Il 4 giugno abbiamo contestato al Direttore della Dp di Piacenza di aver inviato a tutti i lavoratori l'assurda mail in cui stabiliva che la pausa caffè doveva essere consumata alle macchinette poste al piano del proprio ufficio. Dopo qualche giorno dall’invio della mail, alla prima occasione, il direttore ne ha approfittato per fare la solita 'piazzata' per i corridoi prendendo di mira i primi malcapitati colpevoli di ristorarsi ad una macchinetta posta in un piano non consono.
Di tutta risposta alla nostra richiesta di ritirate la disposizione, viene emesso l'ordine di servizio 20 del 2013 con il quale si fa una grande confusione e si crea un inutile problema. In premessa si afferma che la pausa caffè è una prassi e non un diritto ma visto che viene poi regolamentata, proprio con lo stesso ordine di servizio, la si trasforma di fatto in un diritto riconosciuto.
Si autorizza quindi una pausa ristoro di 10 minuti dalle 10 alle 11 e tante altre pause ristoro in tutta la giornata che i lavoratori vorranno prendersi. Si giustifica questa regolamentazione per evitare che il pubblico noti troppo personale alle macchinette ma così facendo si costringono più di cento lavoratori a concentrare la loro pausa in un arco di tempo ristretto provocando esattamente l’effetto contrario a quanto si dice di voler risolvere.
Ricordiamo inoltre che chi lavora ad un video terminale ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni due ore di lavoro quindi in una giornata di 6 ore lavorative ha diritto ad altre tre pause e che la pausa ristoro, essendo inferiore ai 15 minuti non può sostituire quella per il videoterminale.
L'ordine di servizio è giustificato, anche, dal fatto che gli obiettivi sono in forte ritardo e questo non è dipeso da continui aumenti di carichi di lavoro o dal fatto che la formazione non è conteggiata in produttività o che gli obiettivi sono consegnati in forte ritardo, visto che le convenzioni con il Ministero si firmano in luglio, o che l'istituzione della prima informazione qualificata farà, falsamente, calare il numero di utenti serviti rilevabili dalle procedure allungando i tempi medi agli sportelli ... no, la colpa è della pausa caffè che così regolamentata riuscirà a farci tornare produttivi ...
Alla fine questo ordine di servizio, emanato con l'intento, ancora una volta di peggiorare il clima lavorativo e scritto per imporre e giustificare errati atteggiamenti autoritari si è trasformato in una barzelletta.
Aspettiamo adesso l'ordine di servizio per l'accesso al bagno con il numero massimo di strappi di carta igienica consentito e il tempo medio di ogni seduta in modo da poter diventare i primi in produttività, in risparmio di risorse e sicuramente in numero di ridicoli ordini di servizio.