Il 25 maggio, mentre nelle ovattate aule del Parlamento si approvata l'ennesima proroga della precarietà e dello spreco, gli ex lsu e addetti alle pulizie appalto Scuole Miur e alle manutenzioni progetto "scuole belle" hanno scioperato e manifestato in piazza, a Palermo, Napoli, Torino e Bari, facendo sentire la propria rabbia e chiedendo:
1) un serio confronto nelle opportune sedi politiche, ministeriali e parlamentari, su ipotesi alternative al sistema degli appalti, del resto toccato da indagini e da recenti sentenze dell’Agcm, e di segnalazioni da parte dell’Autorità Anticorruzione - ANAC (per capirci il magistrato Cantone) e che risultano essere più onerosi, con minore qualità del servizio e dell’occupazione e una vera garanzia per il futuro occupazionale degli addetti che da oltre 20 anni operano nelle Scuole come veri precari, molti prima lsu senza contributi e ora con contratti part-time con 35/36 ore settimanali di lavoro e con flessibilità oraria selvaggia e per meno di 900 euro al mese. Lavoratori che hanno sempre garantito le pulizie nelle scuole e ora anche la piccola manutenzione negli istituti di ogni ordine e grado e che tra pochi mesi vedranno scadere la proroga beffa concessa ieri e che da giugno a settembre subiranno un'ennesimo periodo di cassa in deroga
2) la fine dello sfruttamento a cui sono quotidianamente sottoposti nelle aziende appaltatrici, con riduzioni di salario e mancati pagamenti, con spropositati aumenti dei carichi di lavoro dei servizi di pulizia che provocano spesso disservizi nelle scuole, con trasferte a carico dei lavoratori, lavoratori ultracinquantenni che con ridicoli corsi di formazione fatti in pochi giorni sono comandati dalle aziende ad eseguire lavori di manutenzione e decoro con la nascita del “scuole belle”, spesso costretti ad operare in condizioni di sicurezza sui cantieri anch’esse precarie, comandati anche i giorni festivi a trasferte a decine di km da casa senza i giusti rimborsi e maggiorazioni
3)Una vera garanzia della qualità dell’occupazione e del servizio nelle scuole attraverso l’assunzione diretta degli attuali addetti della platea ex-lsu e c.d. storici assumendoli come personale ata sui posti per essi accantonati e reinternalizzando il servizio, con benefici anche rispetto all'armonizzazione della gestione del personale e alla gestione diretta da parte dei dirigenti scolastici,e con una riduzione di circa 200 milioni anno dell’attuale spesa in appalto can un effettivo risparmio investibile sia per agevolare la fuoriuscita e pensionamento per i vicini all’età pensionabile sia per incrementare gli organici scolastici e senza dover ricorrere a risorse aggiuntive (tipo finanziamenti europei o scuole belle) che in questi anni hanno di fatto accresciuto la spesa complessiva per i servizi in appalto e che sono di fatto in esaurimento
Le manifestazioni e i cortei riusciti e partecipati si sono conclusi con la consegna di documenti di denuncia e di rivendicazione al Prefetto di Napoli, al Presidente della Regione Sicilia (che incontreremo il 30) e al Presidente del Tribunale di Bari.
USB CAMPANIA