Il Comune di Milano ha deciso: per l’Expo i dipendenti comunali dovranno lavorare di più. Ma non ha definito orari, retribuzioni e carichi di lavoro. Cgil, Cisl, Uil, Csa-Diccap sono d’accordo; Rsu e USB no e non hanno firmato il protocollo. Il bello è che c’è molta incertezza sulle coperture economiche. Vistone l’entità il Comune ha chiesto aiuto al governo ma non ha ancora avuto risposta. E’ probabile quindi che ai dipendenti comunali straordinari e aumenti di carico di lavoro saranno richiesti magari utilizzando le valutazioni individuali come strumenti coercitivi. Nel protocollo viene anche sancito il principio del lavoro volontario e gratuito. Così come nel protocollo sottoscritto mesi fa da Cgil, Cisl e Uil con la società Expo che, in cambio di formazione (ma quale?) prevede per giovani e non solo stage, apprendistato, sempre volontari e gratuiti. Tutto questo in nome di una manifestazione dal dubbio valore culturale, di immagine e di sviluppo per Milano e che fino ad ora, e chissà quanto in seguito, ha prodotto corruzione e enorme spreco di denaro pubblico.
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