Condotta in contrasto anche alle più elementari norme democratiche costituzionali come l’art. 39 e l’art. 14 dello Statuto dei lavoratori, negando di fatto l’elementare diritto dei lavoratori da chi farsi liberamente rappresentare.
Evidentemente tale ostruzionismo non è altro la ricerca di un interlocutore di comodo, utile per escludere le voci sindacali fuori dal coro, per trovare soluzioni vantaggiose e finalizzate solo alle scelte aziendali.
Il rischio concreto è quello trovarsi di fronte ad una nuova fase concertativa, dove il convitato di pietra tra l’azienda e i sindacati di comodo, proporranno ancora una volta il conto ai lavoratori, già pesantemente provati da anni in cui si è salvaguardato il profitto con politiche di esuberi ingiustificate, riducendo fortemente il perimetro occupazionale in favore di esigue nuove assunzioni precarie e meno retribuite.
Questa politica di decimazione sistematica intrapresa dal management Ericsson ha avuto come ultimo drammatico episodio il licenziamento di 34 lavoratori TEI (Ericsson Telecomunicazioni) avvenuto solo qualche giorno fa. A questi lavoratori e alle loro famiglie USB intende esprimere la propria vicinanza e solidarietà.
Davanti a questo strabismo interpretativo delle democratiche norme che regolano la rappresentatività, USB non esiterà ad utilizzare tutte le forme di lotte necessarie e disponibili, inducendo l’azienda al rispetto delle regole che essa stessa si è data.
USB Lavoro Privato Telecomunicazioni
RSA - USB Ericsson