Il 14 giugno si attuerà un PRESIDIO sotto gli Uffici della Regione Campania nel Centro Direzionale di Napoli (Is. A6) per portare a conoscenza all’Assessore al Lavoro Regionale Dott. S. Nappi e ai cittadini la storia di circa 11.500 lavoratori (5.000 solo in Campania) in servizio nelle scuole del centro-sud con mansioni di pulizia .
A più di 17 anni dal loro ingresso in questo Ente, durante i quali sono stati oggetto di sfruttamento e vittime di squallidi compromessi politici, avendo subìto la privazione dei più elementari diritti in materia di lavoro (L. 144/99 art. 45 comma 8), si ritrovano oggi ad affrontare una situazione ancora più critica, perché si sta togliendo loro anche quel poco di cui sopravvivere, grazie ai tagli che il MIUR sta attuando con la SPENDING REVIEW.
Dal 10 Giugno all’ 08 settembre i lavoratori ex LSU staranno a casa in cassa integrazione in deroga a zero ore, senza sapere se e quando verrà erogata la cassa e tanto meno se, come e con chi continueranno a lavorare dal 09 settembre in poi.
L’attuale appalto verrà rinnovato a settembre 2013 con una nuova gara gestita dalla CONSIP Spa, che prevede riduzioni dei flussi di circa il 70% e possibilità di subappalti.
Questo comporterà ai lavoratori ex LSU che attualmente percepisco poco più di 800 euro al mese , una drastica riduzione dei salari con nessuna certezza di mantenimento del posto di lavoro e determinerà inoltre anche un netto peggioramento del servizio di pulizia nelle scuole e difficoltà enormi di gestione.
Noi riteniamo che tutto questo si possa evitare internalizzando il servizio di pulizia nelle scuole e assumendo gli ex LSU come personale ATA, così come doveva essere nell’anno 2001, come stabilito dalle sentenze: questo è oggi ancora possibile cambiando strada; bloccando la gara CONSIP e approvando una delle tante proposte di legge presentate in Parlamento e che prevedono di sanare questa situazione nell’interesse dei lavoratori, del migliore funzionamento del servizio nelle scuole e di un’ottimale uso delle risorse necessarie a garantire la collettività e non gli interessi di qualcuno.
Per noi è la scelta del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di mantenere in piedi il sistema degli appalti delle pulizie nelle scuole che rappresenta il VERO SPRECO.
Solo nell’anno 2012 infatti, fra il costo del finanziamento dell’appalto e il costo della cassa integrazione, si sono sprecati più di 60 milioni di euro. A questo sperpero vanno poi sommati gli ulteriori costi dei corsi di “riqualificazione professionale” obbligatori per legge in occasione di periodi di CIG in deroga.
Ma a quanto pare gli interessi di pochi furbi, vincono su quelli di un’intera nazione, visto che, nonostante tutti sappiamo che ci sono degli sprechi enormi, persiste immutata la volontà politica di tollerare gli appalti preferendo di far quadrare i conti affamando invece i lavoratori.
Napoli, 11 giugno 2013
Unione Sindacale di Base
Lavoro Privato