Fortunatamente non parliamo di un incidente aereo , ma la situazione non è per nulla tranquilla.
Da anni USB segnala ai vari comandanti provinciali di Torino che si sono susseguiti la situazione di degrado del distaccamento aeroportuale di Caselle, che ricordiamo essere uno scalo internazionale con certificazione ISO 9001.
Peccato però che i lavoratori dei vigili del fuoco sono costretti a vivere in una stamberga che non riceve un adeguata manutenzione da parte della proprietà la società di gestione dell’aeroporto SAGAT da almeno 40 anni, ovvero da quando è stata costruita.
Oltre alle immancabili infiltrazioni di acqua dagli infissi e dai soffitti con abbondante produzione di muffe sugli intonaci di corridoi camerate e bagni, oltre agli accessi alle rimesse non a norma poiché prive di locale filtro con conseguenti fumi della rimessa che entrano nel corridoio camerate, oltre al distributore di benzina con pompe mai manutenute con abbondanti perdite di carburante e talmente vecchie da non leggere i numeri del totalizzatore, una rimessa con fili del pronto avviamento a 220V che penzolano come le liane, prese di pronto avviamento tenute ferme con scale di alluminio, e per non farci mancare nulla piove anche acqua dagli scarichi dei bagni in cucina dove si confeziona il cibo, con ovvia chiusura della cucina e proposta di pasti veicolati nonché chiusura di metà delle docce.
Ora basta!
I lavoratori non intendono accettare oltre un simile trattamento degradante, nemmeno le bestie si tengono in un simile letamaio.
Come organizzazione sindacale non possiamo che essere dalla parte dei lavoratori e continuare nella lotta nei modi e nelle sedi opportune, a cominciare dal sensibilizzare la dirigenza a partire dal direttore regionale, il comandante provinciale e RSPP, la SAGAT, ASL, NAS