La situazione del settore Monopoli Emilia Romagna è diventata talmente drammatica, da richiedere urgenti interventi per la stessa sopravvivenza degli Uffici.
A questa situazione siamo stati condotti da un’amministrazione disinteressata al settore che con le sue azioni ha ridotto in uno stato comatoso la quotidiana pratica lavorativa.
Una gestione arrogante e sorda a qualsiasi grida di allarme.
Si è cominciato con un robusto trasferimento di personale al settore Dogane, senza alcuna preventiva verifica delle conseguenze che ne sarebbero derivate, anticipando, ma solo a senso unico, la futura ed auspicata unione tra le due anime dell’Agenzia.
Il risultato è stato quello di svuotare gli uffici Monopoli, che riescono a sopravvivere solo grazie all’impegno e al senso di appartenenza dei lavoratori. In compenso ci si è particolarmente distinti nel dispensare con puntualità posizioni apicali, per alcune delle quali si stenta a comprenderne il senso, tutte comunque retribuite con i fondi del FUA, quindi dei lavoratori.
Ma se qualcuno pensava che si fosse toccato il fondo, è stato immediatamente smentito.
L’ultimo o.d.s., infatti, redatto senza una preventiva ricognizione dei reali carichi di lavoro e delle esigenze operative, sembra davvero un bignami dell’ormai famoso “manuale Cencelli” che è riuscito a scontentare quasi tutti ed a creare un ulteriore scollamento tra i lavoratori, ed è stato anche preceduto da un interpello unico per la 3a e 2 a Area, che se voleva risolvere la gravosa e mai affrontata questione delle mansioni superiori, l’ha, invece, solo aggravata.
Tutto ciò è stato reso possibile da un così timido e deferente atteggiamento della R.S.U. e delle OO.SS. (salvo qualche eccezione), da farli risultare quasi complici dell’amministrazione in questo processo di disgregazione.
Serve una terapia d’urto, urgente e decisa, occorre chiedere risorse umane e materiali e non certo sfornare nuove posizioni di privilegio.
Chiediamo l’apertura immediata di un confronto su queste questioni vitali per il settore Monopoli della regione, che porti alla modifica dell’o.d.s. n. 30154/RU del 18/06/2020 e vada nel senso di rivitalizzare il settore.
In caso contrario saranno attivate, di concerto con i lavoratori, le opportune iniziative.
A tutto c’è un limite.
ADESSO BASTA!