La magistratura statunitense ha condannato la divisione USA di FCA a pagare 30 milioni di dollari per aver violato le leggi sui rapporti di lavoro. L'inchiesta ha riguardato un giro di 3,5 milioni di dollari versati da FCA a esponenti del sindacato UAW, processo in cui gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli di furto e tangenti.
FCA ha raggiunto un accordo con il tribunale per pagare una somma di 30 milioni di dollari, dopo aver provato goffamente ha scaricare le sue responsabilità su "improbabili" scelte individuali dei dirigenti. Una penosa pezza a colori che non ha retto. Difficile credere che i dirigenti possano gestire liberamente milioni di dollari per stabilire un accordo sotterraneo con il sindacato, lasciando all'oscuro di tutto Marchionne, la monarchia Agnelli e Mike Manley.
In tema di rapporti tra magistrature e FCA, proprio in questi giorni USB, insieme a Rete Iside e all'organizzazione studentesca OSA, ha presentato una denuncia per frode, pericolo per la salute pubblica e danno erariale per le mascherine prodotte negli stabilimenti italiani di FCA. L’auspicio è che la nostra magistratura dimostri la stessa accurata ricerca della verità messa in campo dai giudici americani, per tutelare la salute di studenti, famiglie e lavoratori.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato