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ELISOCCORSO: BASTA POPULISMO E RICORSI!?!

Nazionale,

I problemi si affrontano con le LOTTE !!!!

 

Lavoratori,

come noto, da anni, il servizio di elisoccorso in Liguria avviene tramite una convenzione fra la Regione ed il Corpo Nazionale VVF. La recente sentenza del  Consiglio di Stato ha trovato una risposta ad hoc per i privati,  stabilendo che I VVF non possono svolgere soccorso sanitario poiché l’unica norma che regolamenta il settore è emanata dall’ENAC, alla quale gli elicotteri VVF non “ubbidiscono” essendo aeromobili di Stato. Ma, in quanto soggetti a proprie norme, non rientra fra i compiti istituzionali VVF il soccorso sanitario con l’elicottero. Un vero e proprio controsenso se si pensa che i VVF sono un corpo dello Stato che ha  fra i compiti principali d’istituto la salvaguardia delle vite umane.

Da anni, quindi, il servizio di elisoccorso ligure viene fortemente attaccato dalle potenti  lobby che gestiscono il  servizio dell’elisoccorso privato , a cui non appartengono solo le ditte appaltatrici dei servizi in questione, ma anche varie associazioni denominate di “volontariato” .

L’interesse che hanno queste associazioni di “volontariato” per il servizio di elisoccorso privato, nasce dal fatto che un loro operatore  (sempre inquadrato come volontario) normalmente fa parte dell’equipaggio  percependo, secondo gli appalti , alcune centinaia di euro a presenza giornaliera.  Il tutto ovviamente esentasse in quanto i soldi sono percepiti come rimborso spese poiché l’operatore del  soccorso volontario, essendo tale ,non può essere pagato!!!!!!!!!!!!!!!!!

A questo marasma si inseriscono le dinamiche del sindacato  concertativo, che per natura si occupa di contrattare con l’amministrazione, tutto ciò che investe la vita del lavoratore preservando gli obiettivi dell’amministrazione. A giustifica della sua azione egli sposta inevitabilmente l’asse del diritto verso “l’utenza”; cioè, nel nostro caso, si tende a dire che il cittadino deve ricevere un servizio per cui ha pagato al di là del disaggio che si vive in categoria. Quindi la figura del cittadino non è vista come un centro a cui assolvere con la migliore delle soluzioni; cioè un sistema di soccorso snello e ben congeniato che conta operatori formati e sicuri sia nella condizione lavorativa che economico/professionale (ci riferiamo ai re-training a costo sotto zero con la formula del inevitabile sovraccarico dell’orario di lavoro). Ma si vede l’utente come un “peso” a cui dover far fronte. Trasformando tale rapporto,  inevitabilmente, in un arma di ricatto contro i lavoratori VVF, costretti a far fronte sia ad esigenze contingenti (ci riferiamo all’intervento nella sua semplice natura di imprevedibilità) sia ad esigenze di carenza amministrativa dettata da una serie di complicazioni ormai sintomatiche del nostro stato di salute (formazione, riconoscimento giuridico, carenza di attrezzature, ecc.). 

Questo ne determina una condizione tale che pur di raggiungere l’obbiettivo del servizio all’utenza, i lavoratori devono soccombere davanti alle esigenze di mercato. Infatti, se si è in un periodo di crisi (o economica o dei diritti) malgrado la fondatezza delle loro necessità, i lavoratori si ritrovano a dover sempre far fronte “al servizio”, anche contro la legge. E qui assistiamo alle famose normative in deroga a cui il DL. 217/05, ci ha abituati. E quindi, quando un diritto è leso da una normativa sbagliata, inevitabilmente il lavoratore deve ricorrere al sistema del “sindacato dei servizi” ruolo che è svolto dallo stesso sindacato concertativo (cioè colui che è artefice con l’amministrazione dell’origine del male stesso) cercando giustizia. Quindi è evidente che questi “sindacati gialli” basino il loro potere sul “bisogno dei lavoratori”, prima generando il male con l’intento di sbloccare una condizione che sta a cuore ai lavoratori passando per eroi e poi ponendosi agli stessi come i soli a saper arginare le innumerevoli problematiche che di continuo si generano grazie al sistema sbagliato. E le varie facce con cui si presentano si concretizzano cavalcando il “populismo becero” che ci raggira propinando ricorsi ed uso di avvocati apparentemente gratis, che portano le istanze politiche a morire nelle fredde aule dei tribunali, quindi, malgrado il danno ci parlano di speranzosi e floridi accordi legati a fantomatiche promesse per gli anni che verranno, magari condendo il discorso con termini tipo “patria, onore e immagine”.

L’elisoccorso è un problema politico ed è per questo che trova la sua risoluzione nel solo dialogo con la politica.  Sicuramente, non si può pretendere che un sindacato conflittuale ed attivo come la USB  possa diventare “un sindacato dei servizi” difronte ad una cosa “marcia” già all’origine. La USB è un sindacato conflittuale, cioè ha il solo interesse della tutela dei lavoratori attraverso la difesa dei diritti; poiché il lavoratore che sta bene di riflesso vive bene e rende di contro un ottima opera “in coscienza” alla società.

DIFFIDA DEI “CIARLATANI DI CORTE”

ORGANIZZIAMO UNA MANIFESTAZIONE PUBBLICA

ED INFORMIAMO LA CITTADINANZA DELLA POLITICA DEGLI SPRECHI!!

PASSA DALLA TUA PARTE…PASSA A USB VVF

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