Da lsu a cassintegrati in deroga passando per le esternalizzazioni dei servizi nelle scuole. Ecco la parabola degli ex-lsu scuola che rischiano, a causa delle scelte scellerate dei governi di centro sinistra e destra e pure tecnici e alla complicità tra aziende del settore servizi e cgil cisl e uil, di essere espulsi ancora una volta dal mondo del lavoro: prima dalle fabbriche e ora dalle scuole?
Cassintegrati, disoccupati e lavoratori in mobilità espulsi dalle aziende metalmeccaniche e tessili negli anni '90, messi dallo Stato a lavorare a nero nelle scuole con i progetti lsu, infine utilizzati nel 2001 come merce di scambio per aggiudicare e mantenere a aziende ben coperte politicamente un affare di milioni di euro legato all'esternalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole: un servizio che costa alla collettività molto di più che se venisse gestito direttamente dallo Stato e infine messi per oltre tre mesi all'anno in cassa in deroga dal 2011. Il tutto con il placet dei sindacati di Camusso, Bonanni e Angeletti: altro che difesa "a parole" dell'art.18!
Se questo servizio fosse reinternalizzato ci sarebbe un risparmio di 60 milioni all'anno e si potrebbero salvaguardare i lavoratori ex-lsu assumendoli come dipendenti stabili ata e senza bisogno di ricorrere agli ammortizzatori sociali in deroga: altro che "spending review"!
Ma presto anche la cassa in deroga non ci sarà piu' e rimaranno solo i tagli orari e salariali già decisi e quelli che la prossima gara consip e quelli che verranno con la spending review. E le aziende potranno grazie alla Fornero più facilmente licenziare: altro che riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali!
NON è ACCETTABILE! Gli ex-lsu scenderanno in piazza al fianto di tanti lavoratori, cassintegrati precari e disoccupati anche per dire no alla FICTION di Cgil & co. ncertativi che fanno grandi proclami a parole e in TV ma che da anni nei fatti svedono i lavoratori e i loro diritti e cogestiscono enti e fondi pensione con i padroni.
quello che ci importa lo conquistiamo con la lotta!
il 22 tutti in piazza a Roma PER DIRE NO ALLA SPENDING REVIEW DEI DIRITTI, DEI SALARI E DEL LAVORO di questo Governo che anche se tecnicamente, continua nelle politiche di salvaguardia delle lobbies economiche e di espulsione dei lavoratori dei precedenti Governi.