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Emilia-Romagna - ADM Monopoli, Lettera ai Lavoratori

Bologna,

Ai lavoratori dei Monopoli

Cari Colleghi, 

sono anni che viviamo in una situazione di precariato e di incertezza riguardo il nostro futuro all’interno dell’Agenzia, per una riforma più volte annunciata e mai attuata.

In questa situazione di indeterminatezza, i dirigenti periferici hanno scientemente “sguazzato” e, nella gestione degli uffici, hanno contribuito in modo decisivo a demotivare i lavoratori e a metterli uno contro l’altro.

In Emilia Romagna, in particolare, i direttori che si sono succeduti, hanno assunto decisioni decisamente incomprensibili e a volte contro ogni logica di buona amministrazione.

A ciò non si è sottratto neanche l’attuale dirigente, il quale, a dispetto delle sue continue rassicurazioni riguardo alla sua volontà di instaurare un proficuo rapporto con le parti sociali, si è invece limitato semplicemente a gestire lo status quo, mostrandosi refrattario ad ogni suggerimento che abbiamo fornito ed aggravando anche la situazione con alcune decisioni decisamente inopportune.

Oggi però, a sentire le dichiarazioni che arrivano dal vertice dell’Agenzia, la riorganizzazione sembrerebbe davvero in dirittura d’arrivo mentre le questioni in piedi negli uffici della regione sono molteplici, ma, per sintesi, ne illustriamo solo alcune.

Con una riforma che sembra davvero ormai alle porte, l’Amministrazione:

  • Non ha ancora messo mano ad un piano che preveda quante e quali competenze saranno in capo alle future sedi provinciali e alla conseguente formazione del personale che di quelle competenze dovrà farsi carico.
  • Non ha effettuato una ricognizione degli attuali carichi di lavoro.
  • Continua ad assumere atti dai quali emerge come la professionalità dei lavoratori degli uffici periferici sia completamente trascurata, benché gli stessi, a dispetto di ciò, continuino ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi e la funzionalità di tutte le sedi.
  • Ha riservato l’affidamento di incarichi esclusivamente ai colleghi in servizio presso le sedi SOT.
  • Infine, ha attribuito la delega di firma ad alcuni colleghi, anche di seconda area, a dispetto della contemporanea presenza di IdR e di Funzionari di terza Area.

Quest’ultimo punto, benché possa sembrare un premio per la professionalità di colleghi, in assenza di criteri oggettivi (che se ci sono, non sono stati né condivisi, né esplicitati), si tramutano, invece, in atti che servono soltanto a mettere i lavoratori l’uno contro l’altro.

Per tacere del fatto che anche questi incarichi sono stati sempre e solo riservati ai colleghi delle SOT, mortificando ancora una volta tutte le professionalità presenti anche nelle altre sedi periferiche.

Non bisogna cadere nel gioco messo in atto dall’amministrazione - con il complice silenzio di chi rappresenta solo se stessi - di mettere i lavoratori uno contro l’altro. Riteniamo invece che tutti insieme coloro che vivono con sofferenza l’attuale fase di transizione debbano pensare e convincersi che una lotta per una gestione diversa dei Monopoli in Emilia-Romagna è possibile.