Ha ragione la CGIL a chiederselo. La domanda in verità, dopo anni di silenzio sul tema, ha quasi il valore d’una confessione di colpa buttata lì in attesa di assoluzione. Poi leggendo le pagine di loro comunicati pieni di esternazioni, citazioni da avvocati, dati confusi e lamenti varii, ci si rende conto dello smarrimento patito dalla confederazione “di maggioranza relativa” che, sola contro tutti, pretende di cambiare le regole forzando l’interpretazione degli accordi a proprio uso e consumo.
USB, pur avendo nota la difficoltà di comprensione di certi esponenti locali non ha certo paura a rispondere al quesito. E per aiutare il sindacato ciggiellino a concedersi una liberatoria assunzione di responsabilità offre (a beneficio anche delle altre OoSs) punti dove ritrovarsi:
1. Diciamo subito che ha paura dei precari chi evita di organizzare mobilitazioni o lotte in grado di farli diventare protagonisti assoluti della loro storia
2. Ha paura dei precari chi si propone loro come un padrino in grado di risolvere tutti i problemi a patto che abbiano la tessera in saccoccia
3. Ha paura dei precari chi li inganna con false promesse
4. O chi firma accordi al ribasso e straparla di risultati “storici”
5. Ha paura dei precari chi dice loro bugie
6. Ha paura dei precari chi li usa strumentalmente
7. Ha paura dei precari chi gioca sulle loro debolezze
Di tutte queste condizioni la CGIL di casa ENEA ne esterna molte se non tutte e la vicenda della “precaria esclusa” dalle liste RSU è sintomatica.
Leggi tutto nel comunicato allegato!
USB P.I. Ricerca
Aderente
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