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Emilia Romagna - Mezzo vuoto o mezzo pieno?


Sono stati tanti gli argomenti all’ordine del giorno alla Direzione Regionale dei Monopoli, ma vedremo solo tra qualche giorno, quando il direttore farà pervenire il “verbale accordo”, se prevarranno le positività o meno. Questo perché non è stato fatto un accordo, con espressione di voto, a fine incontro, ma si è molto discusso sui vari temi. Il direttore vuol fare un “pacchetto”, con dentro varie proposte da prendere o lasciare. Non siamo d’accordo con questa impostazione, preferiamo procedere sviluppando punto per punto per trovare le singole soluzioni agli specifici problemi, ma questo non è stato possibile per volontà del direttore (mezzo vuoto).

Part-time: sono solo 6 nella regione, ma il direttore teme un aumento notevole, per questo vorrebbe limitare il numero di nuove domande, ha proposto un accordo: non dare parere sfavorevole a tutti, ma parere favorevole per un lavoratore su 10 operanti presso ogni sede, per un massimo di riduzione del 40 % di orario. Come USB abbiamo proposto che, non modificando il tetto alle ore, potrebbe allargarsi, se si presentasse il caso, a più lavoratori: 1 part-time con orario ridotto del 40 %, o due ridotti del 20 %, potrebbe accontentare più persone senza cambiare nulla per l’Amministrazione.

Pausa pranzo: attualmente effettuabile dalle 12,30 alle 13,30 per una durata massima di 45 minuti, è stato chiesto che possa effettuarsi dalle 12,30 alle 14,00 non modificando la durata; vedremo nel “pacchetto”.

Sulla richiesta “banca delle ore” il direttore ha fatto una proposta innovativa (tutto pieno) di buona flessibilità: da maggio ad agosto, 4 mesi, i lavoratori potranno accumulare fino a nove ore al mese cumulabili, fino a 36 ore (9 x 4), che dovranno essere “scaricate”, come compensativo in settembre, potendo da ottobre ripartire con 9 ore. Tale accordo dovrà essere rivisto a fine anno, alla luce dei risultati ottenuti. Il problema del Direttore è aumentare la produttività. Troppo spesso non si terminano i procedimenti nei termini dell’anno.  Aumentare la flessibilità dei tempi di lavoro potrebbe essere utile. Uno dei motivi che, a detta del Direttore, non permette il raggiungimento degli obiettivi è che “i nuovi fanno più assenze” (tutto completamente vuoto!). Abbiamo detto che queste sono cose che non possono essere dette e neanche proposte in “trattativa”, ma ognuno è rimasto della propria idea.

Orario di “presenza di lavoratori che rispondano a telefonate dall’esterno”, non sapremmo come chiamare tale orario. Il Direttore lamenta che spesso, presso le sezioni staccate, nel pomeriggio, nessuno risponde alle chiamate dall’esterno, facendo pensare a uffici vuoti e non attivi. Quindi ha chiesto un’apertura dell’ufficio uguale per la regione, differenziando solo BO1 e Parma, apertura dalle 7,45 alle 18, da tutte le altre, apertura dalle 7,45 alle 16,30 dal lunedì al giovedì, e fino alle 15,30 il venerdì. I lavoratori potranno fermarsi comunque oltre tale orario per terminare il proprio orario giornaliero. Tutti hanno chiesto l’apertura dalle 7,30, concordando sulle chiusure. Attendiamo le risoluzioni.

I lavoratori sono preoccupati per l’accorpamento con le Dogane, il direttore ha detto che molto probabilmente per i prossimi tre anni presso gli uffici verranno svolti gli attuali compiti, senza alcun cambiamento, tranne che per la probabile riduzione delle posizioni da dirigente. Purtroppo quindi l’integrazione economica non ci sarà per diversi anni, aggiungiamo noi.

Per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere, questi non saranno più ossessivamente quantitativi, ma si terrà conto della “qualità”. Questo è quanto USB chiede da sempre. Speriamo che non si mescoli il tutto!

Cosa dire? Aspettiamo le soluzioni che ci verranno proposte, e … speriamo che il bicchiere si riempia, vi faremo sapere.