CASSINO - E’ stata ufficializzato l’accordo che ha sancito di fatto la tregua tra l’amministrazione Petrarcone, il sindacato Asia-Usb, ed i movimenti di lotta per il diritto alla casa. Dopo una serie di modifiche approntate in questi giorni alla bozza di accordo infatti, intorno alle ore 17 di ieri tutti i “protagonisti” sulla scena (compreso il sindaco) hanno apposto la propria firma sul documento che riporta i punti essenziali pubblicati in esclusiva da L’Inchiesta Quotidiano martedì scorso: innanzitutto l’impiego per emergenza abitativa dell’edificio comunale di via Cappella Morrone, ad oggi occupato dalla cooperativa sociale “Casa di Tom”. Quest’ultima avrà tempo fino al 30 settembre 2014 per restituire l’immobile al comune che a sua volta lo metterà a disposizione delle associazioni vicine ai senza tetto cassinati. Solo dopo questo passaggio di consegne avverrà la restituzione delle ex scuole di Ponte La Pietra e Panaccioni (oggi abitate da famiglie indigenti) alla municipalità. I movimenti si sono poi a loro volta impegnati a rimuovere il sit in permanente sotto la casa comunale. A decorrere dalla giornata di ieri poi, gli uffici comunali, di concerto con movimenti ed il sindacato Asia-Usb, dovranno predisporre il progetto per l’acquisizione delle due case cantoniere presenti in città; si è poi deciso di formalizzare anche la ripartizione dei 19 alloggi che dovrà realizzare l’Ater a breve: il 50% andrà alle graduatorie, il restante all’emergenza abitativa. Ribadita anche l’attuazione del decreto ministeriale sulla morosità incolpevole.
Emergenza casa, oggi la firma dell'accordo con i senza tetto
CASSINO - E’ stato definito ieri e verrà firmato ufficialmente oggi il documento che sancirà l’accordo tra l’amministrazione Petrarcone, l’Asia Usb e la Rete Iside, sull’emergenza abitativa cassinate. E così, dopo lo stop del 17 luglio scorso e la “riapertura” del tavolo con i movimenti e le associazioni che avevano da tempo incalzato il governo cittadino sulla questione-casa, nella tarda mattinata di ieri si è trovata la quadra rispetto ai punti essenziali del verbale di accordo. Quest’ultimo infatti, inizialmente respinto dal sindacato Usb e dai collettivi per alcuni passaggi ritenuti non condivisibili (sulla lotta agli occupanti abusivi, sull’edificio di Cappella Morrone da liberare e sulla rimozione del presidio sotto le finestre del municipio) è stato rivisto e corretto in maniera da soddisfare entrambe le parti: praticamente certa quindi, salvo clamorose sorprese dell’ultimo minuto, la firma di tutti “i protagonisti” a confermare l’accettazione dell’accordo.
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