Nell'incontro di giovedì 19 u.s. presso la Sede centrale è continuata la discussione sugli artt. 53, 54 e 15 relativi ai passaggi di livello.
L' Amministrazione ha presentato una nuova bozza che di fatto segna, per quanto riguarda gli artt. 53 e 54 del personale dei livelli IV-VIII, un sostanziale ritorno alla casella di partenza avendo riabbassato i punteggi relativi all'anzianità di servizio, rialzando quelli per l'attività professionale (notoriamente legata alla valutazione del rispettivo responsabile), reintrodotto i punteggi sulla voce "formazione" che all'ENEA è praticamente inesistente e spostando significativamente la valutazione sulla voce "titoli”. Sotto questa definizione rientrerebbero elementi che di sicuro fanno parte del curriculum del candidato (ad es. lauree, master e financo dottorati) ma che non appartengono alla qualità professionale del CTER (tutt’al più a quella del ricercatore/tecnologo) e che possono generare esiti del tutto “fuori tema” (per assurdo un neo assunto –con 8 anni di anzianità di profilo e 4 di anzianità di livello ma ben dotato di titoli- può cioè sorpassare in punteggio un tecnico anziano -35 anni di anzianità, 25 di profilo e magari 15 di permanenza nel livello- e tutto ciò alla faccia del “recupero delle anomale permanenze”).
Questo diverso orientamento da parte ENEA rende di fatto inutili le trattative dei mesi scorsi dove USB aveva insistito fortemente sulla modifica dei punteggi - trovando peraltro la sostanziale convergenza del nostro tavolo - per sostenere principalmente le “anomale permanenze”.
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