Ricevere bastonate, non è mai piacevole ma questa volta la botta sui denti è particolarmente dolorosa e ad assestarla è stata una norma del “nuovo” governo con la complicità di un’inefficiente amministrazione.
Diversi lavoratori del Pubblico Impiego e, quindi, anche dell’Agenzia delle Entrate hanno richiesto, entro il 1 marzo 2011, l’esonero dal servizio al 50%, oppure al 70% se si optava per un volontariato certificato, per gli ultimi cinque anni di lavoro prima di andare in pensione.
Molti lavoratori, a seguito della domanda, hanno ricevuto il provvedimento da parte dell’Amministrazione di appartenenza e possono usufruire dell’esonero, ma coloro i quali non hanno ancora ricevuto il provvedimento non possono più usufruire di questa opportunità. Infatti una nuova norma del “caro” premier Mario Monti ha stabilito che coloro che non abbiano ricevuto il provvedimento entro il 4 dicembre non potranno più ottenere l’esonero dal servizio.
L’assurdo è che per i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate che hanno presentato domanda nello stesso momento alcuni hanno ricevuto il provvedimento firmato ed altri no. Guarda caso in Emilia Romagna ci risulta che nessuno ha ricevuto il provvedimento.
Non si comprende come sia possibile che quando si deve sperimentare la nuova riorganizzazione delle Direzioni Provinciali l’Emilia Romagna è la prima, che quando si devono chiudere le sedi si comincia sempre da qui, e così anche per i part time quando si è corso come forsennati senza fare sconti a nessuno (se non attraverso ricorsi vinti anche da USB). Si primeggia anche nel denunciare i lavoratori perché hanno effettuato approfondite ricerche nell’Anagrafe tributaria, ma quando si deve realizzare un provvedimento a favore del personale passano mesi senza avere alcun segno di risposta.
Così una norma sbagliata che prende come spartiacque non la tempistica di presentazione della domanda ma quella di risposta dell’amministrazione addossa la colpa dell’inefficienza dell’Agenzia, tutta, sulle spalle dei lavoratori.
E’ ovviamente assurdo che due persone della stessa Amministrazione che hanno scelto la stessa data di uscita (31.12.2011) vengano trattate in modo diverso semplicemente perché gli uffici preposti ad emanare il provvedimento, con negligenza, hanno fatto trascorrere nove mesi senza alcuna logica. C’è da tener presente che lo scorso anno chi aveva fatto domanda, aveva ricevuto il provvedimento un mese prima della sua efficacia, se la DRE avesse agito con la stessa tempistica, avremmo avuto i provvedimenti a fine novembre evitando così di entrare in questa tagliola.
Riteniamo che il comportamento della DRE sia inqualificabile, perché danneggia pesantemente e discrimina lavoratori che hanno gli stessi - non “simili” bensì “uguali”- diritti di altri. Chiediamo quindi alla Direzione Regionale di emanare comunque i provvedimenti entro il 31.12.2011 in modo che eventuali proroghe possano sanare questa assurda disfunzione.
I lavoratori interessati devono inviare, immediatamente, una richiesta scritta di risposta alla loro domanda di esonero da mandare per conoscenza anche a questa organizzazione sindacale all’indirizzo emiliaromagna.agenziefiscali@usb.it .
USB come sempre denuncia, organizza la protesta e lavora per far modificare la norma. Sostenere questo sindacato significa difendere ed accrescere i diritti dei lavoratori che è l’unica finalità che un sindacato deve avere.
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