L’85 % degli autobus di Tper Ferrara e circa il 70% degli autobus di Bologna è rientrato nei depositi per protesta contro il progetto di Tper spa di “regalare” 1 milione di km di servizio pubblico alle aziende private, in barba alla qualità del servizio offerto ed alle conseguenze pesantissime per gli autisti.
Decine di lavoratori tranvieri hanno manifestato insieme a USB Lavoro Privato sotto il Comune di Ferrara, distribuendo volantini ai cittadini per difendere e migliorare la qualità del servizio offerto e a tutela dei lavoratori. Il Presidio ha anche ricevuto il sostegno dell’Associazione degli Utenti del Trasporto Pubblico Locale venuta a portare la propria solidarietà alla protesta.
Un’azienda (Tper) con un bilancio in attivo - che ogni giorno si vanta di questo risultato - mira oggi ad esternalizzare il servizio di Ferrara, creando falsi esuberi di personale che nelle loro intenzioni dovrebbero poi essere trasferiti a decine di Km da casa, e a peggiorare ancora le condizioni di lavoro dei tranvieri. Un favore alle aziende private con utilizzo di denaro pubblico ?
Una delegazione di USB Lavoro Privato e dei lavoratori in sciopero è stata ricevuta dall’Assessore alla mobilità Aldo Modonesi, e dall’Amministratore unico dell’Agenzia della Mobilità AMI.
Al Comune ed all’Agenzia abbiamo chiesto di assumere una posizione chiara sulle politiche di privatizzazione di Tper, sulle minacce di trasferire altrove i lavoratori, e sulla logica di Tper mirante a scaricare sul personale ogni sua inefficienza, intervenendo pubblicamente come Istituzioni che hanno la responsabilità del Trasporto Pubblico delle persone.
La lotta dei tranvieri è a difesa delle proprie condizioni di lavoro, della qualità del servizio, della sua sicurezza, e continuerà per fermare chi mira solamente ad accaparrarsi i soldi del finanziamento pubblico a danno nostro e dei cittadini.