampliare eleggendo rappresentanze dei lavoratori a tutti i livelli di contrattazione: regionale, nazionale e non solo territoriale di posto di lavoro. Un particolare ringraziamento anche alle Commissioni elettorali e ai tanti che si sono impegnati con sacrificio nei seggi. Grazie di cuore a tutte e a tutti.
Inoltre, permetteteci di ringraziare le candidate e i candidati della lista USB PI, che con grande generosità si sono messi a disposizione della collettività, alcuni avendo già svolto diversi mandati. Un sentito ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno votato la lista USB PI. Cercheremo di continuare a meritarci la vostra fiducia e non deludere le vostre aspettative.
Infine, un grande augurio di buon lavoro agli eletti RSU di tutte le liste sindacali: impegnatevi con spirito unitario a rappresentare tutti i vostri colleghi.
Da oggi non si ricomincia, perché non abbiamo mai interrotto l’attività, nemmeno in campagna elettorale, ma si prosegue, con determinazione e con la consapevolezza di rappresentare migliaia di lavoratrici e lavoratori dell’INPS.