Abbiamo voluto chiudere il nostro anno lavorativo con un’assemblea del personale. Lo abbiamo fatto nella DP di Rimini, che da sempre si è mostrata attenta e critica nei confronti delle vicende lavorative, e che ha portato alle elezioni RSU anche la maggioranza assoluta USB dei propri rappresentanti.
È stata questa l’occasione per esaminare quasi mensilmente il nostro stesso operato, una sorta di agenda ragionata del 2016.
Un’agenda che si è aperta con il lamento della Orlandi per la “caduta” dei propri incaricati, dichiarati illegittimi dalla Corte di Cassazione, a fronte invece di risultati eccezionali raggiunti dal personale nel 2015, quasi che quella stessa decapitazione dei vertici non abbia assolutamente influito sull’andamento del lavoro (mentre dall’altro lato è stato fatto presente la vicenda reale del collega trasferitosi da noi che è uno di quelli che nel Lazio era stato retrocesso dalla III area, perdendo addirittura l’incarico di capo-team, e sui quali è stata colpevolmente invece calato un velo omertoso).
E si è conclusa con l’accordo - ancora una volta - al ribasso delle progressioni economiche siglato dalle solite OO.SS.
Nel mentre è stato invece rivendicato il ruolo dell’USB per il riconoscimento del corretto “responsabile del procedimento” (un’istanza che è partita nel lontano 2013 proprio dai nostri Uffici) e per aver sollevato - ancora per primi - il problema della rilevazione, con relativo controllo, del personale da parte dell’Audit.
E poi ancora gli incresciosi episodi di cronaca che hanno arricchito ulteriormente il nostro tranquillo tran tran “da posto fisso”: dall’accusa infondata di corruzione di un nostro collega (assolutamente ignaro della stessa vicenda) da parte di un “professionista” (condannato invece lui sì a 2 anni, con patteggiamento della pena e pertanto libero di continuare a dialogare con gli stessi colleghi) con tanto di indagini invasive (intercettazioni ecc.), all’ episodio di aggressione verbale, e non solo, di un contribuente al front-office. Di tutto questo l’USB ha puntualmente sempre fatto il proprio dovere di Sindacato: quello di vigilare, chiedere conto all’amministrazione e fornire sempre un’informazione corretta basata su fatti e documenti.
È stato ribadito che l’USB non è disposta, a buona ragione, all’unità sindacale, ma esclusivamente all’unità delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Gli stessi Lavoratori che oggi ci invitano alla mobilitazione generale per il nuovo anno, che dovrà essere finalmente un anno di Lotta per il raggiungimento di obiettivi - quelli sì condivisi da tutti noi - di un giusto rinnovo contrattuale, delle ricorrenti procedure di progressione economica e il ripudio della valutazione.