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Comunicati Stampa

FERMIAMO LA DEVASTAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

Napoli,

APPELLO AI LAVORATORI, AI DISOCCUPATI, AI PRECARI, AI PENSIONATI, A TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, LE FORZE SOCIALI E POLITICHE, ALL’ASSOCIAZIONISMO ED A TUTTI I MOVIMENTI

I recenti provvedimenti – in materia di Sanità – varati dall’Amministrazione Regionale (Ticket sulle prestazioni, aumento del 100% del Codice Bianco, chiusura di molti ospedali, taglio di servizi essenziali) stanno provocando una autentica devastazione del Servizio Sanitario Pubblico.

 

Ancora una volta le Amministrazioni scaricano i guasti e i disastri provocati nel corso degli anni passati sulla pelle degli utenti e dei lavoratori del settore.

 

Mentre si attacca pesantemente il diritto alla salute e si privatizzano servizi e prestazioni fondamentali non si mettono in discussione le responsabilità politiche ed economiche di chi ha causato l’attuale crack della Sanità in Campania.

 

Infatti la cricca affaristica e speculativa che ha dominato e saccheggiato la Sanità in Campania è ancora saldamente aggrappata ai colossali interessi su cui si regge questo importante comparto economico e non sarà minimante toccata da queste penalizzazioni che colpiranno esclusivamente i cittadini.

NON VOGLIAMO PAGARE LA VOSTRA CRISI!!

 

·        E’ tempo di dire basta a questi tagli indiscriminati e di rifiutare questa politica di lacrime e sangue.

 

·        La crisi della Sanità la devono pagare i baroni, i faccendieri, i sindacati corrotti e i comitati di affari che hanno costruito le loro fortune economiche e politiche.

 

·        Opponiamoci ai provvedimenti dell’Amministrazione Regionale, uniamo le proteste degli ammalati, dei lavoratori e dei precari in una mobilitazione generale a difesa del diritto alla salute e della dignità.

 

·        Le tasche dei cittadini campani sono saccheggiate quotidianamente da una serie infinita di tasse e balzelli che riducono il potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni già al minimo . 

 

La RdB/USB ha già proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del comparto Sanità con la richiesta d’intervento del Prefetto per opporsi anche nelle sedi istituzionali al massacro dei lavoratori che dovranno attendere altri quattro anni (forse) per avere gli aumenti contrattuali già scaduti.

 

Rivolgiamo quindi un appello ai lavoratori, ai disoccupati, ai precari, ai pensionati, a tutte le organizzazioni sindacali, le forze sociali e politiche, all’associazionismo ed a tutti i movimenti che operano sui territori e nel sociale che con noi condividono l’esigenza di opporsi a questa devastazione sociale di partecipare alla costruzione di una giornata di mobilitazione a difesa della sanità pubblica e del diritto alle cure.