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Ex Monopoli: il Dipartimento chiede aiuto alle OO.SS.


Nuova riunione, nuovo giro di tavolo, ma stessa mancanza di soluzioni per il problema della stabilizzazione dei lavoratori ex-Monopoli in comando presso altre Amministrazioni ed Enti.   Pochissime le istanze presentate finora, e quasi esclusivamente per la stabilizzazione presso organi dell’Amministrazione Finanziaria.

 

I motivi sono evidenti, e noti a tutti da tempo: uscire dall’Amministrazione Finanziaria significa perdere –sicuramente– i benefici del Fondo di previdenza (indennità aggiuntiva al TFR, rimborso di spese mediche, anticipazioni, ecc.), in cambio della possibilità -sempre più teorica- della partecipazione alle future procedure di progressione presso le amministrazioni di destinazione ed alla divisione del compenso incentivante, laddove previsto.

 

La cosa potrebbe farsi interessante solo se l’amministrazione -ai sensi della norma speciale di cui all’art. 1 c. 563 della Legge n° 296/2006- accertasse che le mansioni effettivamente svolte dai lavoratori ex-Monopoli in comando rientrino in quelle di una qualifica superiore. Allora la stabilizzazione avverrebbe con l’inquadramento in tale qualifica superiore e la perdita economica dell’uscita dal Fondo di previdenza sarebbe compensata da una maggiore retribuzione.   Peccato che questa differenza di retribuzione -ad oggi- non voglia tirarla fuori nessuno:

 

- non il Dipartimento, che ha ribadito che la norma gli impone il “costo zero”;

- non le Amministrazioni ed Enti di destinazione, che ad oggi utilizzano gratis detto personale e non vogliono/possono farsi carico di nuovi oneri, anche per non incorrere nelle ire dei loro dipendenti che già tollerano poco gli ex-Monopoli come comandati (non li vedono come licenziati ricollocati, ma come i “privilegiati” che hanno 4 giorni di ferie in più) e che se li vedrebbero inserire in organico come trasferiti, e in una posizione superiore a quella attuale;

- non il Fondo di previdenza (era una delle ipotesi avanzate), che comunque non era presente al tavolo e non è stato ancora interpellato. Per alcuni il suo Statuto non consentirebbe di erogare un “bonus” non previsto, anche se in cambio di risparmi futuri.

 

Ed allora ecco il Dipartimento -che non ha ancora fornito le informazioni dettagliate chieste la volta precedente- domandare direttamente alle OO.SS. di presentare delle proposte.

 

E’ chiaro che il problema questi lavoratori ce l’hanno da anni e molti hanno incaricato i Tribunali di pronunciarsi sulla perdita di retribuzione ingiustamente patita nonostante la norma “di tutela”.

 

Ma ora preme al Dipartimento –che si trova in piena ristrutturazione- cercare una soluzione per evitare di dover mantenere tutto un ufficio solo per la gestione di questi lavoratori.

 

Noi già la volta scorsa eravamo pessimisti sulle reali possibilità di trovare –ora– una soluzione al problema che avrebbe dovuto evitarsi all’origine, p. es. mediante degli accordi chiari sulle voci di retribuzione che a tali lavoratori andavano mantenute e sul loro inserimento negli organici degli organi di destinazione. Ma all’epoca CGIL CISL e UIL dissero che per tali lavoratori vi erano “ampie garanzie”… e abbiamo visto tutti come è finita.

 

Sappiamo che alcuni ex-Monopoli sono interessati alla possibilità di chiedere l’esonero dal servizio ex art. 72 D.L. 122/2008, in cambio di una retribuzione al 50%, che diventa il 70% se si presta attività di volontariato. Su nostra espressa domanda, il Dipartimento ha confermato che già alcune istanze di ex-Monopoli sono pervenute e si sta apprestando a rispondere positivamente. Chiaramente non potrà essere questa la soluzione per tutti.

 

Quindi, per tentare di aiutare i lavoratori, e non certo il Dipartimento, faremo anche noi uno sforzo di fantasia, ma con i limiti imposti il problema non ha soluzione. Se veramente il Dipartimento vuole (finalmente) sistemare gli ex-Monopoli, qualcosa dovrà concedere.