Il Gatto e la Volpe incontrano in questi giorni Pinocchio e gli fanno: “Hai visto te che fine ha fatto il tuo TFR lasciato in azienda? E’ finito all’INPS e da lì alle casse della Ragioneria Generale dello Stato per finanziare la spesa corrente. Se l’avessi piantato nel campo fatato dei Fondi pensione, come ti avevamo suggerito, oggi non ci sarebbe tutta questa polemica e la tua liquidazione si sarebbe rivalutata, come per magia, molto più di quanto non sia avvenuto lasciando i tuoi soldini nel TFR”.
Povero Pinocchio, stretto in una morsa tra lo Stato che utilizza il suo TFR come un bancomat ed il Gatto e la Volpe che vorrebbero continuare a raggirarlo con ingannevoli promesse, negandogli una verità che è sotto gli occhi di tutti e che ha portato ad esempio il Fondo Cometa ad invocare, qualche tempo fa, l’intervento statale per ripianare perdite dovute ad investimenti azzardati. Far finta di essere sani…
Pinocchio, tieniti stretto il tuo TFR, perché nella vita reale non ci sono campi fatati.
La bella Cenerentola s’è stancata di essere lasciata sola in casa dalle sorellastre ed ha deciso di scioperare per chiedere il rinnovo del contratto, ma ha scelto il momento sbagliato. Il Gufo Occhialuto ha ormai chiuso i conti del grande libro della spesa del 2010 e non ci sono soldi per il contratto di Cenerentola, che si accontenterebbe pure di prendere un aumento pari o leggermente inferiore a quello dei contratti precedenti, tanto, visto che ora l’accordo è triennale, la cifra complessiva farebbe un bell’effetto, è quando la vai a ripartire per tre anni che ti accorgi di quanto vale realmente. Ma la Fata a Cenerentola può sempre farle trovare fuori della porta un cocchio d’oro che la porti dal Principe Azzurro, mentre a noi se non ci danno un aumento adeguato, con l’imminente nuovo incremento delle tariffe energetiche, con i conti da far quadrare, finisce che dobbiamo lasciare parcheggiato sotto casa quel cocchio di latta che usiamo da dieci anni. Ma il Gufo Occhialuto ha chiuso i conti del 2010 e non c’è contratto in vista. Far finta di essere sani…
Anche il Gatto e la Volpe, a loro modo, protestano per il rinnovo del contratto. Sperano nell’aiuto di Mammolo, che li ha invitati per una merendina nella sua casina piccina. Il Gatto e la Volpe, insolitamente ingenui, hanno creduto (???) alla promessa di Mammolo di aprire la discussione per la contrattazione 2010-2012. Ma sì, il confronto, come diciamo noi umani, può anche iniziare, tanto per parlare mica servono i soldi, perché su quelli il Gufo Occhialuto è stato chiaro. Si può cominciare dalle regole, per esempio dalla revisione dei comparti di contrattazione. Si avvia un bel negoziato che dura magari un anno e del contratto se ne riparla nel 2011… forse! Far finta di essere sani…
La bella Cenerentola, che Mammolo non ha neppure invitato alla merendina con il Gatto e la Volpe per non aver firmato l’accordo sul nuovo modello contrattuale, è davvero arrabbiata. “Ma come” - ripete a se stessa – “non lo sa Mammolo che io ero d’accordo sul contratto triennale e che non l’ho potuto firmare perché ora il Bosco è governato da Mafiolo?” (l’ottavo nano ndr). E poi Cenerentola non sopporta proprio le nuove regole imposte da Mammolo agli Elfi del pubblico impiego, perché le ricordano quelle che aveva firmato con Pisolo, insieme al Gatto e la Volpe. Ah, ecco il problema! E’ una questione di firma non di gradimento delle regole. Infatti, quando a governare il Bosco c’era Pisolo, Cenerentola aveva firmato il Grande Memorandum degli Elfi del pubblico impiego, mentre ora Mammolo si è messo in testa di fare tutto da solo e di stabilire per Legge cose che se le contratti hanno tutto un altro sapore. Far finta di essere sani…
Ogni favola è un gioco, mentre la vita reale… so’ cazzi!!!