Comune e prefettura sono al lavoro, in pressing sugli enti pubblici. Frascaroli: "Si è parlato anche di creare un fondo minimo di garanzia"
Chiamata a raccolta di tutti gli enti statali e parastatali presenti in città per costruire un 'materasso' in favore delle migliaia di famiglie sotto sfratto.
Prefettura e Comune di Bologna stanno lavorando a un protocollo d'intesa per recuperare alloggi vuoti e inutilizzati da mettere a disposizione in via temporanea per chi non ha più un tetto. A spiegarlo è Amelia Frascaroli, assessore al welfare di Palazzo d'Accursio, questo pomeriggio a margine del consiglio comunale di oggi. "La settimana scorsa in prefettura è stato convocato un tavolo con i proprietari di edifici pubblici in città non utilizzati, come Ausl, università, Inps, Ferrovie e Poste- spiega l'assessore- per arrivare a un protocollo d'intesa sulle transizioni abitative per proteggere chi è sotto sfratto".
E' un progetto che ha l'obiettivo di "permettere alle famiglie di ripartire" dopo aver perso la casa, dando loro "il tempo utile per trovare un lavoro e, di conseguenza, una nuova sistemazione". Durante il question time in aula, rispondendo alla domanda di attualità della leghista Lucia Borgonzoni, l'assessore ha spiegato che si tratta appunto di un alloggio temporaneo, "per affrontare in maniera emergenziale la fragilità abitativa, con la partecipazione alle bollette e la responsabilità delle persone coinvolte: non vogliamo creare un parcheggio assistenziale per sfrattati". Il progetto, a quanto pare, corre veloce. "Una disponibilità generale è già emersa- spiega Frascaroli alla 'Dire'- si è
parlato anche di costituire un fondo minimo di garanzia. Entro 15 giorni il prefetto convocherà di nuovo il tavolo per raccogliere le adesioni: va avanti spedito. All'ultima riunione ha detto che non è morale tenere beni pubblici inutilizzati in questo momento".