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Ennesimo omicidio sul lavoro alla centrale a carbone a Civitavecchia

Civitavecchia,

In allegato il comunicato

Tra i vari primati che il nostro Paese ha, come l’alta percentuale di disoccupazione giovanile o il crescente numero di lavoratori in cassa integrazione, c’è anche quello della centrale elettrica di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia che con il più alto numero di omicidi e feriti sul lavoro detiene il primato tra tutte le centrali elettriche di produzione in Italia.


E questo dopo aver appena inaugurato la “nuova” centrale a carbone.


Ormai il rispetto e l’attuazione delle norme sulla sicurezza, alcune delle quali abolite dall’attuale governo, non vengono più rispettate, anzi la regola è fare presto sempre più in fretta. Non si può abbassare il profitto a discapito della sicurezza.



E così gli operai muoiono. Altro primato dell’Enel A Torrevaldaliga: oltre il 90% delle vittime sono di imprese appaltatrici, altro tema caro a chi tramite lo sfruttamento aumenta l’accumulo del capitale.



Concludiamo ricordando la frase che il ministro dello sviluppo dell’attuale governo disse all’inaugurazione della centrale a carbone:”….dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruita questa modernissima centrale….” 

 

RdB Energia

 

 

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La RdB FEDERAZIONE di Civitavecchia è vicino alla Famiglia del Lavoratore sacrificato sull’altare del profitto e aderisce allo sciopero di 8 ore dichiarato dai SINDACATI dei Metalmeccanici di Civitavecchia.

L’Incidente è accaduto su una parte di impianto ad una altezza di circa 12 metri, luogo che ha reso difficoltosi anche gli interventi di primo soccorso ai quattro lavoratori coinvolti. 

Questo Incidente  ha un colpevole e il colpevole si chiama PROFITTO.

Ora spetta alla Magistratura indagare se l’incidente è dovuto ad un abbassamento delle procedure sulla sicurezza, attenzione che non deve fermarsi alla ricerca di documenti, corsi di formazione, ecc. ecc, ma deve verificare se l’incidente è dovuto al carico di lavoro eccessivo di questo sfortunato LAVORATORE che per portare un reddito alla la famiglia la vigilia di Pasqua ha visto terminare la  vita a soli 33 anni.

In questo momento ci resta difficile fare analisi su quanto accaduto ma di una cosa siamo certi, questa ennesima morte BIANCA ha un colpevole e il colpevole si chiama PRIVATIZZAZIONE che ha portato alti profitti a pochi e ALTISSIMI costi alla collettività e in questi costi ci sono purtroppo le morti Bianche.

Civitavecchia, 3 aprile 2010

Federazione RdB Civitavecchia